Il Governo trovi a breve gli strumenti e le forme idonee di intervento per modificare la finanziaria, escludendo le spese per investimenti e le risorse decentrate dal patto di stabilità.
La richiesta è stata formulata nell’Ordine del giorno approvato oggi all’unanimità a conclusione della prima riunione del Consiglio direttivo dell’Unione delle Province d’Italia, organismo di cui fanno parte circa 150 delegati tra Presidenti di Provincia, Consiglieri e Assessori provinciali.
Nell’ordine del giorno si ribadisce la grave difficoltà in cui versano i bilanci delle Province, che vedono messa in discussione la stessa capacità di garantire un livello adeguato di fornitura di servizi e di infrastrutturazione dei territori a causa della riformulazione del patto di stabilità interno, prevista nella finanziaria, che contempla l’inclusione delle spese per investimenti e il computo delle risorse relative al trasferimento di funzioni. Per questo il Consiglio direttivo chiede al Governo di individuare urgentemente gli strumenti e le forme idonee di intervento, per modificare questa norma e di eliminare quella che prevede la riduzione del livello di indebitamento dal 25% al 12%, che si pone come ulteriore ostacolo ad uno sviluppo infrastrutturale dei territori.
Il testo considera poi la discussione in atto sulla riforma del Testo Unico per gli Enti locali, con il quale saranno ridisegnate le funzioni fondamentali attribuite alle Province, e introdotta una nuova disciplina sulle città metropolitane. “Quello delle funzioni – ha detto nel suo intervento il Presidente dell’Upi Fabio Melilli – è un tema per noi delicato e determinante, perché stabilirà la posizione delle Province nel nuovo assetto del Paese, anche rispetto alle altre istituzioni locali.” Su questo, il Consiglio Direttivo ha chiesto alla Presidenza dell’Upi di intervenire con forza in tutte le sedi del dibattito, per assicurare che la definizione delle funzioni fondamentali rispetti e rafforzi il ruolo delle Province quali enti di governo di area vasta.
Un impegno che le province chiedono alla Presidenza dell’Upi anche affinché nei criteri di istituzione delle città metropolitane sia previsto un ruolo centrale delle Province, sia nella fase di proposta di delimitazione dell’area che nel coordinamento degli enti locali del territorio, per non creare un’incolmabile frattura tra grande città e hinterland, compromettendo lo sviluppo armonico del territorio.
In allegato, l’ordine del giorno