Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza un ordine del giorno presentato dal consigliere Rositano Tarlazzi (Pd) sull’Election Day “un atto di responsabilità e un risparmio per il Paese”.
Hanno espresso voto contrario i gruppi AN-PdL e FI-PdL.
Di seguito, si riporta il testo integrale dell’o.d.g.:
“Il consiglio provinciale preso atto che in una situazione economica difficile per le amministrazioni locali e per il Paese, il Governo non abbia alcuna intenzione di istituire l’Election Day.
I 460 milioni di euro risparmiati (circa 200 milioni di spese dirette per lo Stato e circa 260 milioni di spese per i Comuni) consentirebbero, ad esempio, di raddoppiare la platea dei beneficiari della social card così cara al Presidente del Consiglio, di assegnare un bonus a migliaia di famiglie in particolari condizioni di disagio, e ancora di finanziare, con un contributo di 500 euro al mese circa, 35-40 mila precari che hanno perso il posto di lavoro, o ancora di rafforzare la sicurezza sulle strade, di fare il pieno a centinaia di auto della Polizia di Stato che restano ferme perché non si riesce neppure a garantirne la manutenzione, ma anche ad assumere 5mila agenti di polizia, una risposta seria e concreta ai bisogni di sicurezza dei cittadini e delle nostre città.
Il vero motivo della mancata convocazione dell’Election Day è che il Governo teme sempre di più i quesiti referendari, vuole mettere al riparo la tenuta della propria maggioranza e allora escogita ogni sistema per non far raggiungere il quorum.
Il consiglio provinciale chiede a tutte le amministrazioni locali, ANCI, UPI, a tutte le forze politiche, sociali, economiche e democratiche del paese, di sostenere a gran voce lo svolgimento elettorale in una unica giornata, un atto di grande responsabilità per il Paese, un segnale forte che rafforzerebbe la fiducia nelle istituzioni e nello Stato, affinché non prevalgano, anche in questo caso, gli interessi di parte su quelli generali del paese e dei cittadini.”
Giovanna Maria Benelli, FI-PdL, e Marta Farolfi, AN-PdL, hanno motivato il voto contrario dei rispettivi gruppi definendo “strumentale ed elettoralistico l’ordine del giorno”.
Matteo Raspanti, Rc, e Tiziana Bandoli, Pd, hanno invece preannunciato il proprio voto favorevole.
Redattore: Ufficio Stampa Provincia di Ravenna