“La direttiva, che porta l’Italia tra i primi Paesi al mondo a disporre di criteri in questo settore”, ha spiegato Stanca, “prende in considerazione i significativi sviluppi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ed in particolare il processo di produzione, distribuzione ed evoluzione dei programmi informatici che si basa sulla disponibilità del codice sorgente aperto (open source) ed ha come scopo quello di fornire un indirizzo univoco relativo alla scelta delle soluzioni per le predisposizione e per l’acquisizione dei programmi informatici da parte delle Pubbliche amministrazioni”.
Cfr. il comunicato stampa del Ministro