Si chiude il 29 gennaio la tornata elettorale che ha visto per il 2016 il rinnovo degli organi di 71 su 76 delle nuove Province delle Regioni a Statuto ordinario con elezioni di secondo livello; le cinque Province rimaste non sono interessate al voto poiché hanno avuto elezioni nel 2015. Il grosso delle elezioni si terrà però nella giornata dell’8 gennaio prossimo, quando si andrà al voto per il rinnovo di 38 Consigli provinciali: altre cinque andranno al voto tra il 9 e l’11 gennaio, una il 29 gennaio, mentre in 27 Provincesi è già votato tra settembre e dicembre.
In tutto, le elezioni già svolte e quelle che si terranno tra domenica prossima e la fine di gennaio, porteranno a votare per le 71 Province 61.127 elettori, sindaci e consiglieri comunali in rappresentanza di 5.120 comuni coinvolti, chiamati ad eleggere 842 consiglieri provinciali e 16 Presidenti di Provincia.
Nelle Province nelle quali si è già votato molta alta è stata l’affluenza al voto, con una media che si è attestata al 78% e picchi che hanno sfiorato il 95% degli aventi diritto.
“I Sindaci e i consiglieri comunali – dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati – hanno fiducia in queste nuove Province e ne comprendono il ruolo, tanto che si mettono al servizio gratuitamente per amministrare al meglio i territori e partecipano attivamente alle elezioni.
Eppure rischiamo di arrivare al paradosso di enti saldi dal punto di vista della governance istituzionale, ma in default finanziario a causa dei tagli insostenibili delle manovre economiche: allo stato attuale nessuna Provincia è infatti in grado di approvare i bilanci, e la legge di bilancio licenziata in fretta dal Parlamento ha lasciato irrisolto questo grave problema.
Serve subito un decreto legge – conclude Variati – che risolva questa vera e propria emergenza, mettendo in sicurezza i bilanci e consentendo alle Province di continuare ad erogare quei servizi essenziali, a partire dalla gestione alla messa in sicurezza di strade, scuole superiori e ambiente, che noi Sindaci consideriamo diritti ineludibili delle nostre comunità”.
Con le votazioni che si terranno tra domenica e la fine di gennaio si completa il quadro dei nuovi Presidenti e si procede al primo rinnovo dei consiglieri provinciali: in tutto, dunque, saranno 858 i nuovi eletti che amministreranno le Province a titolo gratuito.
Ricordiamo infatti che, secondo quanto stabilito dalla cosiddetta Legge Delrio che è entrata in vigore nell’aprile del 2014, a comporre gli organi delle nuove Province sono: il Presidente di Provincia, che è un sindaco eletto dai sindaci e dai consiglieri dei comuni della Provincia e resta in carica quattro anni; il Consiglio provinciale, che è composto da sindaci e consiglieri comunali eletti da sindaci e consiglieri dei comuni della Provincia e resta in carica due anni; l’Assemblea dei Sindaci, che è l’organo in cui siedono tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia.
Presidente Sindaco, Consiglieri Provinciali e Sindaci dell’Assemblea, eletti dunque con votazioni di secondo livello, non ricevono indennità per amministrare queste istituzioni, i cui costi della politica sono pari a zero.
Redattore: Barbara Perluigi