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Le Province al Senatore Dini

Il Senatore Dini ha la memoria corta: dimentica che nel 2001, quando fu approvata la riforma costituzionale del Titolo V, che ha riconosciuto Regioni, Province e Comuni come istituzioni della Repubblica al pari dello Stato, era parte non solo della maggioranza, ma dello stesso Governo, che ha promosso e votato quella riforma.

Oppure il Senatore Dini ritiene che le istituzioni di un Paese abbiamo talmente poco valore da potere esser utilizzate come merce di scambio per scopi politici?
Questo Paese ha bisogno di uno sforzo comune, ha bisogno di riconquistare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni: non è attraverso il drastico indebolimento della democrazia, con l’abolizione di un livello istituzionale eletto dai cittadini,  che si può pensare di riacquistare questa fiducia.

Piuttosto, se lo scopo è quello che il Senatore Dini richiama nell’intervista, di diminuire la spesa pubblica e rendere più efficiente e moderno lo Stato, allora cominci col pensare alle cose concrete e immediatamente realizzabili e  si impegni anche lui a fare ripartire le riforme avviate –  come la Carta delle Autonomie che è ferma al Senato –  che se attuate porterebbero ad una prima, grande, riorganizzazione dell’intero sistema istituzionale del Paese.


Fabio Melilli, Presidente dell’Unione delle Province d’Italia

NOVITA’ – NUOVE TARIFFE IPT -ANNO 2008

L’UPI mediante il suo tavolo tecnico per la fiscalità locale, in  sinergia  con le strutture dell’ACI  ed  in uno spirito di fattiva collaborazione fra le parti,  segnala la necessità che le singole province preavvertano l’ACI , se ciò è ritenuto possibile, dell’intenzione del singolo Ente di modificare le tariffe IPT per l’anno 2008.

Il tutto al fine di permettere al dipartimento informatico dell’ACI di poter apportare le opportune modifiche informatiche del sistema per rendere operativo  il programma a far data dal 1 gennaio prossimo.
 
La segnalazione che dovrebbe essere inviata all’ACI  entro la settimana antecedente  il natale (massimo venerdì 21 dicembre c.a.) può essere trasmessa, dalla singola provinciale  direttamente al proprio ACI provinciale.

Analoga segnalazione può essere effettuata correlativamente a modifiche sostanziali del nuovo Regolamento IPT (uno schema standard è pubblicato nella circolare in link sul sito Upi ) che potrebbero andare ad impattare sul programma datamart ACI di gestione dell’IPT.

13 dicembre 2007 – Prima Giornata della Rete Italiana di Cultura Popolare

Il Comitato Festival delle Province, nato in seno all’UPI e costituito da 15 Province Italiane (le Province di Cuneo, Perugia, Rieti, Sassari, Catania, Cosenza, Foggia, Fiorì Cesena, L’Aquila, Modena, Piacenza, Potenza, Roma, Rovigo), dall’Associazione Slow Food e dal Teatro delle Forme, con il sostegno della Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, dal 2007 è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Rete Nazionale di Cultura Popolare Italiana.
Per promuovere la Rete Italiana di Cultura Popolare il Comitato Festival delle Province organizza per il 13 DICEMBRE 2007 alle ore 21 un grande evento nazionale che coinvolgerà contemporaneamente un grande numero di Province italiane. Ciascuna Provincia, quella sera, proporrà uno spettacoli che, nel territorio specifico, rappresentano la maggiore espressione culturale e tradizionale (VEDI PROGRAMMA ALLEGATO )
“Festeggiare la nascita della Rete Italiana di Cultura Popolare è per noi, prima di tutto, motivo di grande orgoglio, perché premia l’impegno nel lavoro, che l’Upi, insieme al Comitato Festival delle Province e a tutte le Province, porta avanti ormai da quasi 5 anni per promuovere e fare conoscere l’immenso patrimonio italiano della cultura popolare – ha detto il Direttore Generale dell’Upi Piero Antonelli – Attraverso la Rete intendiamo dare supporto alle Province per migliorare gli standard di progettazione degli interventi e diffondere modelli che riescano a coniugare la capacità di trovare strumenti sempre nuovi per coinvolgere i territori e le comunità, insieme con la necessità di tutelare la nostra cultura”.
“Credo che questa sia l’occasione per affermare un nuovo indirizzo di politica culturale – ha detto l’Assessore alla Cultura della Provincia di Roma, Vincenzo Vita – un modo per promuovere iniziative capaci di introdurre elementi innovativi nel rapporto con la tradizione e favorire nuove forme di partecipazione. La Provincia di Roma ha voluto dare il suo contributo a questa idea, con l’evento che si terrà nel Comune di Arsoli, che vedrà protagonista Ambrogio Sparagna”.
“Le Province sono il soggetto istituzionale più radicato sul territorio e una Rete delle Province rappresenta lo strumento giusto per dare risalto alle realtà culturali del territorio – ha aggiunto Valter Giuliano Presidente del Comitato Festival delle Province – Anticipando la linea di intervento dell’Unesco sul patrimonio immateriale, il Festival delle province nelle sue diverse articolazioni ha creato le occasioni per consentire a questo patrimonio di mantenere la sua presenza creativa, fatta di capacità di adattamento e di permeabilità della tradizione alle innovazioni e alla modernità”.
“Il vostro è un modo, intelligente e moderno, di raccogliere le diverse espressioni della cultura popolare e innestarle sul terreno della contemporaneità e della innovazione – ha dichiarato infine il Sottosegretario ai Beni Culturali Elena Montecchi – e che sono tanto più importanti e interessanti proprio perché appartengono al cosiddetto patrimonio “ minore” che, in realtà, rappresenta quell’ unicuum di cui è portatore ineguagliabile il nostro Paese”.

IN ALLEGATO , IL CALENDARIO DEGLI EVENTI DEL 13 DICEMBRE

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EURO News VIII

 Argomenti trattati in questo numero:

Ambiente:  IV valutazione;TLC: adottato pacchetto di riforma; UE e alimentazione sana (giornata europea); World Energy Congress; Allargamento: consenso rinnovato; Migrazione economica: presentate 2 proposte; Allargamento Spazio Shengen; Immigrazione: Italia I milione di euro; Parlamento Europeo: Sessione plenaria; Eventi; Ex-Change/Emergendo: conferenza finale.  

 

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UPI, ANCI e REGIONI rispondono a Dini

Gentile Direttore,

condividiamo la preoccupazione espressa dal Senatore Lamberto Dini sul contenimento della spesa pubblica e sulla necessità di sconfiggere il partito “tassa e spendi”. Rifiutiamo però ogni generalizzazione e talvolta l’indefinitezza di certe affermazioni  finisce per confondere ruoli istituzionali e allontanare la soluzione dei problemi.

Ognuno deve fare la propria parte se vogliamo affrontare seriamente la razionalizzazione della spesa pubblica. Regioni, Comuni e Province hanno ben presente la situazione del Paese e si sono fatte carico del problema dando un contributo fondamentale al rispetto del patto di stabilità, al contenimento e, in alcuni casi, alla riduzione del deficit.

Inoltre il sistema delle autonomie chiede da anni l’introduzione di un federalismo fiscale che non è ancora attuato. Anche su questo tema abbiamo presentato documenti e proposte per realizzare una maggiore responsabilizzazione nella spesa, attraverso scelte condivise fra tutti i livelli istituzionali proprio per evitare squilibri e sperequazioni.

In questo quadro Regioni ed Enti Locali hanno garantito servizi ai cittadini, cercando di ottimizzare le proprie capacità di erogazione e ricercando una maggiore qualità.

Ad esempio le stesse ex municipalizzate che oggi operano sul mercato hanno ottimi risultati, in quanto a qualità dei servizi, con costi contenuti. Lo stesso Patto per la Salute sottoscritto da Governo e Regioni rappresenta un altro esempio virtuoso con la definizione del costo dei livelli essenziali di assistenza garantiti a tutti.  Ed oggi stiamo lavorando per la definizione di patti puntuali per lo sviluppo , il trasporto pubblico locale e l’innovazione.

Tutto può essere migliorato. Come Presidenti della Conferenza delle Regioni, dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e dell’Unione delle Province Italiane, siamo sempre pronti ad avviare un confronto serio ed approfondito con chiunque ed in qualunque sede. Purché si eviti, come purtroppo spesso accade, di ragionare in astratto e in modo non sempre efficace.

 

Leonardo Domenici, Presidente Anci

Vasco Errani, Presidente Conferenza  delle Regioni

Fabio Melilli, Presidente Upi

Conferenza su Censimenti generali 2010 – 2011

Prot. n. 1496 Roma, 15 novembre ’07

 

Ai Direttori generali delle Province
Ai Segretari generali delle Province
Agli Uffici di statistica delle Province
Ai Direttori delle Unioni regionali delle Province

 

Oggetto: Conferenza intermedia su “Censimenti generali 2010 – 2011” di Roma, 21-22 novembre 2007 – Assemblea annuale del Coordinamento degli uffici di statistica delle province italiane (CUSPI) Bologna 29 novembre 2007

Cari colleghi,
il CUSPI, Coordinamento degli uffici di statistica delle Province italiane, sta svolgendo in questi mesi una importante funzione di raccordo tra le Province attraverso la definizione di progetti di rilevanza nazionale, come il Censimento degli archivi amministrativi delle Province, e il consolidamento del ruolo delle Province nell’ambito del Sistema statistico nazionale.
Nei prossimi giorni sono previsti importanti appuntamenti nei quali sarà possibile approfondire il ruolo degli Uffici di statistica delle province e, più in generale, l’importanza della funzione statistica per la definizione delle politiche pubbliche e delle scelte che operano i diversi livelli di governo territoriale.
Il 21 e 22 novembre 2007 si svolgerà a Roma, presso l’Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ingresso Via dei Marrucini) la Conferenza intermedia sui “Censimenti generali 2010-2011” all’inizio della quale si terrà una tavola rotonda nella quale è previsto l’intervento di un rappresentante dell’UPI, come da programma allegato.
La Presidenza del CUSPI, in collaborazione con l’UPI e con l’UPI Emilia-Romagna, ha inoltre organizzato, il giorno 29 novembre 2007, presso la sede dell’UPI Emilia-Romagna, Bologna Via Malvasia 6, un importante momento di incontro sul progetto dei censimenti amministrativi delle Province, a seguito del quale si terrà l’assemblea annuale del Coordinamento degli uffici di statistica delle province italiane (cfr. lettera e programma allegati).
Auspicando la vostra partecipazione agli incontri indicati, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.

Il Direttore generale
 Piero Antonelli
      
In allegato il programma della Conferenza.

Documenti allegati:

Assemblea annuale del CUSPI

Prot. n. 1496 Roma, 15 novembre ’07

 

Ai Direttori generali delle Province
Ai Segretari generali delle Province
Agli Uffici di statistica delle Province
Ai Direttori delle Unioni regionali delle Province

 

Oggetto: Conferenza intermedia su “Censimenti generali 2010 – 2011” di Roma, 21-22 novembre 2007 – Assemblea annuale del Coordinamento degli uffici di statistica delle province italiane (CUSPI) Bologna 29 novembre 2007

Cari colleghi,
il CUSPI, Coordinamento degli uffici di statistica delle Province italiane, sta svolgendo in questi mesi una importante funzione di raccordo tra le Province attraverso la definizione di progetti di rilevanza nazionale, come il Censimento degli archivi amministrativi delle Province, e il consolidamento del ruolo delle Province nell’ambito del Sistema statistico nazionale.
Nei prossimi giorni sono previsti importanti appuntamenti nei quali sarà possibile approfondire il ruolo degli Uffici di statistica delle province e, più in generale, l’importanza della funzione statistica per la definizione delle politiche pubbliche e delle scelte che operano i diversi livelli di governo territoriale.
Il 21 e 22 novembre 2007 si svolgerà a Roma, presso l’Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ingresso Via dei Marrucini) la Conferenza intermedia sui “Censimenti generali 2010-2011” all’inizio della quale si terrà una tavola rotonda nella quale è previsto l’intervento di un rappresentante dell’UPI, come da programma allegato.
La Presidenza del CUSPI, in collaborazione con l’UPI e con l’UPI Emilia-Romagna, ha inoltre organizzato, il giorno 29 novembre 2007, presso la sede dell’UPI Emilia-Romagna, Bologna Via Malvasia 6, un importante momento di incontro sul progetto dei censimenti amministrativi delle Province, a seguito del quale si terrà l’assemblea annuale del Coordinamento degli uffici di statistica delle province italiane (cfr. lettera e programma allegati).
Auspicando la vostra partecipazione agli incontri indicati, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.

Il Direttore generale
 Piero Antonelli
      
In allegato il programma dell’Assemblea.

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Il Notiziario Upi numero 10 di Ottobre

In allegato, il numero speciale del Notiziario Upi dedicato all’attività dell’Associazione Tecla.

 

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Il nuovo sito web della Provincia di Pisa

Il cittadino potrà così ottenere informazioni utili sui teatri, i cinema e i musei della Provincia, così come acquisire notizie essenziali per il lavoro e la formazione. Sono infatti disponibili tutte le offerte formative della Provincia di Pisa e in maniera strutturata ed organizzata qualunque offerta di lavoro dei Centri per l’impiego, così come tirocini e stage. È possibile consultare il motore di ricerca per bandi di gara e concorsi ed esaminare anche le procedure on line su cui la Provincia sta puntando molto nel settore delle gare con un evidente risparmio di tempo e semplificazione delle procedure. Oltre a ciò l’utente avrà la possibilità di consultare e scaricare facilmente la modulistica dell’ente e gli atti velocizzando le procedure finora in atto. Nel tempo inoltre saranno sempre più veicolati per mezzo internet i servizi reali che la Provincia offre al cittadino per evitare inutili code e attese. Ed infine nel nuovo portale è in fase di sperimentazione un servizio di info-cantieristica che individua la presenza dei cantieri su alcuni tratti stradali della Provincia, la consultazione dello stato dei lavori e il percorso alternativo in un’ottica di semplificazione e di continuo monitoraggio dell’attività sulle strade.

“Il nuovo portale – ha sostenuto il presidente Pieroni – è stato pensato in un’ottica particolarmente attenta al cittadino e ai suoi bisogni informativi; da oggi in poi l’utente potrà usufruire di un servizio sempre aggiornato, realmente facile da utilizzare, sempre più calato nelle richieste e nelle esigenze provenienti dall’esterno, in considerazione delle esigenze dei soggetti privati ma anche di quelli economici e sociali sparsi sul territorio. Oggi il nuovo sito della Provincia – ha continuato il Presidente – si presenta non solo con una nuove veste grafica e con un taglio comunicativo più accattivante, ma soprattutto con la possibilità di recuperare dati e notizie attraverso motori di ricerca che permettono all’utente di fruire di un’informazione il più dettagliata e ampia”.

Attore del cambiamento avviato è stato il Gruppo di Comunicazione, fortemente voluto da qualche mese all’interno della Provincia da parte dell’amministrazione. Il Gruppo, parte integrante della struttura, ha lavorato a stretto contatto con tutti i livelli dell’ente, individuando le linee guida strategiche e supportando i sessanta redattori nella formazione al nuovo strumento di pubblicazione web. L’individuazione di una rete di “comunicatori” interni, composta da circa sessanta dipendenti, ha infatti permesso di arrivare alle reali ed utili informazioni che la Provincia aveva bisogno di comunicare al cittadino.
Alla parte operativa del Gruppo hanno partecipato Daniela De Pra’, Patrizia Foresta, Matteo Pelliti, Gerlando Termini e Claudia Chirico. A questo nucleo di persone si deve la strutturazione delle pagine del sito, la formazione e il supporto redazionale ai redattori.

“Il nuovo sito – ha precisato la coordinatrice Giovannina Pelagatti – è soprattutto il risultato di un metodo di lavoro nuovo, trasversale e fortemente integrato con la struttura; la vera novità, nel corso di questi mesi, è stata, l’attiva partecipazione della rete dei redattori e la facile interazione con il Gruppo, composto comunque da persone che lavorano all’interno dell’ente. I redattori, comportandosi come veri  “inviati sul campo”, hanno rivisitato i contenuti del sito precedente in modo propositivo aprendo confronti continui a più livelli dell’amministrazione. In questo contesto il Gruppo ha acquisito sempre più il ruolo di coordinatore fra l’ambito politico e quello amministrativo, impegnandosi a trasformare tutte le informazioni istituzionali in una comunicazione snella ed efficace”.

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Il ruolo degli Enti Locali nei processi di governance ragionali e nazionali

Giovedì 8 Novembre, dalle ore 9.30, presso l’Hotel Villa Cappugi, si terrà a Pistoia, un convegno promosso da UPI Toscana e dalla Presidenza della Provincia di Pistoia.
Tra i relatori che partecipano all’evento, preseduto dal Presidente della provincia di Pistoia Gianfranco Venturi, il Presidente dell’Unione delle Province toscane Lio Scheggi, il Presidente della Provincia di Prato, Massimo Logli, l’Assessore regionale alle Riforme Istituzionali, al Rapporto con gli Enti Locali e la Partecipazione dei Cittadini Agostino Fragai, il Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, Marco Romagnoli, il vice Presidente di Anci, Aldo Morelli, il Direttore Generale di Confindustria Toscana, Sandro Bonaceto e il Segretario Regionale CGIL, Alessio Gramolati, rappresentanti di categorie economiche e sindacali della Provincia di Pistoia.
L’iniziativa scaturisce da un’esigenza di fondo, nata non soltanto dalle richieste dei cittadini, dalle trame del tessuto politico nazionale, ma anche da una forte consapevolezza che si sta consolidando tra i principali attori della Concertazione locale. Consapevolezza emersa, in prima istanza, dal dibattito aperto, anche a livello regionale, in tema di nuovo assetto istituzionale, sia nel quadro di attuazione del Titolo V della Costituzione, sia anche alla delega per la definizione del Nuovo Codice delle Autonomie.
Il contributo fondamentale di questo convegno vuol essere quello di incidere positivamente, sul panorama politico-istituzionale, attraverso lo studio e la ricerca di soluzioni innovative, capaci di coniugare la potenzialità di governo degli organi elettivi con la reale partecipazione dei cittadini e delle categorie economiche e sociali.
I temi che verranno affrontati a villa Cappugi, anche sulla scorta dei forti stimoli suscitati dalla molto partecipata Assemblea Generale dell’Unione delle Province d’Italia, tenutasi a Firenze tra il 22 e il 23 Ottobre scorso, saranno essenzialmente condotti, per trovare, quanto prima un’effettiva ed efficiente risoluzione. Concetto questo fondamentale, per dimostrare un primo ed essenziale principio: le Istituzioni sono promotrici e fautrici di riforme e sono le uniche forme di governo delegate ed elette per gestire, governare ed amministrare la cosa pubblica.
È necessario dunque comprendere ed affermare quali siano realmente le sedi  di rappresentanza politica, per far sì che i soggetti coinvolti nella governance e nella legislazione del territorio, rispondano ai concreti interessi dei cittadini ed ai bisogni della comunità, in nome della Carta Costituzionale e dei principi che afferma. Regioni, Comuni, Province o Città Metropolitane sono componenti costitutivi della Repubblica.
In questo quadro l’Ente Provincia, lungi dal considerarsi in quanto livello marginale e di scarse competenze gestionali, appare come forte promotore di progettualità, capace di integrare, captare e coordinare le risorse e le competenze di un ampio complesso di soggetti pubblici e privati.
La risposta è rintracciabile nel moderno concetto di Governance cooperativa e solidale, in cui le Province possono e devono svolgere un ruolo del tutto innovativo, concreto ed efficiente.
Governance, intesa appunto, come processo di creazione delle decisioni di governo territoriale, fondato sul coinvolgimento di più soggetti e sulla condivisione delle decisioni, da attuare proprio con il coordinamento e l’indirizzo della Provincia.
A fondamento di questa prospettiva, non soltanto gli elementi culturali, costitutivi, istituzionalmente e politicamente indiscussi, ma anche un forte elemento identificatorio e di appartenenza, per il quale oltre il 72,8% dei cittadini si riconosce nella Provincia ed il 68% dichiara di individuare, appunto nell’istituzione Provinciale, l’opportunità di sviluppare ciò che appunto viene definito un ruolo di “Condensazione”, delle tante domande provenienti dai soggetti sociali, economici e istituzionali che operano sul territorio. Questo quanto emerso da uno studio condotto da CENSIS, ad ulteriore dimostrazione che la Provincia non deve essere una sorta di Comune più grande, ma una realtà nuova, che esercita funzioni effettivamente non attribuibili ai comuni, secondo il principio di sussidiarietà e che si pone l’obiettivo di essere “ la Comunità dei Comuni”del Proprio territorio, non certo passacarte tra comuni e Regione, ma ente programmatore ed equilibratore delle esigenze dei territori più diversi e delle realtà locali, portatrici di interessi diffusi, spesso anche concorrenti.
La Provincia di Pistoia, in questa prospettiva, rappresenta un esempio concreto e positivo di una tale esperienza, attraverso l’impegno profuso con l’Osservatorio Provinciale della Programmazione Strategica, che riunisce enti locali, sindacati, associazioni di categoria e altre realtà per programmare lo sviluppo economico della “Pistoia futura”.
 

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NOTIZIARIO SPECIALE OTTOBRE

Cosa fanno le province? Ve lo diciamo noi! E’ questo il messaggio del numero speciale del Notiziario Upi – pubblicato in occasione dell’Assemblea Generale dell’Upi –  nel quale, attraverso la testimonianza di Presidenti di Provincia, si raccontano le esperienze, i modelli di govenro, le buone pratiche, realizzate nel conrceto per accompagnare lo sviluppo dei territori.

In allegato, il Notiziario (numero 11 di ottobre 2007)

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