“Sebbene si tratti di un quadro generale, prodotto attraverso l’elaborazione di dati tanto diversi e complessi tali da lasciare adito a qualche dubbio sulla importanza o meno della classifica finale, il consueto Dossier elaborato da “Il Sole 24 ore” disegna uno spaccato della realtà italiana sul quale è possibile aprire alcune riflessioni.
La prima riguarda il fatto che, tra gli indicatori scelti a rappresentare la qualità della vita, ve ne siano molti che attengono esplicitamente a funzioni di governo esercitate dalle Province: mi riferisco a quelle che riguardano lo sviluppo economico, le politiche per la cultura e il turismo, la tutela dell’ambiente e le infrastrutture.
Ed è significativo che proprio su queste funzioni Bologna abbia costruito il proprio successo, guadagnando posizioni tali da farle conquistare per quest’anno il primo posto. Segno che, laddove ci è stato possibile esercitare a pieno queste funzioni, la Provincia ha saputo fornire un contributo importante allo sviluppo del territorio e al miglioramento della qualità della vita.
L’altra riflessione riguarda la situazione del sud Italia, che, sebbene ancora molto indietro rispetto al Nord, si presenta in netta ripresa in quanto a dinamismo imprenditoriale: è indicativo che in questo settore le prime 12 province in classifica siano proprio del sud. E’ su questo terreno che bisogna continuare a lavorare, perché alla nascita di nuove imprese si accompagni la crescita occupazionale, lo sviluppo delle infrastrutture, la tutela dell’ambiente.
E’ positivo poi che, interrogati sui luoghi in cui preferirebbero vivere, gli italiani abbiano scelto, subito dopo le città di Roma e Firenze, i medi e piccoli centri urbani, considerati più a misura d’uomo. E’ il segno che nel governo di area vasta i cittadini riescono a trovare le risposte più immediate e rispondenti ai loro bisogni, in quanto a servizi e vivibilità”.