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Riforme, Europa e E-gov i temi trattati

Si parla di riforma della Costituzione, con le opinioni dei Presidenti di Upi, Anci, Uncem e Lega delle Autonomie, del ruolo delle Province in Europa e dell’avvio della seconda fase dell’e-government, nel Notiziario Upi n.5 on line.

Un Convegno di Upi, Anci e Corte dei Conti

“Bisogna evitare la duplicazione dei controlli e ristabilire il senso diretto del rapporto con i veri proprietari delle pubbliche istituzioni che sono i cittadini”. Lo ha detto il Vice Presidente dell’Upi, Forte Clo, intervenendo al convegno “Autonomie locali, garanzie di legalità e sana gestione”,  organizzato a Roma da Upi, Anci e Corte dei Conti.

Secondo Clo, questo permetterà di assicurare agli Enti locali una sana gestione oltre “all’assunzione più alta del senso di responsabilità derivante dai maggiori livelli di autonomia”.

“Province, Comuni e Amministrazione pubblica  – ha detto nel suo intervento il Sottosegretario all’Interno Antonio D’Alì – devono arrivare a definire una visione unitaria, in grado di rispettare al meglio le compatibilità e gli obiettivi nazionali ed europei di finanza pubblica. Non è pensabile – ha aggiunto il Sottosegretario – che si risolva il problema riponendo ogni speranza nel Testo unico degli Enti locali, la cui revisione sarà attuata entro il 2004”.

Il Presidente della Corte dei contiFrancesco Staderini, ha invece sottolineato la necessità di una previsione di controlli stringenti e effettivi, in particolare sulla materia contabile finanziaria, la formazione dei bilanci, la destinazione dell’indebitamento a spese di investimento. “Dobbiamo renderci conto – ha detto – che oggi i nostri Enti locali sono gli unici in Europa a non avere nessun controllo: il venire meno dei Coreco li ha lasciati assolutamente privi di controllo. Bisogna prevedere che le sezioni regionali della Corte dei conti assumano un ruolo di guida, di indirizzo – ha suggerito – nei confronti dei revisori dei conti, i quali dovrebbero essere nominati secondo criteri più idonei che ne assicurino indipendenza e professionalità”.

Per Giuseppe Rinaldi, sindaco di Poggio Mirteto intervenuto a nome dell’Anci, “è fondamentale per i Comuni definire un sistema integrato di garanzie, che assicuri un corretto equilibrio fra il principio di autonomia e i principi di legalità e di efficienza dell’agire amministrativo”. Per questo ha sollecitato un coinvolgimento attivo dell’Anci nell’elaborazione dei decreti legislativi di attuazione della delega contenuta nella legge La Loggia.

ACCORDO UPI – MICROSOFT

Il 18 marzo è stato sottoscritto l’accordo tra Upi e Microsoft per consentire alle Province particolari condizioni di listino per l’acquisto dei prodotti microsoft. Per informazioni è possibile contattare il Numero verde 800444000 (ore 9.00 – 14.00).

Si segnala inoltre che è stata avviata da Microsoft la nuova edizione del Competence Center , che rinnova il suo impegno a supporto delle organizzazioni della pubblica amministrazione locale coinvolte nel processo di innovazione digitale, offrendo i suoi servizi di training e consulenza e promuovendo la diffusione di soluzioni replicabili e trasferibili all’interno della comunità dell’eGovernment in Italia. Il riuso delle soluzioni, in termini di best practices, è infatti il requisito prioritario richiesto dal Ministro per l’Innovazione per prendere parte alla seconda fase del piano di eGovernment.

Accordo Upi Banca Intesa

Le nuove regole della finanza locale inducono sempre di più le Province ad assumere un ruolo attivo nella gestione delle proprie entrate, nella ricerca di forme innovative per mantenere attivi i propri bilanci e tenere sotto controllo debito e vincoli del patto di stabilità interno.

Ma per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno di  aggiornare il personale amministrativo ed introdurre nella gestione ordinaria strumenti finanziari innovativi.

Per questo l’UPI e BANCA INTESA hanno siglato oggi un protocollo d’intesa, che permetterà alle Province di avere un supporto concreto nelle politiche di investimento, di reperimento di fondi, di controllo del debito ed in generale nella gestione dei bilanci.

Diverse le attività previste a favore delle Amministrazioni, sia dal lato della gestione e ristrutturazione del debito che da quello delle strategie di finanziamento.

Il protocollo d’intesa, infatti, prevede, tra l’altro l’accompagnamento nelle valutazioni di prefattibilità delle eventuali operazioni da porre in essere; l’analisi delle criticità ed individuazione dei relativi rimedi finanziari offerti dal mercato; l’informazione costante sulle nuove opportunità sviluppate dal mercato finanziario, di quelle emergenti in virtù di modificazioni legislative, o ancora conseguenza di favorevoli congiunture, e più in generale sulle potenzialità attuali dei mercati; la consulenza e formazione su problematiche  manageriali e gestionali; l’individuazione di servizi informativi innovativi anche a tecnologia avanzata.

“Come Upi – ha detto il Vicepresidente Forte Clo – abbiamo sentito l’esigenza di fornire alle Province una opportunità attraverso la  possibilità di utilizzare gli strumenti necessari ad ottimizzare le risorse finanziarie, professionali e tecnologiche di cui le Amministrazioni dispongono. Questo permetterà loro di affrontare con maggiore forza e capacità il difficile momento economico che stiamo attraversando, e di trovare nuove strade per finanziare le proprie attività, anche con strumenti fortemente innovativi e ancora poco usati nella gestione economica della Pubblica Amministrazione”.

“Banca Intesa – ha dichiarato il Responsabile delle Direzioni Relazioni Istituzionali e Stato e Infrastrutture dell’Istituto di Credito, Mario Ciaccia – vuole essere vicina al territorio  nei fatti, interpretando al meglio il ruolo di primo gruppo bancario nazionale anche verso quelle realtà – come le Province – che costituiscono, insieme a Comuni e Regioni, il tessuto connettivo del nostro Paese. La ragione e lo spirito dell’accordo concluso con l’Associazione delle Province Italiane risiedono esattamente in questa premessa. Concretamente, la Banca intende mettere a disposizione delle amministrazioni provinciali, attraverso i propri specialisti e le proprie strutture dedicate, il know how tecnico finanziario oggi più che mai indispensabile per orientarsi correttamente nel campo della finanza innovativa”.


Nel link, il testo del protocollo d’intesa

Pubblicati i numeri 3 e 4

Sono on line i numeri 3 e 4 del Notiziario Upi, i cui approfondimenti sono dedicati al Convegno di Sassari sulle Assemblee elettive e all’incontro della delegazione Upi con il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. 

Insediata a Roma la Consulta Nazionale

Si è insediata oggi, a conclusione del Convegno “Cooperare per la sicurezza dei cittadini: la polizia locale nella proposta delle autonomie”,  la Consulta Nazionale della Polizia Provinciale, organismo composto da Presidenti, Assessori e consiglieri provinciali, da esperti e tecnici del settore e da rappresentanti delle Associazioni e dei Sindacati di categoria, con l’obiettivo di diventare sede di sintesi e raccordo delle diverse realtà che in questo campo sono presenti sul territorio.
“La Consulta – ha detto il Vicepresidente dell’Upi, Silvano Moffa, nominato Presidente dell’organismo – risponde ad una precisa richiesta che ci è venuta dalle Province, di creare una struttura che potesse da una parte rappresentare un valido supporto tecnico normativo alle amministrazioni, dall’altro sensibilizzare il mondo politico sui temi legati alla istituzione e al ruolo dei Corpi di Polizia provinciale”.
La Consulta Nazionale della Polizia Provinciale ha infatti tra i suoi fini la verifica dello stato della diversa normativa regionale esistente per armonizzarne i contenuti su scala nazionale; il monitoraggio e l’individuazione delle diverse modalità di organizzazione dei Corpi di Polizia Provinciale; la sensibilizzare di  Governo, Parlamento e Regioni su questo tema.
Inoltre dovrà fornire alle Province un supporto sulle materie contrattuali della polizia provinciale; dare indirizzi per la definizione di regolamenti tipo per i corpi di polizia; indicare forme di collaborazione con le forze di Polizia dello Stato per garantire la sicurezza dei cittadini;  stimolare la formazione e l’aggiornamento del personale di Polizia Provinciale così da potere assicurare agli addetti le competenze necessarie ad affrontare le nuove emergenze legate al controllo del territorio.
Attualmente il 70% circa delle Province ha istituito un proprio Corpo di Polizia Provinciale, chiamato, tra l’altro, a rispondere di compiti quali quelli legati alle funzioni di polizia stradale nella rete viaria delle Province, o quelli di vigilanza del territorio, del paesaggio e dell’ambiente.
“Il ruolo e le competenze delle Province – ha concluso Moffa –  sono state notevolmente potenziate dalla normativa: ora il passo successivo è il riconoscimento formale del ruolo della polizia provinciale. Una istanza che come Upi abbiamo già presentato al Governo, con la proposta di riforma della polizia locale elaborata insieme a Regioni e Comuni e presentata oggi nel convegno organizzato da Anci, Upi e Conferenza delle Regioni, e che crediamo possa essere raggiunta anche grazie al lavoro che da oggi svolgerà la Consulta”.

Ria “Le Province chiedono competenze e risorse”

Le Province dispongono, in media ogni anno, di 1 milione di euro di budget destinato ad interventi per il turismo, e lo utilizzano per la maggior parte (30%) in attività di promozione su progetti interamente finanziati dall’Amministrazione.

A sottolineare il ruolo di primo piano svolto dalle Province italiane nella sviluppo dei sistemi turistici locali è una ricerca realizzata per l’Upi e presentata alla Conferenza nazionale sul turismo delle Province italiane, che si è svolta l’1 e il 2 aprile scorsi a Venezia.
“Le Province – ha detto il Presidente dell’Upi Lorenzo Ria – hanno assunto in questo settore un ruolo determinante, perché sono in grado di assicurare, con i loro interventi, la promozione e lo sviluppo di quelle aree notoriamente escluse dai circuiti turistici tradizionali, coordinando l’azione di soggetti pubblici e privati e contribuendo alla realizzazione di interventi innovativi sul territorio.
Per questo, come ci ha confermato la ricerca che abbiamo commissionato, le Province considerano determinante che si arrivi al pieno trasferimento, da parte delle Regioni, delle competenze amministrative e delle risorse finanziarie conseguenti”.
 
Al termine della due giorni di lavoro, le Province hanno approvato un Ordine del giorno

Intervento del Presidente Frugis

“Una valigia di libri che viaggia con te” è un progetto di promozione della lettura sostenuto dal Ministero delle Attività culturali e dall’Unione delle Province d’Italia.

Giunto alla sua 4° edizione, il progetto coinvolge per quest’anno quasi 50 Province, cui verranno assegnate circa 1000 valige, contenenti ciascuna circa 70 libri di narrativa per ragazzi, rappresentativi di tutto il panorama editoriale italiano per la fascia di lettura della scuola dell’obbligo con particolare riferimento alle tematiche dell’intercultura e del rapporto con gli altri, scelti da esperti e studiosi di letteratura per l’infanzia.

“Il Progetto – ha detto il Presidente della Provincia di Brindisi e componente dell’Ufficio di Presidenza dell’UPI, Nicola Frugis  – nasce da un protocollo d’intesa che abbiamo siglato nel 2000 con il Ministero dei Beni culturali e che, in soli 4 anni, ha riscosso tanta attenzione da parte delle Province da averne visto crescere l’adesione  dalle 6 iniziali alle 50 di questa edizione. Come Upi – ha sottolineato Frugis – contiamo di arrivare al più presto alla partecipazione di tutte le Province italiane, in modo da portare una iniziativa tanto importante per la promozione della cultura e della lettura sull’intero territorio.”  

Il Presidente Frugis ha poi voluto esprimere la forte preoccupazione delle Province sulla normativa europea che impone di assoggettare i libri presi in prestito dalle biblioteche, ad un ticket.  “Se questa normativa venisse applicata – ha detto – iniziative come quella che presentiamo oggi non potrebbero più essere realizzate, con un danno enorme soprattutto per i piccoli e piccolissimi comuni, che, grazie anche a  “Una valigia di libri”, possono dotare le loro biblioteche di una ricca collezione di saggistica per ragazzi. Ci auguriamo – ha concluso il Presidente Frugis –  che il Governo, che si è mostrato contrario da subito al ticket, riesca trovare una soluzione in grado di evitare la procedura di infrazione dell’Unione Europea e salvaguardare il patrimonio di cultura offerto dalle biblioteche pubbliche”.


 

“La Provincia tra competizione globale e sviluppo locale”

Quali sono le attività messe in campo dalle Province per promuovere lo sviluppo del turismo? Quante le risorse che le Province italiane hanno a disposizione? E in che modo vengono utilizzate, con quali strumenti, su quali progetti?

A queste domande si darà risposta con la ricerca realizzata dall’Unione delle Province d’Italia, i cui risultati saranno presentati in occasione della Conferenza Nazionale sul Turismo delle Province italiane in programma a Venezia il 1 e 2 Aprile prossimo, realizzata dall’Upi in collaborazione con la Provincia di Venezia  e con il patrocinio del Ministero per le Attività produttive.

La Conferenza sarà l’occasione per fare il punto sul ruolo delle Province nel nuovo sistema turistico nazionale, discutere sullo stato della normativa italiana, e tracciare le linee strategiche per il rilancio del turismo locale, nelle sue diverse sfaccettature, da quello rurale a quello enogastronomico, da quello culturale a quello sociale.

La ricerca darà inoltre conto di alcune tra le esperienze più significative del territorio, illustrando esempi di progetti ed iniziative di buone pratiche attuate dalle Province.

All’evento interverranno, tra gli altri, il Sottosegretario ai Beni e Attività Culturali, Nicola Bono, il Sottosegretario per le attività produttive Mario Calducci, il Presidente dell’Upi, Lorenzo Ria, il Direttore Generale del CENSIS, Giuseppe Roma, il Presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, il giornalista Osvaldo Bevilacqua il Presidente dell’Enit, Amedeo Ottavini, il Presidente di Federturismo Costanzo Iannotti Pecci, il Presidente dl Confturismo, Bernabò Bocca, il Direttore Generale del Touring Club italiano, Guido Venturini, il Presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci, il  Presidente dell’Osservatorio Parlamentare sul Turismo, Gianantonio Airoldi, e gli assessori al turismo delle Province italiane.


Ufficio stampa UPI: Barbara Perluigi tel 066840341

Domani presentazione del progetto a Roma

“Una valigia di libri che viaggia con te” è un progetto di promozione della lettura promosso dal Ministero delle Attività culturali, dall’Unione delle Province d’Italia e dalla Rivista Andersen di Genova.
Il progetto, cui ha aderito anche la Provincia di Roma, prevede l’assegnazione di valigie contenenti ciascuna circa 70 libri di narrativa per ragazzi, rappresentativi di tutto il panorama editoriale italiano per la fascia di lettura della scuola dell’obbligo con particolare riferimento alle tematiche dell’intercultura e del rapporto con gli altri, sono stati scelti da esperti e studiosi di letteratura per l’infanzia.
La Provincia di Roma, nell’ottica del sostegno e dell’incremento dei servizi bibliotecari territoriali e nell’ambito delle attività integrative del servizio di lettura e di promozione del libro, intende assegnare le valigie a sua disposizione alle biblioteche di Lanuvio e Anguillara, Centri di Documentazione di Letteratura per l’Infanzia, rispettivamente del Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani e del Sistema Bibliotecario Ceretano-Sabatino, alle biblioteche comunali non inserite nell’Organizzazione Bibliotecaria Regionale e ad altre che presentano un patrimonio librario inferiore a 8.000 volumi.

Il progetto verrà presentato il 30 marzo 2004 alle ore 11.00 presso la Sala Di Liegro a Palazzo Valentini, dal Sottosegretario ai Beni Culturali, Nicola Bono, dall’ Assessore alle politiche culturali, della comunicazione e dei sistemi informativi della Provincia di Roma, Vincenzo M.Vita, dal componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi e Presidente della Provincia di Brindisi,  Nicola Frugis, e dal curatore del progetto, dott. Gualtiero Schiaffino, direttore della Rivista Andersen.

Seguiranno letture animate di brani scelti tra i testi della valigia e musiche a cura del Sistema Bibliotecario: in particolare l’attrice Daria Deflorian leggerà dei brani tratti dal romanzo Piccoli cittadini del mondo di Vivian Lamarque.
Alla presentazione interverranno gli alunni delle scuole elementari “Gianni Rodari” e “Marianna Dionigi” di Lanuvio.

Le Province contro la proposta del Governo

Parte dagli Stati generali delle Autonomie locali, riuniti a Rimini nella giornata di apertura della quarta edizione di EuroP.A., la nuova fase della mobilitazione delle Province italiane, contro una proposta di riforma della Costituzione giudicata a più riprese inaccettabile.

“Porteremo l’ordine del giorno siglato oggi dagli Stati Generali ai Parlamentari, insieme ad una nuova richiesta di incontro per riaprire il confronto nel passaggio alla Camera – ha detto il Presidente dell’Upi Lorenzo Ria – perché questa risposta unitaria di Province, Comuni e Comunità montane riafferma con forza la protesta di tutte le Istituzioni locali su una riforma della Costituzione che ci taglia fuori dal nuovo stato federale, che non porta a compimento la riforma federalista del fisco, che racchiude i termini del dibattito democratico nel solo confronto tra partiti e Regioni.

Spiegheremo ai cittadini quali sono le conseguenze sciagurate di questo tentativo di neocentralismo, in che modo la mancanza di autonomia fiscale danneggerà gli investimenti per i servizi locali, quanto il Senato federale che si va delineando taglierà fuori i rappresentanti dei governi locali e quindi coloro i quali sono più vicini alle richieste dei cittadini stessi. Lo faremo in iniziative unitarie, anche di fronte ai Parlamentari eletti nei collegi locali, in modo che questi possano cogliere direttamente lo stato di grave disagio e preoccupazione in cui si trovano Province e Comuni.”

Poi il Presidente dell’Upi ha voluto rivolgere un nuovo richiamo alle Regioni:
“Non è ancora troppo tardi per costituire quel fronte unitario delle Autonomie locali, unico in grado di modificare una proposta che non soddisfa nessuno e anzi pregiudica fortemente gli interessi dei territori.”

I temi in primo piano: intervento di Ria

Conferenza stampa di presentazione di Euro-P.A. 2004

Intervento del Presidente dell’UPI, Lorenzo Ria


L’edizione di quest’ anno del Salone delle Autonomie Locali si apre in un momento di enormi difficoltà per Province e Comuni, che si trovano a dovere affrontare due gravissime emergenze.

La riforma della Costituzione

Come Upi non possiamo che continuare a ribadire che, sulla partita della riforma della Costituzione, abbiamo assistito al Senato ad un dibattito a dir poco scandaloso, giocato solo su tavoli politici, costellato di ricatti e insensati ultimatum, che non ha tenuto in alcun conto del ruolo assunto con la riforma del Titolo V da Province e Comuni. Una situazione di questo genere – a cui si è giunti anche a causa della posizione assunta dalle Regioni, che hanno ostinatamente respinto l’offerta degli Enti locali di presentare una proposta unitaria a Governo e Parlamento –  non potrà  che portare ad uno scontro tra istituzioni difficilmente colmabile, se non si riparte subito sulla strada del dialogo.
I lavori al Senato ormai sono praticamente chiusi: ci auguriamo che la Camera dei Deputati sappia riaprire il confronto ed emendare profondamente un testo altrimenti inaccettabile, ascoltando le nostre richieste. Le Province, lo ribadiamo, ritengono che sia assolutamente imprescindibile portare a compimento la riforma federale dello Stato, ma non possono considerare accettabile una proposta di Senato federale, come quella attuale, che esclude l’elemento distintivo di una vera Camera delle Autonomie: la rappresentanza diretta al suo interno di tutti i livelli di governo del territorio, Regioni, Province e Comuni.  
Di questo parleremo il 24 marzo, nella giornata di apertura di Euro.P.A., durante gli  Stati generali  delle Autonomie locali, in un confronto, a cui interverrà a nome del Governo il Ministro La Loggia.

La mancata attuazione del federalismo fiscale e la crisi della finanza locale

Le Province pagano la mancata attuazione del federalismo fiscale su due fronti:
il primo è quello  della inadeguatezza delle risorse finanziarie e della impossibilità di una previsione nella loro evoluzione collegata alla evoluzione degli andamenti ed alle esigenze conseguenti della economia dei loro tenitori; tutto ciò con particolare  riferimento alle nuove competenze il cui finanziamento avrebbe dovuto trovare una soluzione adeguata nella compartecipazione del sistema fiscale.
La seconda questione riguarda la crescita della sperequazione fra le dotazioni finanziarie delle varie Province ormai del tutto casuale; ciò avrebbe la urgente necessità che si ponesse mano ad un nuovo disegno, in  grado di valorizzare contemporaneamente, ai fini dello sviluppo del Paese, la “vitalità” dei singoli territori, e la “perequazione della capacità operativa” degli stessi.
Un modello efficace di federalismo fiscale dovrà basarsi su due pilastri: una compartecipazione fiscale con margini di  autonomia decisionale e una quota di entrata collegata alle funzioni delle Province.
Questi modelli dovrebbero essere prodotti dall’Alta Commissione per il federalismo fiscale, i cui lavori, invece, a due anni dal suo insediamento, sono ancora bloccati. A frenarne il funzionamento è il Governo, che non vuole confrontarsi con Regioni, Province e Comuni in Conferenza Unificata per definire l’accordo quadro sulle cui basi l’Alta Commissione dovrà avviare i lavori.

Sul fronte della finanza locale, in queste settimane gli Enti locali sono stati accusati di avere aumentato il ricorso all’indebitamento.
Secondo le rilevazioni dell’Upi, invece, dal 1999 al 2002 il rapporto del debito sulle entrate è sceso del 30%, passando dal 110% del ’99 all’86% del 2002.
Questo, nonostante si sia dato forte impulso agli investimenti per garantire i servizi ai cittadini A titolo esemplificativo, riportiamo l’incremento degli investimenti operati dalle Province nel settore della politiche per il trasporto pubblico e per la viabilità (+271% nel triennio 2000–2002), e l’incremento degli investimenti per l’edilizia scolastica (+40% nel triennio 2001-2003).
Da ultimo, la maggiore fonte di preoccupazione per le Province rimane l’ assetto normativo che riguarda il Patto di Stabilità interno per il 2005.
L’ inserimento nella determinazione del saldo finanziario sia di competenza, sia di cassa del comparto delle spese di investimento è destinato a determinare un blocco della spesa in conto capitale insostenibile per gli enti locali a fronte di contratti perfezionati di lavori in corso. E’ necessario porre subito allo studio criteri di trattamento differenziato degli investimenti già perfezionati dagli enti negli anni 2004 precedenti e in corso di esecuzione e completamento, o i bilanci delle Province, strangolate dai lacci del patto di stabilità, non potranno che arrivare nel 2005 al dissesto.

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