Categoria: Infrastrutture e Trasporti

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Tagli ai fondi per le strade,Provincia di Pesaro Urbino “Se continua così costretti a chiuderle, sicurezza a rischio per i cittadini

Lo scorso marzo via Gramsci pensava di ritrovarsi con nuovi tagli ai fondi per le strade per 170mila euro nel 2025 e altri 128mila euro nel 2026. Il grido di dolore era già risuonato.

Ma tra legge di bilancio e Milleproroghe, ora le ultime cifre che ballano sono ben diverse perché si parla di dieci volte tanto. «Per gli anni 2025 e 2026 ci erano stati assegnati 4 milioni e 695mila euro per le strade provinciali. In base agli ultimi dati per le stesse annualità ci hanno tagliato 3 milioni e 286mila euro. Si tratta di un taglio del 70 per cento. Assurdo».

L’allarme è del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini, che adesso non esclude drastiche decisioni.

«E’ una mazzata ulteriore, che si somma alle pesantissime e precedenti decurtazioni che già ci hanno duramente colpito. Dobbiamo gestire 1150 chilometri di strade provinciali. La situazione è drammatica su tutte le arterie. Se continua così saremo costretti a chiuderle, perché non possiamo più fare nemmeno la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei cittadini è a rischio. E’ scandaloso. Evidentemente le intervallive non interessano a chi abita a Roma. Poi si parla di ripopolare i borghi, ma come si fa senza strade?». Sui nuovi tagli imposti ai programmi di investimento che erano stati assegnati alle Province prende posizione in queste ore anche l’Upi nazionale.

«Sulle strade provinciali – dice il presidente Pasquale Gandolfi – si è abbattuto un taglio complessivo di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza di 120mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70 per cento dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità». La riduzione, denunciano i presidenti delle Province Italiane, si attesta al 50 per cento su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036.

Per questo l’assemblea dei presidenti delle Province italiane ha dato mandato a Gandolfi di sollecitare ancora il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al ministero.

Mobilità sicura: al via il progetto della Provincia di Bergamo

Prende il via il progetto della Provincia di Bergamo “Mobilità sicura”, iniziativa nazionale finanziata con il Fondo contro l’incidentalità notturna gestito dal
Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla base dell’accordo stipulato tra il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Anci ed UPI.
Scopo dell’iniziativa è quello di promuovere progettualità delle finalizzate alla prevenzione e contrasto di ogni forma di incidentalità stradale correlata ad alcol e
droga, con particolare attenzione ai giovani, in partenariato con istituzioni ed enti del territorio indicati a titolo esemplificativo nell’Avviso, con il coinvolgimento dei
corpi/servizi di Polizia Provinciale.

La Provincia di Bergamo ha partecipato al bando aggiudicandosi un contirbuto di 100mila euro con un progetto che coinvolge un’ampia rete di partner: ACI,
Associazione Genitori Antidroga, Università di Bergamo – Dipartimento di Giurisprudenza, ATS Bergamo, Associazione Ragazzi On the Road, Associazione
Nazionale Carabinieri, Associazione Polizia Locale di Bergamo, Comuni di Albino, Caravaggio, Dalmine, Mozzo, Paladina, Ponte San Pietro, Romano di
Lombardia, Stezzano, Treviglio, Treviolo.

Il progetto avrà la durata di un anno ed ha l’obiettivo di ridurre l’incidentalità stradale, aumentando la consapevolezza dei cittadini sulla guida sicura,
incrementando i controlli sulle strade e facendo formazione ai giovani e neopatentati in particolare per quanto riguarda le normative stradali e i pericoli
della guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Altro obiettivo del progetto è il miglioramento della collaborazione tra enti locali e forze dell’ordine, con
l’adozione di protocolli condivisi per il monitoraggio e l’intervento su strada.

Le azioni previste

Queste le azioni che verranno messe in campo dai vari partner della rete, rispetto alle quali la Provincia, e nello specifico la Polizia provinciale, svolgerà ruolo di
raccordo e coordinamento.

ACI – Automobile Club Bergamo organizzerà corsi di formazione per automobilisti e rivolti ai ragazzi delle scuole della Provincia e metterà in campo una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sicura rivolta a tutti i cittadini.
Associazione genitori antidroga: collaborerà nelle iniziative di sensibilizzazione dei giovani sui pericoli delle sostanze stupefacenti, e nella prevenzione e supporto a livello educativo e familiare.
Università di Bergamo: formazione nelle scuole in collaborazione con Ats per la formazione dei ragazzi e dei docenti, formazione degli agenti della Polizia Locale, e formazione dei gestori dei locali ad alta frequentazione giovanile e degli spazi estivi del Comune di Bergamo.
ATS Bergamo: svilupperà e offrirà progetti di formazione e sensibilizzazione a tutte le scuole secondarie di 1° grado della Provincia di Bergamo, a titolo completamente gratuito.

Il progetto consente di promuovere negli studenti: corretta informazione rispetto alle dipendenze comportamentali e da sostanze, riguardo al Codice stradale e alla sua corretta applicazione, ai parametri per la guida sicura educazione normativa: ovvero la capacità di riconoscere e superare le credenze di senso comune e le loro capacità di condizionamento abilità di vita: assertività, capacità di resistere alle pressioni degli altri e del gruppo, capacità relazionali e comunicative, compresa la gestione dei conflitti, di stress, la rabbia e altri stati emotivi, capacità di prendere decisioni e risolvere problemi, pensiero critico, empatia e creatività.

Ragazzi on the road: selezione e formazione di giovani over 16 anni residenti nella Bergamasca, che saranno coinvolti nelle attività di prevenzione e controllo insieme alla Polizia Provinciale, alle Polizie Locali, alle Forze dell’Ordine e ai Soccorritori del Numero d’emergenza Unico Europeo 112.

Associazione nazionale Carabinieri sezione di Bergamo: effettuerà periodici controlli mirati, sia con  servizi appiedati che motorizzati, nei luoghi di aggregazione giovanile garantendo vigilanza e prevenzione all’abuso di alcol e stupefacenti congiuntamente a campagne di comunicazione e sensibilizzazione sul tema.

Associazione Polizia locale di Bergamo: organizzerà momenti formativi per tutte le Polizie Locali di Bergamo sulle normative vigenti in materia di controlli su strada e contrasto e prevenzione all’abuso di alcol e stupefacenti alla guida.

Polizie locali dei 10 Comuni coinvolti: implementeranno i controlli su strada fornendo supporto operativo per il controllo del territorio e la gestione delle attività di prevenzione e sensibilizzazione.

Il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi: “Ogni giorno la Provincia di Bergamo lavora per la manutenzione e il miglioramento degli oltre 1000 km di strade che le competono, tuttavia l’obiettivo incidentalità zero può essere raggiunto solo se ad una buona qualità della rete viaria si uniscono comportamenti responsabili da parte degli automobilisti. Il progetto Mobilità sicura – Bergamo si muove proprio in questa prospettiva, nel solco del bando UPI a valere sul Fondo contro l’incidentalità notturna gestito dal Dipartimento per le politiche antidroga. Riteniamo che sia fondamentale instaurare una forte collaborazione tra i diversi partner in modo da raggiungere più persone possibile dedicando una particolare attenzione ai nostri giovani”.

“Il punto di forza del progetto è la volonta della Provincia di Bergamo di fare rete tra diversi soggetti che con competenza e autorevolezza operano su diversi fronti, dalla repressione alla sensibilizzazione – commenta il consigliere provinciale delegato alla Polizia provinciale Juri Imeri – agendo come una rete e coordinando le azioni abbiamo maggiori possiblità di contrastare efficacemente i comportamenti irresponsabili e pericolosi tanto per chi li attua che per gli altri. I numeri degli incidenti stradali sulle nostre strade sono drammatici, ed è giusto che i controlli e le sanzioni vadano di pari passo con la diffusione di una sempre maggiore consapevolezza e responsabilità di chi si mette alla guida di un mezzo”.

“L’obiettivo generale del progetto Mobilità Sicura è migliorare la sicurezza stradale nella Provincia di Bergamo attraverso un approccio integrato di prevenzione, sensibilizzazione e controllo. Il progetto mira a ridurre il numero di incidenti stradali, con particolare attenzione alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, promuovendo comportamenti responsabili tra gli utenti della strada – spiega il Comandante della Polizia provinciale di Bergamo Matteo Copia -. Il target è molto vasto, ma abbiamo deciso di concentrarci in particolare sui giovani tra i 14 e i 25 anni, studenti e neopatentati.

Va sottolineato comunque che l’obiettivo della riduzione dell’incidentalità stradale non può che andare a beneficio di tutta la popolazione: essere sicuri nel percorrere la strada è un obiettivo di civiltà che dobbiamo tutti giorno dopo giorno impegnarci per raggiungere”.

Luca Assi, responsabile del Servizio Multidisciplinare Integrato “S.M.I. Dell’Isola” gestito dall’Associazione genitori antidroga: “L’AGA mette a disposizione la propria esperienza quarantennale, i propri professionisti e due Servizi specialistici (a Terno D’Isola e a Treviglio) per poter essere parte integrante di un progetto di estrema utilità per tutta la comunità. L’abuso di alcolici e l’utilizzo di sostanze psicotrope sono comportamenti diffusi e con un impatto potenzialmente drammatico
sul benessere delle persone e delle famiglie. Molto spesso questi comportamenti sono il sintomo di una crisi sia della persona sia del contesto sociale in cui viviamo. Siamo convinti che questo progetto possa contribuire in modo concreto ad intercettare possibili situazioni di fragilità oltre a rafforzare due argomenti, mai anacronistici, come quello dell’educazione civica e quello del rispetto della legalità”.

Sara Bernardi, Dipartimento igiene e Prevenzione sanitaria ATS Bergamo: “ATS Bergamo promuove il programma Giovani Spiriti: un progetto di prevenzione universale all’uso di sostanze legali e illegali e di altri comportamenti a rischio quali la guida sotto l’effetto di sostanze psicoattive, il gioco d’azzardo, l’utilizzo rischioso dello smartphone e dei social media. Si rivolge a studenti del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale. È un progetto promosso in forte sinergia con ASST Bergamo EST, OVEST e Papa Giovanni XXIII e con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo.

Sotto il profilo metodologico Giovani Spiriti propone azioni articolate primariamente con due categorie di destinatari: insegnanti e studenti. I docenti vengono formati su specifiche life skills (abilità di vita), sulla corretta informazione legata ai rischi dell’uso di sostanze, sul tema della guida sotto l’effetto di alcol e droghe, sulle relazioni fra gioco, videogioco e gioco d’azzardo, sull’utilizzo rischioso dello smartphone e dei social media. Il lavoro in classe con gli studenti da parte dei docenti come adulti di riferimento significativi persegue obiettivi specifici legati al consolidamento delle abilità di vita, tese ad aumentare il livello di protezione degli studenti rispetto all’utilizzo di sostanze e al gioco d’azzardo e più in generale rispetto all’acquisizione di comportamenti salutari”.

Roberto Frambrosi, presidente sezione di Bergamo dell’Associazione nazionale Carabinieri: “Un sincero ringraziamento per l’opportunità offerta con la sottoscrizione dell’accordo nell’ambito del progetto promosso da UPI. Un ringraziamento particolare va al Presidente della Provincia, dott. Pasquale Gandolfi, e al Comandante della Polizia Provinciale, dott. Matteo Copia, per aver pensato alla nostra realtà come parte attiva di questa iniziativa. Abbiamo accolto con entusiasmo questo percorso dedicato alla sicurezza stradale, tema che oggi rappresenta una vera e propria cartina di tornasole del nostro tempo: impazienza, scarso rispetto delle regole e forme di aggressività su strada riflettono disagi e tensioni più ampie presenti nella società. Proprio per questo motivo riteniamo fondamentale contribuire concretamente con la presenza dei nostri volontari, formati e motivati, a supporto delle attività di sensibilizzazione, prevenzione e assistenza
previste dal progetto. È per noi motivo di orgoglio essere parte attiva in un’iniziativa che mette al centro la tutela della vita e il rispetto reciproco, valori che da sempre guidano l’operato dell’Associazione Nazionale Carabinieri e in particolare la Sezione di Bergamo il cui Nucleo è coordinato dal Vice Presidente Michele Taddei che ringrazio.A tutti i partner impegnati nel progetto un augurio di buon lavoro e sinergia nell’espletamento di questo progetto per la collettività”.

Giansandro Caldara Comandante Polizia a.r. Alzano Lombardo: “Porto i saluti del Pres. Claudio Modina e ringrazio per l’invito. L’Associazione della Polizia locale delle province di Bergamo e Lecco è nata nel 1967 e, sin dalla sua fondazione, si è sempre impegnata nella realizzazione di un progetto di mobilità sicura che coinvolgesse non solo gli operatori di polizia, ma anche tutto il mondo scolastico, le altre associazioni, i progettisti e tutti gli utenti. Purtroppo, assistiamo oggi a un diffuso venir meno del rispetto verso persone e regole, una situazione che comporta inevitabilmente un aumento dei rischi, in quanto le normative esistenti vengono spesso ignorate o non applicate correttamente. Abbiamo sviluppato in tal senso collaborazioni anche con le forze di polizia europee, con l’obiettivo di costruire di
giorno in giorno un modello di intervento efficace e condiviso. Fondamentale è la formazione, la quale consente di preparare oltre che gli operatori gli studenti di ogni ordine e grado. Ottima iniziativa”.

Sindaco di Ponte San Pietro Matteo Macoli: “Gli enti e le associazioni coinvolte riconoscono l’importanza ineludibile di promuovere in varie forme una vera cultura della sicurezza stradale: il prezioso e lungimirante gioco di squadra istituzionale tra Provincia, Polizia Provinciale, Comuni, Comandi di Polizia Locale e altre realtà del territorio è stato premiato con un finanziamento nazionale e troverà attuazione nei prossimi mesi con progetti legati alla prevenzione, ai controlli sul territorio e alla promozione di una mobilità consapevole”.

La Provincia di Treviso partecipa alla campagna nazionale “Mobilità Sicura” con il progetto “SOS Guida Sicura”

Sono 66 le vittime di incidente stradale nel 2024 nel territorio della Marca Trevigiana; 9 le persone che hanno perso la vita nei primi tre mesi del 2025, da gennaio a marzo. Questi sono i dati provvisori rilevati dal Centro di Monitoraggio Incidenti della Provincia di Treviso che, come ogni anno, stila un report per analizzare l’andamento dei sinistri mortali, le principali dinamiche di incidente e le fasce d’età che purtroppo restano maggiormente coinvolte. Con l’obiettivo di invertire questo drammatico trend, le Istituzioni, unite nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione sul tema, anche attraverso le iniziative del Tavolo per la Sicurezza Stradale, lanciano oggi il nuovo progetto “SOS Guida Sicura”: un’iniziativa con la quale la Provincia di Treviso è risultata tra le Province vincitrici del bando nazionale “Mobilità Sicura”, promosso dall’Unione Province Italiane e finanziato dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Insieme alla Provincia, Ente capofila, partner del progetto sono UPI Veneto, Ulss2 Marca trevigiana, Federazione Motociclistica Italiana, Ufficio Scolastico Provinciale e Prefettura di Treviso.
Nel corso del 2025, grazie a questa nuova campagna di formazione e sensibilizzazione saranno realizzate 40 lezioni strategiche di educazione stradale, con focus sugli effetti dell’assunzione di alcol o droga, per gli studenti delle scuole superiori, sarà organizzato un “Drive camp” con simulazioni e crash test, in continuità con la prima edizione realizzata a ottobre 2024 proprio al Sant’Artemio, sarà potenziato il portale del Centro di Monitoraggio Provinciale sull’Incidentalità Stradale e lanciata una campagna di comunicazione a fumetti sui rischi alla guida correlati all’assunzione di sostanze stupefacenti e alcol. Sempre in tema di sicurezza stradale, oggi insieme alla Provincia e alle altre istituzioni presenti in conferenza stampa viene lanciata anche la 4^ edizione dell’evento “Insieme per la sicurezza”, a cura della Commissione mobilità dell’Automobile Club Treviso, che si svolgerà giovedì 27 marzo in piazzale Burchiellati: una giornata di educazione stradale rivolta agli studenti con la partecipazione di Provincia e Comune di Treviso, Prefettura, Ufficio Scolastico, Carabinieri, Polizia Stradale, Polizia locale, Vigili del fuoco, Suem118, Croce Rossa e molti altri rappresentanti istituzionali e delle Forze dell’Ordine. Ad aprire la conferenza, il ricordo del Comandante della Polizia locale di Treviso, Andrea Gallo.

Secondo l’analisi redatta dall’Ufficio di Statistica della Provincia di Treviso sulla base dei dati provvisori 2024/2025 rilevati dal Centro di Monitoraggio Provinciale degli incidenti stradali, dalla Prefettura di Treviso e dai dati ISTAT certificati 2023, l’anno scorso è stato registrato un lieve aumento dell’incidentalità, che ritorna ai livelli delle annualità 2021-2022, anni in cui si rilevavano rispettivamente 60 e 66 vittime (erano state 54, invece, nel 2023). A inasprire i dati 2024, purtroppo, gli ultimi due mesi dell’anno: sono state 9 le persone a perdere la vita in un incidente nel mese di novembre, 5 nel mese di dicembre. Si mantiene inalterata invece la forbice delle fasce d’età più coinvolte nei sinistri mortali, che vede ai due apici principalmente gli under30 (26%) e gli over60 (49%). La fuoriuscita, dovuta distrazione e all’utilizzo dello smartphone, resta sempre la prima causa d’incidente (18 vittime). Per quanti riguarda gli orari, le fasce più critiche risultano essere al mattino, dalle 8 alle 11, e nel pomeriggio, dalle 16 alle 19. Anche analizzando l’andamento degli incidenti mortali che hanno coinvolto i mezzi a due ruote, principalmente moto e biciclette, emerge come nel 59,3% dei casi le vittime sono cittadini adulti, over 50. Nel 2024 purtroppo si sono registrati anche un maggior numero di vittime tra i pedoni, per investimento stradale: si è passati dalle 3 del 2023 alle 7 del 2024.

Guardando invece al primo trimestre del 2025, emerge uno scenario piuttosto significativo: da gennaio a marzo gli incidenti mortali sono stati 9, in netto calo rispetto al 2024, quando nello stesso periodo se ne erano rilevati 20: si registra dunque un -55%.

Secondo l’analisi condotta dall’Ulss2, gli accessi al pronto soccorso nei 6 presidi ospedalieri del territorio (Castelfranco Veneto, Conegliano, Montebelluna, Oderzo, Treviso e Vittorio Veneto) sono stati 7.458 nel 2024, in diminuzione rispetto ai due anni precedenti (7.549 nel 2023 e 7.615 nel 2022). Sempre l’Ulss2 osserva come i dati del sistema di sorveglianza PASSI evidenzino un aumento del consumo a rischio di alcol e del fenomeno del binge drinking nella popolazione dal 2008 al 2018; ulteriore problema di salute viene evidenziato dalla guida sotto l’influenza di alcol e sostanze psicoattive (dati 2010-2023 laboratorio di tossicologia Ulss2 Mestre).

Il monitoraggio sull’andamento degli incidenti nel territorio consente alle Istituzioni di implementare, ogni anno, i progetti e le attività di sensibilizzazione sul tema, per diffondere una maggiore cultura della sicurezza tra cittadine e cittadini, di tutte le età, e per attuare una pianificazione degli interventi nelle rispettive aree di competenza.
Il nuovo progetto “SOS Guida Sicura” implementa, in quest’ottica, le numerose iniziative svolte in questi anni nella Marca Trevigiana, tra le quali anche la prossima giornata “Insieme per la sicurezza” a cura della Commissione Mobilità di ACI.

La Provincia di Treviso, solo l’anno scorso, grazie alla rete di Istituzioni del Tavolo per la Sicurezza Stradale, ha realizzato lezioni didattiche negli istituti superiori coinvolgendo 5000 studenti e curando 100 ore formative nell’anno scolastico 2024/2025, ha potenziato gli incontri per over 65, con oltre 1000 cittadini coinvolti, grazie alla competenza di Ulss2 e Autoscuole Unasca; l’Ente ha poi portato avanti attività di supporto ai Comuni per campagne di sensibilizzazione parallele con le Polizie locali, mettendo a disposizione 500 opuscoli per gli alunni della Scuola dell’Infanzia e oltre 600 opuscoli per gli alunni della scuola Primaria. Infine, per raggiungere tutta la comunità, ha condotto campagne di sensibilizzazione con il supporto degli organi di stampa e il trasporto locale, grazie a MOM-Mobilità di Marca.

“I dati sugli incidenti ci dicono che è fondamentale continuare a fare prevenzioni e a sensibilizzare cittadine e cittadini di tutte le età, per questo con oggi lanciamo ufficialmente il progetto “SOS Guida Sicura”, con il quale abbiamo vinto il bando nazionale “Mobilità Sicura” promosso dall’UPI – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso e presidente UPI Veneto – sul territorio provinciale abbiamo instaurato una rete straordinaria di collaborazione tra Enti locali, Prefettura, Ulss2, Forze dell’Ordine, Autoscuole, Associazioni e professionisti che ci permettono di avviare numerose iniziative dedicate ai più giovani, che si accingono a prendere la patente, ma anche agli adulti e ai più anziani, perché siamo convinti che tenersi aggiornati sulle nuove norme della strada e l’acquisizione di maggiore consapevolezza sui rischi alla guida debba accompagnarci per tutta la vita e ogni qual volta ci spostiamo, in auto, in moto o anche a piedi. Dopo la bella e impattante esperienza del Drive Camp dell’ottobre 2024 proprio qui al Sant’Artemio, siamo pronti a ripartire quest’anno con 40 nuove lezioni strategiche, una nuova edizione del Drive Camp e una campagna a fumetti sui rischi alla guida correlati all’abuso di sostanze. Ringrazio tutti i membri del Tavolo per la Sicurezza Stradale: noi come Provincia ci siamo e continueremo su questa strada per fare la nostra parte per ridurre il più possibile il numero di incidenti e di vittime”.

Ringrazio la Provincia che periodicamente svolge l’analisi sui dati degli incidenti in collaborazione con la Prefettura e con le Forze dell’Ordine, nonché numerose iniziative di sensibilizzazione di cui siamo orgogliosi di far parte – le parole di Alessandro Sallusto, viceprefetto vicario di Treviso – per quanto riguarda l’attività di controllo svolta dagli agenti sul campo, nel corso del 2024 e dall’introduzione del nuovo Codice della Strada, segnaliamo la sospensione di 460 patenti, di minimo 15 giorni, per varie motivazioni, in particolare per l’utilizzo di smartphone alla guida, che resta tra le prime cause, ma anche per l’abuso di alcol oltre i limiti consentiti. È fondamentale acquisire la consapevolezza, al di là delle possibili sanzioni, che la distrazione e il mancato rispetto delle regole, quando si è al volante, possono davvero essere fatali: basta un attimo. L’impegno sinergico, di tutti gli attori competenti,è quello in primis di prevenire possibili rischi, sempre a tutela dei cittadini, di tutte le età”

La sicurezza stradale è una priorità di salute pubblica e la nostra Azienda Sanitaria – dichiara il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi – è impegnata nella prevenzione degli incidenti e nella sensibilizzazione della popolazione sui rischi legati alla guida. Per questo ringrazio in primis la dr.ssa Tiziana Menegon, responsabile del Servizio Promozione della Salute dell’Ulss 2, che ha promosso progettualità formative e di responsabilizzazione dedicate soprattutto ai più giovani, come Piloti di Marca e Drive Safe, ma anche rivolte anche agli anziani come Circolando fuori casa. I dati sugli incidenti presentati oggi in Provincia mostrano segnali incoraggianti, con una riduzione di quelli mortali nei primi mesi del 2025, ma non per questo possiamo abbassare la guardia: il consumo di alcol e sostanze psicoattive alla guida, oltre all’uso del cellulare e alle condizioni legate all’avanzamento dell’età anagrafica, rimangono un problema rilevante.


Le diverse iniziative che ci vedono coinvolti insieme alla Provincia di Treviso e agli partner presenti oggi – continua Benazzi -, rappresenta un’importante occasione per rafforzare la cultura della prevenzione, tra i giovani ma anche tra gli over 65, prevedendo attività formative e strumenti innovativi di sensibilizzazione. Allo stesso tempo, il nostro impegno prosegue negli ospedali e nei servizi territoriali, per garantire assistenza tempestiva alle vittime di incidenti e promuovere stili di vita sicuri. Solo con un’azione coordinata tra istituzioni, scuole e comunità possiamo continuare a ridurre il numero di vittime e feriti sulle nostre strade”.

Oggi insieme alla Provincia abbiamo presentato un nuovo progetto, SOS Guida Sicura, per sensibilizzare studentesse e studenti su un tema importantissimo, quello della prevenzione dagli incidenti, per imparare come evitare possibili rischi, prendere consapevolezza e proteggersi – le parole di Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale – ringrazio la Provincia che ci coinvolge sempre e tutte le Autorità che ogni giorno sono impegnate a vario titolo, sulla strada, per contrastare l’incidentalità e soccorrere gli utenti. Le lezioni formative e le simulazioni saranno sicuramente per i giovani occasioni di maturazione e di consapevolezza sui rischi di una guida distratta o alterata”.

Ringraziamo la Provincia che oggi ha riunito la rete di realtà impegnate sul tema della sicurezza stradale – prosegue Michele Beni, presidente ACI Treviso – la 4^ edizione di Insieme per la Sicurezza, giovedì 27 marzo in piazzale Burchiellati, coinvolgerà oltre 350 studenti, grazie alla collaborazione con il Comune di Treviso, che potranno assistere e fare un’esperienza diretta educativa di prevenzione dall’incidentalità. Dalle 9 alle 17 si articoleranno una serie di simulazioni e scenari pratici, a cura di Polizia di Stato, Polizia Locale, Carabinieri, Vigili del Fuoco, SUEM 118, Croce Rossa e Federazione Motociclistica, che dimostreranno cosa accade in caso di incidente dando consigli e linee guida per evitare un sinistro”.

ACI si impegna da anni per sensibilizzare giovani e adulti sul tema della sicurezza stradale, con proposte formative mirate in collaborazione con gli Enti locali, Autorità, Forze dell’Ordine ed esperti del settore – conclude Angelo Centola, direttore ACI Treviso – per noi è un piacere aver collaborato con la Provincia per presentare oggi questa iniziativa, nata dalla sinergia con il Comune di Treviso e con la molteplicità di attori competenti in campo, che permetterà a studentesse, studenti e alla cittadinanza che vorrà unirsi alla giornata del 27 marzo di vivere un’esperienza innovativa sul fronte della prevenzione dagli incidenti”.

Ringrazio l’ACI, la Provincia e tutte le realtà della Commissione Mobilità coinvolte nelle molteplici iniziative di sicurezza stradale organizzate nel territorio a beneficio della comunità – le parole di Gloria Sernagiotto, assessore alle Politiche educative, giovanili e alla pubblica istruzione – solo facendo rete possiamo condividere l’impegno e centrare l’obiettivo di ridurre il più possibile gli incidenti stradali”.

A seguire, gli interventi di Roberto Fava, vicepresidente delegato alla sicurezza stradale, che ha ricordato l’attività del Tavolo per la sicurezza avviato al Sant’Artemio due anni fa, Patrich Antonello, comandante Polizia locale di Treviso, Stefano Mazzanti, comandante provinciale dei Carabinieri, Simone Morello, comandante Polizia Stradale di Treviso, Simona Cardarelli, presidente Croce Rossa, Francesco Cicirello, Vigili del Fuoco di Treviso, Paola Pol, comandante Polizia Locale di Spresiano, Alberto Titotto, referente CentroMarca Banca, e Marino Biscaro, referente Federazione Motociclistica Italiana. Presenti anche 50 studenti del Riccati-Luzzatti di Treviso.

Provincia di Vicenza: ecco lo studio della viabilità per valutare i futuri sviluppi infrastrutturali e viabilistici

E’ stata presentata a palazzo Nievo un’analisi viabilistica dell’Alto Vicentino. Sette i Comuni direttamente interessati: Isola vicentina, Malo, Marano vicentino, Schio, Thiene, Villaverla e Zanè, con 19 ulteriori comuni della prima cintura che sono stati invitati per le ripercussioni che ogni eventuale intervento potrebbe avere nel loro territorio.

Autrice dell’analisi è MFA Ingegneria Srl, sotto la supervisione dell’Ufficio Provinciale per la Pianificazione Territoriale. Il costo dell’operazione, a carico della Provincia, è di circa 70.000 euro e risponde ad esigenze condivise con i Comuni e le associazioni di categoria al fine di delineare il quadro generale degli interventi viabilistici necessari e le priorità di azione per la risoluzione delle criticità a livello provinciale.

Obiettivo dello studio, come hanno precisato il presidente della Provincia Andrea Nardin, i consiglieri delegati alla viabilità Davide Berton e Francesco Enrico Gonzo e il consigliere con delega alla SP46 Alberto Bertoldo, è di valutare l’attualità delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che, approvato nel 2012, recepiva previsioni e protocolli di intesa datati 2008. Partito come analisi di approfondimento rispetto agli studi sulla variante alla SP46, lo studio è stato poi esteso alla SP 349 del Costo fino all’area del Thienese, in particolare per valutare i futuri sviluppi infrastrutturali e viabilistici dell’Alto Vicentino, anche in relazione all’apertura completa della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV).

I rilievi del traffico sono stati accompagnati da un inquadramento territoriale e urbanistico, da uno studio socio-economico e demografico e dall’analisi dell’assetto infrastrutturale esistente, comprensivo di rete stradale, ferroviaria e ciclabile.

Risultato dello studio è una conferma, con numeri, di ciò che già si sapeva: l’Alto Vicentino vive fenomeni di congestione veicolare diffusi, particolarmente accentuati lungo assi strategici ricadenti nei comuni di Schio e Thiene. Inoltre ha la necessità di migliorare l’accessibilità ai principali corridoi infrastrutturali, come la A4 e la SPV.

Tradotto in numeri, solo per fare qualche esempio, viale dell’Industria a Schio è percorsa da oltre 27.000 veicoli al giorno, con punte di 2.328 veicoli all’ora dalle 17 alle 18; la SP 46 a nord di Malo è interessata da 17.635 veicoli al giorno con 1.585 veicoli all’ora; via dell’Autostrada a Thiene conta 23.610 veicoli al giorno e 2.101 nell’ora di punta; via Santo a Thiene (SP 349) è percorsa da 19.370 veicoli al giorno, con picchi di 1.589 veicoli all’ora.

I principali interventi che lo studio individua quali azioni prioritarie sono quindi: la variante nord alla SP 46 in destra Leogra a Schio con riqualificazione del tratto tra Schio e Malo; la variante sud alla SP 46 a Costabissara; il collegamento tra il casello di Thiene e la SP Nuova Gasparona (quest’opera già finanziata da A4 e prossimamente in via di realizzazione); il potenziamento di via dell’Autostrada a Thiene.

In questo contesto, la Provincia di Vicenza ha già dato il via alla progettazione di due tratti di strada, mettendo a disposizione 700.000 euro per i progetti di fattibilità tecnica ed economica di:

•variante SP 46 sud “Costabissara-Calstelnovo” tra Vicenza e Castelnovo;

•variante SP 46 a nord di Malo “Destra Leogra” tra Malo Incrocio SP 122 e Schio.

“Interveniamo sulla SP 46 di concerto con i Comuni dell’area -precisa il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin- proprio perché la SP 46 riveste un ruolo fondamentale per l’asse Vicenza/Schio/Trentino, nel contesto della mobilità complessiva d’ambito della Superstrada Pedemontana Veneta. Il completamento di questa infrastruttura è quindi di primaria importanza per il sistema della viabilità anche sovraprovinciale e dell’intero Alto Vicentino. Avere a disposizione una progettazione è indispensabile per partecipare a bandi pubblici, ed è per questo che abbiamo intrapreso questa strada.”

Attualmente sono in corso rilievi e analisi geologiche per arrivare ad una progettazione che sia più completa possibile e che dia già un costo quanto più reale della realizzazione dei due interventi. Si parla di decine di milioni di euro, cifre inarrivabili per la Provincia di Vicenza, per questo si sta contestualmente interloquendo con gli enti superiori per ottenere finanziamenti.

“L’analisi viabilistica dell’Alto Vicentino -afferma il consigliere delegato Davide Berton- non solo conferma quanto già sapevamo, ma fornisce numeri che fotografano un traffico ogni anno sempre più sostenuto. Fra qualche anno potremo vedere con più chiarezza gli effetti della Pedemontana e ci auguriamo che portino sollievo all’area, ma di contro si stanno già evidenziando criticità nelle connessioni. Al di là e oltre la rete viaria, è necessario modernizzare anche i collegamenti ferroviari, per favorire il passaggio da gomma a rotaia del trasporto merci e diminuire il passaggio di mezzi pesanti, che è il tipo di traffico che maggiormente impatta sulle strade, sulla sicurezza e sull’ambiente.”

Quanto alla rete ferroviaria, l’analisi presentata individua come elementi prioritari al fine di rendere il servizio più appetibile e funzionale interventi di natura tecnologica, come l’elettrificazione della linea, la risoluzione delle interferenze con la rete viaria, l’aumento del numero di corse, il miglioramento dell’accessibilità alle stazioni ferroviarie, in particolare quelle di Schio e Thiene.

Il progetto “Mobilità Sicura” della Provincia di Brescia

La partecipazione al bando dell’Unione Province d’Italia è valsa alla Provincia di Brescia un supporto economico di rilievo che si tradurrà in un importante programma di proposte a sfondo educativo e sociale per la prevenzione dgli incidenti stradali.

Entrano nel vivo le iniziative sul campo del Memorial Giorgio Botti, diventato parte integrante dell’ampio progetto di sensibilizzazione ai temi della sicurezza stradale e della guida consapevole, messo a punto dalla Provincia di Brescia, grazie ad un finanziamento di 100 mila euro, accordato da Upi – Unione Province d’Italia – nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Mobilità Sicura”.

Sono, infatti, in programma il 10 e 11 maggio i corsi gratuiti di guida sicura finalizzati a creare nei cittadini, soprattutto i più giovani, una maggiore consapevolezza delle insidie sulle strade. Sei i Comuni coinvolti, uno per ogni area geografica della provincia:

  • Sarezzo per la Valtrompia
  • Bovezzo per l’Hinterland
  • Chiari per la Franciacorta e Sebino
  • Mairano per la Bassa Bresciana
  • Toscolano-Maderno per il Garda e la Valsabbia
  • Breno per la Valle Camonica

L’obiettivo è continuare con la missione intrapresa da anni per contribuire alla riduzione del fenomeno dell’incidentalità stradale, correlato ad assunzione di alcol e droga; potenziare l’informazione sui rischi causati dall’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope o dall’alcol, anche nella guida; aumentare i controlli su strada e potenziare le attività di prevenzione e/o deterrenza del fenomeno.

La possibilità di poter contare sui fondi Upi di “Mobilità Sicura” per perseguire gli obiettivi del “Memorial Giorgio Botti” è frutto del meticoloso lavoro di pianificazione del progetto svolto nel corso delle ultime settimane, che vede in prima fila il Settore Strade e l’associazione Condividere la Strada della Vita con il coinvolgimento della Polizia Provinciale e l’apporto di Giacomo Zobbio, referente tecnico del progetto, già consigliere provinciale, ideatore dell’iniziativa. Va inoltre ricordato come proprio le iniziative del Memorial Botti 2024 dedicate alla figura del “passeggero consapevole” siano state prese come ispirazione proprio da UPI, rendendo la Provincia di Brescia un modello nazionale nel nome di Giorgio, giovane e incolpevole vittima della strada, che ha perso la vita da passeggero di un’auto guidata da un coetaneo.

“Ogni vittima della strada – ha sottolineato il presidente della Provincia, Emanuele Moraschini – è sempre e comunque una vittima di troppo. Abbiamo concluso il 2024 con 57 persone che hanno perso la vita in incidenti sulle strade bresciane. Un lieve calo, rispetto al 2023, anno in cui abbiamo contato 61 vite spezzate irrimediabilmente. Ad oggi siamo a 6 persone morte sulle nostre strade. Ma altri bresciani hanno perso la vita altrove. L’obiettivo di tendere a zero vittime deve rimanere più solido che mai. L’Amministrazione provinciale, attraverso il Settore Strade e la Polizia Provinciale, pone da anni la massima attenzione per contenere tragedie che stravolgono famiglie intere. E ringrazio Giacomo Zobbio che si è reso disponibile a supportare la Provincia a mettere in atto iniziative di sensibilizzazione che diventano uno strumento indispensabile per la comprensione dell’importanza del rispetto del Codice della Strada, ma anche della vita, la propria e quella di chi condivide la strada con noi”.

La Provincia di Brescia è impegnata da tempo per la sicurezza stradale, con interventi infrastrutturali, ma anche di sensibilizzazione alle buone pratiche al volante. Un patrimonio di competenze e sensibilità che certamente ha contribuito alla scelta di Upi di individuare la Provincia di Brescia, insieme ad altre 19 amministrazioni provinciali, assegnandole fondi per proseguire in quest’ampio progetto educativo di elevato valore sociale.

“Ci eravamo posti l’obiettivo di raggiungere questi fondi e siamo fieri di aver avuto successo, conquistarli non era affatto scontato ma sono davvero felice del risultato raggiunto. Dopo che la Provincia di Brescia è diventata modello nazionale nel nome di Giorgio, il modo migliore di onorarne la memoria era presentare un progetto all’altezza. Con orgoglio possiamo dire di esserci riusciti, e questi 100 mila euro sono risorse davvero preziose. Anche perché siamo riusciti a mettere a punto un programma particolarmente articolato il cui spirito è stato immediatamente colto e sposato da molte realtà ed enti del territorio, sia in qualità di attori che di fruitori di questo importante progetto”,

Il progetto Mobilità Sicura si articola in quattro diversi ambiti di iniziative, che verranno proposte nell’arco dei prossimi mesi:

  • corsi gratuiti di guida sicura in diversi Comuni del territorio bresciano per avvicinare questa opportunità ai cittadini il più possibile, con l’obiettivo di formare sui comportamenti da mettere in atto per ridurre al minimo i rischi di incidenti.
  • attività di educazione nelle scuole mediante incontri con personale medico specializzato o educatori competenti in materia di abuso e dipendenza da alcol e droga, con familiari di vittime della strada o con disabili a seguito di incidenti stradali.
  • campagna di sensibilizzazione sul rischio di incidente correlato al consumo di alcool e sostanze stupefacenti.
  • servizi di controllo in strada da parte della Polizia Provinciale.

“Il progetto è vasto perché tocca molteplici aspetti del tema della sicurezza stradale. Il primo ha messo in evidenza Roberto Merli, presidente dell’Associazione Condividere la Strada della Vita-  è la responsabilità dei trasportati, con il concorso proposto nelle scuole e rivolto ai ragazzi per far capire la responsabilità anche di chi è trasportato, il quale deve comprendere quando potersi fidare di altri ed essere consapevole quando mette la vita in mano ad altri. Il progetto è variegato perché vengono toccati anche i neopatentati, grazie al corso di guida sicura per giovani dai 18 ai 25 anni, per dare il messaggio che la strada non deve essere sottovalutata e per dare la possibilità di fare prove con professionisti della strada. Si tratta di materiale che viene dato agli utenti della strada, si tratta di vari argomenti diversi l’uno con l’altro: dal corso di guida sicura come infarinatura della patente presa qualche anno prima, alla responsabilità dell’utente che sale in macchina perché spesso si sottovaluta chi è alla guida, quando è invece fondamentale valutare se il conducente non sia in grado di guidare, perché magari sotto l’effetto di alcool o droghe, e sia necessario avvisarlo e non mettere a repentaglio la propria vita. Anche la polizia provinciale verrà coinvolta svolgendo l’operazione di prevenzione di controllo sulla strada, che non è repressione, ma è salvaguardia dell’incolumità di tutti: anche questo è un bel messaggio dato all’utente della strada.”

 

Tutte le informazioni saranno pubblicate sul sito del Memorial Botti all’indirizzo: bit.ly/memorial-giorgio-botti

Provincia di Varese: verso il completamento del percorso ciclopedonale della Valle Olona

Procedono in Valle Olona i lavori di realizzazione della pista ciclopedonale progettata da Provincia di Varese nell’ambito del progetto “MOVE ON – Mobilità Leggera in Valle Olona”, cofinanziato nel 2021 da Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia tra i progetti emblematici maggiori sul territorio varesino.

Entro la fine di ottobre 2025 saranno realizzati i tratti che collegano la località Folla di Malnate con Castiglione Olona e Castellanza con Legnano, per un totale di circa 17 km, di fatto completando il Percorso Ciclistico di Interesse Regionale PCIR n. 16 della Valle Olona, che potrà così essere percorso nel prossimo futuro per tutta la sua estensione nel territorio provinciale di Varese e oltre confine: da Gaggiolo verso la Svizzera ed Eurovelo 5, da Legnano verso Milano e la ciclovia nazionale Vento.

Questo importante risultato – ricorda il presidente Marco Magrini che vede la Provincia come soggetto attuatore rispetto all’infrastruttura già prevista dal 2014 dal Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, è stato raggiunto grazie alla sinergia dei due progetti MOVE ON e TI CICLO VIA, finanziati da Fondazione Cariplo, da Regione Lombardia e dal Programma Interreg Italia – Svizzera 2014-2020, e con un cofinanziamento di Provincia di Varese e dei Comuni attraversati dalla ciclopedonale, nonché alla proficua collaborazione con gli Enti territoriali confinanti, Canton Ticino e Città Metropolitana di Milano, con i quali sono stati condivisi i progetti al fine di garantire il raccordo con i percorsi ciclopedonali extraprovinciali”.

Ritengo – aggiunge il Presidenteche Provincia di Varese abbia dato il proprio contributo; ora l’auspicio è che, a breve, anche i tratti mancanti del Corridoio regionale di competenza dell’Area metropolitana milanese e dei relativi Comuni vengano completati per garantire una connessione ciclopedonale unica e lineare che da Milano, permetta di raggiungere il nostro territorio, di valorizzarlo, di rigenerarlo e di andare oltre verso la Svizzera e l’Europa”.

Oltre al completamento dell’infrastruttura ciclopedonale, grazie a MOVE ON sono state implementate e sperimentate una serie di azioni sulla dorsale della Valle Olona, trasformata in un vero e proprio laboratorio, per contribuire alla diffusione della mobilità leggera. Ne sono un esempio le buone pratiche realizzate con gruppi di scuole e aziende del territorio relativamente ai percorsi casa-scuola e casa-lavoro, nonché le iniziative co-progettate e realizzate insieme ai soggetti e associazioni del territorio in tema di svago.

Quanto realizzato in Valle Olona conclude Magrinirientra nella strategia più generale “bike&walk: fare mobilità leggera in provincia di Varese e oltre” grazie alla quale Provincia di Varese intende realizzare nel prossimo futuro, sempre con il coinvolgimento di Comuni, Comunità Montane, Parchi e Regione Lombardia, il completamento e la gestione efficiente di un sistema di dorsali ciclopedonali provinciali, lo sviluppo di servizi di supporto alla mobilità leggera, la diffusione della mobilità leggera non solo per svago e cultura, ma anche per gli spostamenti sistematici casa – lavoro e casa – scuola.

La Provincia di Crotone inaugura un nuovo ponte

Nella mattina dell’8 marzo, la Provincia di Crotone ha consegnato alla comunità una delle più importanti opere infrastrutturali del territorio. Si tratta di un grande progetto che ha previsto la realizzazione di un ponte che si erge su torrente Survolo che, di fatto, collega sia la Marina di Strongoli che la località di Santa Focà. Ad aggiudicarsi i lavori è stata l’impresa CIN S.r.l. con sede a Rocca di Neto.

La spesa complessiva di 950 mila euro è stata finanziata con decreto n.215 dell’11 maggio 2023 del Commissario straordinario di Governo per il dissesto idrogeologico della Regione Calabria per 500 mila euro (progetto iniziato nel 2014) e, con convenzione sottoscritta tra il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria e la Provincia di Crotone, per 450 mila euro (finanziamento inizialmente concesso al Comune di Strongoli).

Nello specifico, i lavori di manutenzione, hanno previsto:
•all’allungamento delle mantellate esistenti in cls sulle sponde sud e nord del torrente a seguito del loro rinvenimento e la conseguente l’eliminazione delle gabbionate progettate in corrispondenza delle spalle del ponte, per consentire il regolare deflusso delle acque e garantire la continuità dell’alveo

• alla sostituzione del marciapiede progettato con un percorso pedonale a raso, protetto da barriere di sicurezza, tipo New Jersey, che garantirà una maggiore protezione per i pedoni e una migliore fruibilità del ponte

•la riduzione della pendenza delle rampe di accesso al ponte dal 17% al 10% per migliorarne la percorribilità e la sicurezza.

Le modifiche alle strutture sono state necessarie a seguito degli approfondimenti geologici, inclusa la realizzazione di muri di protezione delle spalle del ponte, l’inserimento dei giunti di dilatazione e all’approntamento delle piste, per consentire il passaggio dei mezzi d’opera necessari per la realizzazione dei lavori. Sono stati anche realizzati interventi di pulizia e riprofilatura delle sponde a monte e valle dell’attraversamento a completamento dell’obiettivo di miglioramento dell’officiosità idraulica sotteso alla realizzazione dell’appalto. A conclusione dei lavori è stato realizzato il solaio e la segnaletica orizzontale e verticale, dopo il passaggio di bitume.

Ricordiamo che attorno al torrente Survolo sorge la grande area naturalistica del Pantano, che rientra tra le zone speciali di conservazione quale sito di importanza comunitaria (SIC) fiore all’occhiello del nostro territorio.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, Amedeo Codispoti e Ottone Cesareo del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, il direttore dei lavori Francesco Fiorita, i rappresentanti dell’ufficio del Commissario al dissesto idrogeologico, il sindaco di Strongoli, Francesco Benincasa, il già consigliere provinciale Francesco Sirianni ed il già Sindaco Sergio Bruno.

A tagliare il nastro è stato il Presidente Sergio Ferrari che ha così dichiarato: “Si tratta di un investimento importante che quota circa un milione di euro. Un progetto messo in campo nel 2023, attraverso il recupero di un finanziamento importante, e la destinazione di un ulteriore finanziamento in sinergia con il Comune di Strongoli. Un primo investimento – spiega Ferrari – è stato sbloccato dall’Amministrazione Provinciale, che mi onoro di rappresentare, perché i fondi erano incagliati presso il dipartimento Casa Italia al Ministero ed abbiamo messo in campo tutte le azioni necessarie, prima per sbloccare questi fondi, e poi per rendere concreto questo progetto insieme alla Protezione Civile ed al Comune di Strongoli”.

“La nostra è una politica del fare – ha asserito il Presidente – un progetto che abbiamo annunciato due anni fa in Consiglio Comunale a Strongoli. Lo abbiamo annunciato e lo abbiamo fatto”.

 

Progetto mobilità sicura – La documentazione del webinar

Consulta e scarica tutta la documentazione del WEBINAR di presentazione del progetto Mobilità sicura

Il progetto mobilita sicura– Piero Antonelli, Direttore Generale UPI

Come compilare il formulario di progetto – Elisabetta Gabrielli

Il Piano finanziario – Doriana Lepore

 

Per quesiti/chiarimenti tecnici, contattare:

Dr.ssa Elisabetta Gabrielli

Cell. 339 31 70 252

Email: [email protected]

 

Per quesiti/chiarimenti finanziari, contattare:

Dr.ssa Doriana Lepore

Cell. 338 48 81 781

Email: [email protected]

MOBILITA’ SICURA: IL WEBINAR DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

E’ diretto alle Province aggiudicatrici del bando MOBILITA’ SICURA  e alle Città metropolitane, il Webinar che si terrà martedì 18 febbraio dalle ore 11 alle ore 13.

Il progetto, realizzato da ANCI e UPI grazie ai fondi del Dipartimento per le politiche antidroga, coinvolge 20 Province tra quelle con il più alto tasso di incidentalità secondo gli elenchi ISTAT.

Nell’occasione saranno illustrate le modalità di redazione dei Progetti delle province e di definzione del Piano finanziario

Questo il link per accedere alla sessione  https://shorturl.at/BQocZ

Provincia di Chieti, viabilià: aggiudicati i lavori per una nuova rotatoria

La Provincia di Chieti ha aggiudicato i lavori per la realizzazione di una nuova rotatoria all’intersezione tra le strade provinciali 80 “Traversa di Treglio” e 82 “Lanciano-San Vito”, al confine tra i comuni di Lanciano e Treglio. L’opera, prevista dai piani regolatori dei due enti, punta a migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico in un nodo stradale molto importante che collega la costa e il casello autostradale A14 a Lanciano e alle aree interne. L’intervento, finanziato dalla Provincia di Chieti per un importo complessivo di 546.600 euro, prevede l’eliminazione dell’attuale incrocio a raso e la costruzione di una nuova rotatoria in un punto stradale caratterizzato da elevati volumi di traffico, in particolare negli orari di punta.

La progettazione esecutiva è stata affidata all’ingegnere Vincenzo Marchetti, mentre i lavori sono stati aggiudicati alla ditta Procaccia&C srl di Torricella Sicura (Teramo). Secondo il cronoprogramma i lavori inizieranno a marzo e, salvo imprevisti, saranno conclusi entro l’estate 2025. L’intervento prevede anche il potenziamento del sistema di drenaggio delle acque meteoriche e l’adeguamento della segnaletica. Saranno adottate tutte le misure necessarie per garantire la continuità della circolazione stradale durante l’esecuzione dell’opera.

“La realizzazione di questa infrastruttura rappresenta un passo importante per migliorare la sicurezza stradale e la viabilità di un’area strategica per il territorio provinciale come quella frentana. L’intervento, la cui genesi è stata seguita e sollecitata da Sergio Furia, consigliere provinciale della precedente amministrazione, consentirà di ridurre notevolmente i rischi di un incrocio che cittadini, pendolari e imprese del territorio incontrano quotidianamente percorrendo la SP 82 da e per Lanciano verso il casello autostradale”,  dichiarano il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna e la consigliera delegata alla viabilità dell’area frentana Marianna Apilongo.

 

Provincia di Chieti, viabilià: aggiudicati i lavori per una nuova rotatoria

La Provincia di Chieti ha aggiudicato i lavori per la realizzazione di una nuova rotatoria all’intersezione tra le strade provinciali 80 “Traversa di Treglio” e 82 “Lanciano-San Vito”, al confine tra i comuni di Lanciano e Treglio. L’opera, prevista dai piani regolatori dei due enti, punta a migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico in un nodo stradale molto importante che collega la costa e il casello autostradale A14 a Lanciano e alle aree interne. L’intervento, finanziato dalla Provincia di Chieti per un importo complessivo di 546.600 euro, prevede l’eliminazione dell’attuale incrocio a raso e la costruzione di una nuova rotatoria in un punto stradale caratterizzato da elevati volumi di traffico, in particolare negli orari di punta.

La progettazione esecutiva è stata affidata all’ingegnere Vincenzo Marchetti, mentre i lavori sono stati aggiudicati alla ditta Procaccia&C srl di Torricella Sicura (Teramo). Secondo il cronoprogramma i lavori inizieranno a marzo e, salvo imprevisti, saranno conclusi entro l’estate 2025. L’intervento prevede anche il potenziamento del sistema di drenaggio delle acque meteoriche e l’adeguamento della segnaletica. Saranno adottate tutte le misure necessarie per garantire la continuità della circolazione stradale durante l’esecuzione dell’opera.

“La realizzazione di questa infrastruttura rappresenta un passo importante per migliorare la sicurezza stradale e la viabilità di un’area strategica per il territorio provinciale come quella frentana. L’intervento, la cui genesi è stata seguita e sollecitata da Sergio Furia, consigliere provinciale della precedente amministrazione, consentirà di ridurre notevolmente i rischi di un incrocio che cittadini, pendolari e imprese del territorio incontrano quotidianamente percorrendo la SP 82 da e per Lanciano verso il casello autostradale”,  dichiarano il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna e la consigliera delegata alla viabilità dell’area frentana Marianna Apilongo.

 

INIZIATIVA NAZIONALE MOBILITA’ SICURA – PUBBLICATA GRADUATORIA DELLE PROVINCE BENEFICIARIE DEL FINANZIAMENTO

Pubblichiamo in allegato la graduatoria delle 20 Province selezionate a partecipare all’iniziativa “MOBILITA’ SICURA”, finanziata con il Fondo contro l’incidentalità notturna gestito dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

 

Determina approvazione graduatoria finale Mobilita Sicura

GRADUATORIA PROGETTI MOBILITA SICURA

 

 

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