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Berlusconi: Non aboliremo le Province

Castiglione "Apprezzamento per le parole del Presidente"

Istituzioni e Riforme    22/04/2010

“Non possiamo che apprezzare il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, per le parole espresse oggi, che mettono la parola ‘fine’ all’assurdo dibattito che continua a sollevarsi intorno alle Province”.

E’ il commento del Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, alle dichiarazioni espresse oggi dal Presidente Berlusconi, durante il suo intervento alla Direzione del Pdl, e nel quale il Premier ha ribadito che il Governo non intende abolire le Province, anche perché il risparmio che ne deriverebbe sarebbe irrisorio.
“Ancora una volta – commenta Castiglione – si chiarisce che abolire le Province non comporterebbe risparmi, perché i 14 miliardi dei bilanci provinciali non sono sprechi, ma risorse destinate a interventi indispensabili per le comunità.
Inoltre, come noi sosteniamo, la vera sfida da affrontare per modernizzare il Paese è quella della razionalizzare del sistema istituzionale. Una sfida che l’Upi ha accettato e a cui si può rispondere solo attraverso la Carta delle autonomie, strumento che porterà alla riorganizzazione e alla semplificazione dell’intero sistema delle autonomie locali. In questo ambito siamo pronti ad affrontare anche il tema della razionalizzazione delle Province
Resta fermo il nostro impegno a lavorare con Governo e Parlamento per ridurre costi e sprechi, e rendere il Paese più efficiente, attraverso la razionalizzazione e abolizione della miriade di enti inutili e pletorici che duplicano funzioni e accumulano sprechi, per valorizzare sempre più il ruolo e le competenze delle Province”. 

Sul tema è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Direttivo dell’Upi, Fabio Melilli, Presidente della Provincia di Rieti, che ha dichiarato: “Finalmente il Presidente del Consiglio fa chiarezza rispetto a chi aveva sostenuto fino ad oggi che le abolizione delle province era un punto programmatico della maggioranza di Governo. Adesso attendiamo che si affronti finalmente il tema della semplificazione e razionalizzazione del sistema pubblico del nostro Paese, ci sono tutte le condizioni perché il Parlamento, attraverso la carta delle autonomie, e le Regioni, con un’azione coraggiosa, possano eliminare tutti gli enti che si frappongono tra Comuni e Province e Province e Regioni. Solo così – conclude Melilli – riusciremo a restituire ai cittadini la capacità di comprendere facilmente a chi vengono attribuiti i poteri pubblici e di chi sono le responsabilità delle inefficienze”.

Il Vice Presidente Vicario dell’Upi, Dario Galli , Presidente della Provincia di Varese, dichiara: “Prendiamo atto che dopo un periodo di imprecisioni e confusione generata da esponenti politici (che non hanno mai fatto gli amministratori pubblici), il Primo Ministro Silvio Berlusconi esce con chiarezza sulla questione Province e conferma quanto da noi sempre sostenuto: le Province sono un indispensabile livello amministrativo, purché abbiano le giuste dimensioni e le giuste competenze. A questo proposito, dopo le importanti dichiarazioni, ci aspettiamo un’accelerata alla riforma in senso federale, soprattutto fiscale, per dare responsabilità agli amministratori e possibilità di controllo ai cittadini. Il federalismo fiscale resta l’ultima carta per fare uscire il Paese dall’empasse in cui si trova”.

Il Presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, ringrazia Il Presidente del Consiglio “per aver precisato oggi che, al di là delle stime propagandistiche (14 miliardi di euro) accreditate in questi mesi dai media, il risparmio per lo Stato derivante da un’eventuale abolizione tout-court delle Province ammonterebbe a non più di 200 milioni di euro”. Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà dopo le parole del premier, oggi, alla direzione del Pdl.”Non abbastanza, com’ha giustamente sottolineato il presidente Berlusconi, per bilanciare lo smantellamento di tante Province utili amministrate con rigore nonché l’aumento di costi e l’emergere di disagi per i cittadini che il conseguente passaggio di competenze alle Regioni provocherebbe. Per quanto riguarda, poi, la Riforma del Titolo V della Costituzione – prosegue Podestà -, mi limito a osservare che la Provincia di Milano, in grado di svolgere i compiti assegnati con un bilancio inferiore di sette volte a quello del Comune di Milano e di 30 volte a quello della Regione Lombardia, risponde pienamente ai requisiti fissati per il riconoscimento della Città metropolitana. Sono disponibile a tal punto alla creazione di questo Ente, di area vasta e con competenze meglio definite su infrastrutture, trasporti, pianificazione urbanistica e ambiente, da aver istituito una commissione di ex sindaci, che sta lavorando alla formulazione di una proposta da porre all’attenzione del Parlamento. Continuiamo, dunque, a lavorare in questo senso. Come il presidente Berlusconi, credo, infine, che non vadano più istituite nuove Province, soprattutto se piccole”.

Il Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, componente dell’Ufficio di Presidenza Upi che in una nota alla stampa afferma: “Non possiamo che plaudere e gioire per le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul ruolo delle Province nell’ordinamento dello Stato Italiano – spiega Muraro – Finalmente anche il premier ha messo la parola fine a molte sterili polemiche. Le Province sono enti che lavorano sul territorio e cittadini hanno dimostrato di volerle. Ricordo che, in base a un recente sondaggio svolto sulle Province del Veneto, nella nostra Regione oltre il 75% della popolazione ritiene che le Amministrazioni Provinciale necessitano di maggiori competenze perché svolgono un importante ruolo di coordinamento sul territorio. Allo stesso tempo, l’82% dei veneti si dichiara apertamente Federalista. E proprio in ambito di Federalismo, le Province avranno un ruolo decisivo di raccordo tra Comuni e Regione. Non posso allora che confermare quanto detto dal presidente dell’UPI, Castiglione: le Province sono pronte ad accettare le sfide del futuro”.



Redattore: Barbara Perluigi
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