Il gruppo UPI sulla pianificazione provinciale è stato attivato nella riunione del 20 gennaio scorso a Roma. Al gruppo aderiscono ad oggi circa 50 province, delle quali 30 erano presenti alla riunione che è stata presieduta da Massimo Rossi, vicePresidente UPI e responsabile per l’ambiente e Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, e con la presenza di Piero Antonelli, Direttore generale UPI.
Il Presidente Rossi introduce la riunione ribadendo innanzitutto la volontà dell’UPI di creare una rete tra le Province che possa supportare e sviluppare l’azione dell’Associazione a livello delle amministrazioni centrali, sui temi della pianificazione e del governo del territorio; ciò anche in considerazione del disegno di legge presentato dall’INU in materia e sul quale l’UPI ha già avuto modo di esprimere formalmente le proprie perplessità, legate alla scarsa incisività della pianificazione provinciale ivi prevista. Inoltre si ritiene quanto meno necessario sottolineare e implementare il ruolo e le attività di pianificazione delle Province nel quadro complessivo delle funzioni e dei compiti di ciascun livello di governo, anche nell’ottica dell’attuazione del federalismo fiscale e della predisposizione della nuova Carta delle Autonomie.
I presenti hanno focalizzato l’attenzione su diversi aspetti meritevoli di approfondimento: coerenza tra pianificazione di livello provinciale e pianificazione paesaggistica; quadro della legislazione regionale in materia al fine di individuare tratti comuni per una normativa nazionale quadro, necessità di individuare meccanismi di “misurazione” dei diversi governi di area vasta, ecc.
Dal dibattito con le province intervenute sui contenuti da dare al gruppo sono dunque emerse numerose proposte sintetizzate nell’elenco di finalità di seguito riportato. E’ inoltre emersa l’opportunità di impegnare il gruppo in attività sia di breve che di lungo termine, in modo da essere in grado sia di attivare progetti di largo respiro, che necessitano di una fase iniziale di approfondimento e di verifica di fattibilità, sia azioni che possano tradursi in impegni operativi in tempi brevi.
A. Una rete tra le province per lo scambio di esperienze, per la promozione dell’innovazione nella pianificazione del territorio, e per rafforzare il ruolo di coordinamento proprio dell’ente intermedio di governo. Specifica attenzione potrà essere dedicata al potenziamento degli strumenti attuativi del piano, anche attraverso il raccordo collaborativo con la pianificazione comunale e di settore.
B. Una maggiore visibilità all’attività di pianificazione territoriale svolte dalle diverse province, considerata come funzione strategica, base per le politiche dell’ente, da valorizzare, anche facendone conoscere ad un pubblico di non addetti ai lavori l’utilità nel coordinamento dei temi di area vasta. Quindi un contributo alla più generale necessità di dare risposta ai recenti sempre più ricorrenti attacchi sui media relativi all’utilità dell’ente intermedio. Attacchi che, anche se non in grado di raggiungere l’obiettivo dichiarato, rischiano comunque, con la loro insistenza e ripetitività, di logorare immagine e credibilità dell’ente nella pubblica opinione.
C. Un supporto tecnico alle strutture politiche dell’UPI nazionale quando necessario per iniziative che riguardino i temi territoriali. Ad esempio, urgente, la predisposizione di osservazioni da presentare nella commissione parlamentare per la proposta di legge nazionale sulla riforma urbanistica. Ma anche supporto tecnico a chiamata alle organizzazioni UPI regionali su temi normativi riguardanti il territorio.
D. Un progressivo avvicinamento ai comuni, anche nelle loro forme associative, con iniziative che rafforzino e consolidino i rapporti tra gli strumenti di pianificazione dei due principali livelli di governo locale, che sono sempre più complementari ed inscindibili, in conseguenza dell’attuazione della riforma costituzionale del Titolo V.
L’elenco sopra non è né esaustivo né definitivo. E’ semplicemente una sintesi di quanto emerso dalla prima riunione, che viene assunto come punto di partenza per avviare una serie di attività e percorsi operativi. Dal riscontro applicativo dei primi mesi di lavoro potrà emergere la necessità di rivedere alcune delle finalità, di cancellare o accorparne delle altre, o di aggiungerne delle nuove.
L’avvio di un gruppo così complesso e numeroso richiederebbe una preventiva attività di discussione della missione e degli obiettivi. Tuttavia, si è ritenuto preferibile dare da subito un’impronta operativa, immaginando di mettere progressivamente a fuoco in itinere lo scopo del nostro lavoro, vista anche la necessità, l’urgenza, di organizzare al più presto una risposta ai continui attacchi sui media in merito all’utilità dell’ente.
Si sono quindi evidenziate alcune prime linee di azione da sviluppare nel corso del 2009, di seguito elencate, delle quali si intende verificare al più presto la fattibilità, per tradurle in azioni operative. L’elenco può ovviamente essere modificato o integrato con ulteriori proposte da parte delle province del gruppo.
1. Avvio di pagine web sul sito UPI specificamente dedicate alle attività del gruppo di lavoro e delle province che ne fanno parte. Pagine nelle quali andare progressivamente a inserire anche norme, documenti, e riferimenti utili per il lavoro, o avviare gruppi di discussione su specifici argomenti. Pagine che quindi possano col tempo diventare portale di riferimento per gli uffici di pianificazione territoriale delle province, e per coloro che si occupano di pianificazione provinciale. Questa attività può essere attivata da subito, e quindi portare a risultati a primi risultati concreti nel breve termine, successivamente implementabili.
2. Sviluppo di schede sintetiche (da mettere sulle pagine web) che descrivano, anche per i non addetti ai lavori, contenuti e ruolo della pianificazione provinciale nel governo dei temi di area vasta (in analogia con le “schede verità” già presenti sul sito web di UPI, che contengono interessanti dati e spunti di riflessione sull’utilità e i costi delle province). Da avviare nel breve termine con un gruppo che provveda alla redazione di prime schede, e alla raccolta di documenti e materiali utili per popolare le pagine web. In prospettiva si potrebbe anche pensare di attivare una newsletter sulle attività di pianificazione territoriale.
3. Sviluppo di proposta per progetto europeo dedicato ad approfondire il ruolo dell’ente intermedio nella pianificazione e nel governo del territorio, nei diversi contesti normativi nazionali. Il progetto consentirebbe di dare un respiro internazionale alla rete di scambio di esperienze, e servirebbe anche per portare, nel dibattito nazionale sull’utilità della provincia, testimonianze dagli altri Paesi sul ruolo dell’ente intermedio. Nel breve termine si potrebbe sviluppare una scheda con una traccia del progetto, e cercare potenziali partner interessati attraverso la rete di collaborazione europea cui partecipa UPI. Parallelamente si potranno valutare le linee di finanziamento europeo che potrebbero essere utilizzate, anche con il supporto dell’ufficio Europa di UPI.
4. Supporto a UPI per elaborare osservazioni e proposte tecniche in vista delle ormai prossime audizioni sulle proposte normative per la norma nazionale sul governo del territorio. Trattandosi di appuntamento ormai prossimo, quindi di brevissimo termine, è opportuno che ogni provincia inizi subito una riflessione sui progetti di legge presentati ad oggi in Parlamento, in modo da mettere in condizione il gruppo di preparare al più presto i materiali necessari.
5. Organizzazione di convegni di discussione e divulgazione sui temi di pianificazione provinciale, in collaborazione anche con le strutture UPI regionali, continuando ed intensificando le positive esperienze delle esperienze già svolte nel corso del 2008.
6. Organizzazione di un osservatorio sullo stato di attuazione della pianificazione provinciale e comunale, anche a seguito delle novità introdotte dalle norme regionali sul governo del territorio. Monitoraggio sugli strumenti normativi regionali, su differenze e similitudini delle esperienze provinciali nei diversi contesti regionali, sui risultati raggiunti e sulla reale efficacia dei piani provinciali sui diversi temi. Nel dibattito sono stati sottolineati in particolare i temi del contenimento del consumo di suolo, che vedono sempre più numerose province impegnate a costruire una strategia di approccio cercando di sensibilizzare i comuni, e del paesaggio, sul quale si sta in alcune regioni del centro Italia assistendo, a seguito delle recenti modifiche al Decreto Urbani, ad un ritorno di accentramento delle competenze sulle strutture regionali (sul paesaggio, ma anche più in generale sui temi territoriali).
Si chiede alle province che si sono iscritte al gruppo, presenti o meno alla riunione del 20 gennaio, di segnalare entro il 15 febbraio (all’indirizzo e-mail [email protected], seguirà l’attivazione di una specifica casella di posta elettronica dedicata al gruppo) l’eventuale interesse ad uno o più delle linee di azioni sopra indicate, in modo da attivare al più presto specifici tavoli di lavoro, o proposte per nuove linee d’azione. L’adesione ai gruppi non comporta obblighi particolari, se non quello di fornire il proprio supporto volontario, ognuno sulla base delle competenze e del tempo che può realisticamente mettere a disposizione, tenendo conto dei molti, e sempre crescenti, impegni che gravano sulla nostra quotidianità lavorativa.
Resoconto redatto dalla Segreteria Tecnica, Dott. Marco Pompilio, 348-4705335
Per maggiori informazioni o chiarimenti sul gruppo potete inviare una e-mail alla casella di posta elettronica di cui sopra, oppure telefonare a UPI – Dott.ssa Luisa Gottardi 0668403432
Si segnala un link utile per la normativa regionale in materia di pianificazione.
http://www.unipa.it/~mcarta/PT_08/L03a_strumentinorme.pdf
Redattore: Luisa Gottardi