Incontri in tutte le Province con i Sindaci, con i dirigenti scolastici, con le rappresentanze degli studenti, con le Associazioni dei cittadini e con le rappresentanze delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali per spiegare, nel concreto, quali sono i servizi che rischiano di saltare se la Legge di stabilità sulle Province non cambia. E’ quanto hanno deciso i Presidenti di Provincia, riuniti in Assemblea a Roma, e che vedrà impegnati gli amministratori la prossima settimana, contemporaneamente all’avvio in Senato dell’iter di discussione della Legge d stabilità. “Deve essere chiaro – ha detto il Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci – che si sta tagliano 1 miliardo di servizi ai cittadini, non alle Province. Vogliamo che i nostri cittadini sappiano quale saranno le conseguenze della scelte del Governo contro le Province, che conoscano quali sono i servizi che rischiano di scomparire, quali le scuole che non potremo più manutenere e quali le strade che saremo costretti a chiudere a causa dei tagli del Governo Renzi. Da oggi – ha aggiunto – iniziamo il confronto con i gruppi in Senato per chiedere con forza di ascoltare le ragioni dei territori e delle comunità: è stata approvata una legge di riforma delle Province non più tardi di 6 mesi fa, salutata anche in Parlamento come una grande riforma in grado di cambiare il modo di amministrare. Adesso questi stessi parlamentari ci spieghino perché hanno deciso che questa riforma debba morire sotto i tagli del bilancio dello Stato ancora prima di iniziare a prendere forma”.
Redattore: Barbara Perluigi