“Ci aspettiamo – afferma Saitta – che la Convenzione affronti il tema del riordino istituzionale partendo dai dati reali della spesa pubblica italiana. Se si decide di abolire le Province, che sono l’1% della spesa pubblica e non si interviene sulle Regioni e sugli enti strumentali, che sono i veri centri di costo del Paese, che almeno lo si dica con onesta’
ai cittadini. Ribadiamo pero’ – aggiunge Saitta – che il percorso di abolizione delle Province che si e’ deciso di seguire non deve essere considerato una scusa per non permettere, ora e finche’ queste istituzioni continueranno ad operare, di garantire i servizi essenziali ai cittadini. Le priorita’ di questo Paese come ha detto lo stesso Presidente Letta, sono il lavoro, che passa dallo sviluppo economico locale, la tenuta dello stato sociale, che si fonda sul sistema di welfare assicurato da Province e Comuni, il rilancio e la modernizzazione della scuola pubblica. I nodi dei drammatici tagli ai bilanci e della modifica del Patto di stabilita’ non devono essere elusi o lasciati indietro, con la scusa della riforma che si fara’, certo, ma con i suoi tempi. I cittadini devono ancora potere contare su servizi essenziali efficienti e di qualita, le scuole e le strade hanno bisogno di investimenti e manutenzione che non mettano a rischio la sicurezza di chi ci studia o le percorre ogni giorno. Questi interventi vanno fatti subito'”
29 Aprile 2013
Redattore: Barbara Perluigi