“Per rendere sicure le scuole italiane servono 3 miliardi di euro. L’ultima Finanziaria ne stanzia 10 milioni, quella precedente neanche uno. Non è possibile affrontare questi argomenti solo davanti ai morti e sotto la spada di Damocle dell’emergenza. Il Governo è prontamente intervenuto con un primo finanziamento ma crediamo sia opportuno e doveroso confrontarci sulla situazione generale dell’edilizia scolastica del nostro Paese, sulla quale L’Upi e l’Anci sono già intervenute più volte con proposte concrete. Per questo motivo ho chiesto, insieme al presidente dell’Anci, un incontro urgente con il presidente del Consiglio Berlusconi.
Noi chiediamo di essere messi in condizione di rendere sicure le scuole che, per legge, dovranno essere messe a norma di sicurezza ed igiene entro il 2004: il 50% degli istituti superiori necessita di interventi. Le amministrazioni locali si sono indebitate fino al collo per farvi fronte ma non possiamo andare avanti così. A noi servono 500 milioni di euro l’anno per un triennio: li abbiamo chiesti dal 2001 ma finora senza successo. Noi non chiediamo proroghe e non chiediamo leggi speciali: noi chiediamo solo che ci sia dia il dovuto. Non è possibile trasferire alle Province e ai Comuni soltanto responsabilità e competenze: e queste sono competenze per le quali è in gioco la vita delle persone. Non è in questo settore che dobbiamo risparmiare”.