“In un Paese in perenne campagna elettorale, basta tirare in ballo le Province nei battibecchi tra maggioranza e opposizione e all’interno degli stessi partiti: chiediamo più rispetto per le istituzioni che rappresentiamo.
Rispetto che può realizzarsi solo se il dibattito è condotto all’interno di un confronto serio, su cui l’Upi si è espressa con chiarezza, in cui la razionalizzazione delle Province rappresenta un tassello importante di una opera complessiva di semplificazione e riforma di tutto il quadro istituzionale del Paese.
Siamo stanchi di sentire rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche, economiche e sociali che nei dibattiti e negli incontri asseriscono la necessità di fare a meno delle Province, sottolineando, che dalla loro abolizione ne deriverebbero risultati significativi, se non la soluzione stessa di tutti i problemi economici della Pubblica amministrazione.
Se non cominciamo a considerare prioritario portare a compimento a tutti i livelli l’opera di riforma ormai indispensabile che abbiamo avviato con il federalismo fiscale e la carta delle autonomie, non facciamo che creare specchietti per le allodole, che certo non servono al futuro dell’Italia.
L’Upi, lo ribadiamo, non è contraria a proposte di razionalizzazione delle Province. Aspettiamo con fiducia di poterne discutere con la serenità e la serietà che un tema di questa portata merita”.