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L’Upi incontra il Ministro Di Pietro

“Lavorare insieme per evitare sprechi”

News    10/10/2007

Mettere a disposizione le competenze di ognuno per realizzare le infrastrutture  necessarie per garantire lo sviluppo del Paese. E’ il messaggio lanciato dal Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, e dal Vice Presidente dell’Upi, Alberto Cavalli, in un incontro con il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro.
“Le Province – hanno detto i Presidenti – sono istituzioni indispensabili: in un paese complesso e articolato come è l’Italia, la presenza di un livello di governo capace di intervenire e di coordinare le politiche sull’area vasta è essenziale. Quello che serve è operare una razionalizzazione delle funzioni tra istituzioni, anche per quanto attiene i compiti legati alla viabilità e alle infrastrutture, eliminando inutili doppioni e sovrapposizioni”.
“Noi riteniamo che le Province sono le istituzioni che meglio possono servire le comunità nella gestione della rete stradale. Anche perché,  a differenza di altri livelli, nelle Province esistono già professionalità, modelli, strumenti tecnologici, esperienze e capacità altamente avanzate. Infatti gestiscono 145 chilometri di strade, l’84% della rete stradale nazionale. Per questo è necessario che le Regioni assegnino in via definitiva tutte le competenze alle Province,  smantellando le tante agenzie regionali per la gestione delle strade, piccole Anas che sono state inutilmente create e che non fanno che rallentare i processi introducendo nuova burocrazia”. 
L’Upi ha poi sottolineato al Ministro la possibilità di fare delle Province le stazioni appaltanti uniche “un modo anche questo per operare una semplificazione e introdurre criteri di trasparenza ed efficienza, e per offrire ai piccoli e piccolissimi comuni l’assistenza di cui necessitano, secondo il principio della sussidiarietà”.
Durante l’incontro l’Upi ha proposto al Ministro Di Pietro la realizzazione di un catasto stradale nazionale: “Già da anni le Province censiscono le strade di propria attribuzione – hanno detto i Presidenti – ma tutto questo capitale di informazioni non trova sistema in una piattaforma unica federata. Il catasto sarebbe invece uno strumento capace di innalzare la qualità del nostro sistema stradale, perché permetterebbe di monitorare l’intero Paese e di assicurare interventi mirati e ingrati in tempi reali”.  

 



Redattore: Barbara Perluigi
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