Semplificare le procedure, ridurre i tempi di realizzazione dei lavori, ridurre gli incidenti sul lavoro, portare in tutta Italia la banda larga. Di questo si è parlato oggi nel convegno sulla Banda Larga e il ruolo delle Province, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le comunicazioni, dall’Unione delle Province d’Italia e dalla Provincia di Catania. “La banda larga – ha detto il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione – è la sfida del Paese. Le Province possono dare un contributo decisivo grazie a quei 140.000 km di strade provinciali che possono diventare vere e proprie autostrade dell’informatizzazione del Paese. Ma c’è un altro aspetto che io ritengo davvero importante: grazie all’accordo con il Viceministro Romani, le Province si impegnano ad introdurre procedure semplici e rapide per i lavori di posa delle fibre ottiche nelle strade provinciali. Una scelta di trasparenza, modernizzazione ed efficientazione del Paese sui le Province vogliono dare un contributo decisivo”. Attraverso l’utilizzo delle cosiddette microtrincee, è possibile infatti ridurre fino all’80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, dell’80% i tempi dei lavori, e del 67% gli incidenti sul lavoro. Le minitrincee sono scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità.
“L’Italia digitale – ha detto il Viceministro per le Comunicazioni Paolo Romani – è un grande progetto su cui il Governo sta ponendo il massimo impegno. Ma c’è bisogno del lavoro di tutti. Serve una cabina di regia che dia gli indirizzi generali, ma senza gli accordi con le Province e i Comuni, dove materialmente si fanno i lavori, non si va avanti, Per questo l’impegno con l’Upi è decisivo”.
“Il fatto che si parli di banda larga come progetto strategico è già una svolta – ha aggiunto Paolo Annunziato, direttore Rapporti con il territorio e marketing istituzionale di Telecom Italia -. Il piano del ministro Romani dà risposte concrete al problema e Telecom è pronta a fare la propria parte. Grazie a TI il digital divide si è ridotto significativamente negli ultimi cinque anni, e investiremo 6 miliardi di euro entro il 2016 per portare la fibra ottica a 10 milioni di case. E’ necessario però colmare il deficit di domanda a partire da un intenso progetto di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.”
Apprezzamenti sugli impegni presi dall’Unione delle Province d’Italia con il Dipartimento delle Comunicazioni e con gli operatori sono venuti anche dai rappresentanti di Vodafone, Wind e Fastweb, che hanno sottolineato come “introdurre criteri di semplificazione degli iter burocratici e snellire le procedure per la realizzazione degli interventi è decisivo. In questo il ruolo di facilitatori che oggi si sono presi in carico le Province è determinante per proseguire nella infrastrutturazione del Paese”.