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Melilli: “Apriamo un nuovo dialogo tra amministratori e cittadini”

Melilli: “Apriamo un nuovo dialogo tra amministratori e cittadini”

News    25/01/2006

Avviare un monitoraggio del lavoro delle istituzioni non vuol dire solo creare uno strumento tecnico, ma piuttosto aprire un nuovo canale di dialogo concreto tra gli amministratori e i cittadini e fare chiarezza sull’operato delle istituzioni, al di là di ogni demagogica strumentalizzazione. Lo ha sottolineato il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, intervenendo a Parma alla presentazione del progetto “100 indicatori per 100 Province” promosso dall’Upi, dall’Unione delle Province dell’Emilia Romagna e dalla Provincia di Parma. “Sapere in che modo le politiche per promuovere il proprio territorio, o fare crescere l’economia locale, o formare i propri ragazzi, messe in campo da una Provincia – ha detto Melilli –  si traducono poi in azioni nel concreto, vuol dire riportare la politica al servizio dei cittadini. Perché è solo conoscendo con certezza quali risposte si ottengono dalle scelte fatte che si può aiutare un amministratore ad indirizzare al meglio le proprie decisioni.  Ai cittadini, invece, si fornisce uno strumento immediato attraverso cui giudicare i propri eletti e valutare al di fuori dalle ideologie, la politica”. Il progetto dell’Upi, che vedrà il primo avvio da qui a due mesi e nel quale sono stati coinvolti come parteners l’Istat, la Corte dei Conti e il Formez, monitorerà per tutto il 2006 in via sperimentale l’operato di 20 capoluoghi di Provincia campione, mentre dal 2007 si avrà il decollo su tutto il territorio.
Dal punto di vista tecnico, il progetto prevede la definizione di indicatori statistici basati su tre macro aree di variabili:  il “Contesto territoriale” , con i dati demografici (oltre alla popolazione, i livelli di istruzione, l’età media dei residenti, etc) i dati economici (il valore delle esportazioni, il reddito procapite, le imprese e gli occupati, etc) e i dati territoriali (dalle strade alle aree protette ai corsi d’acqua);  l’ “Amministrazione generale”, con i bilanci  (entrate e spese), il personale (dai diversi tipi di spesa a seconda dei contratti applicati alla rilevazione su istruzione e aggiornamento professionale dei dipendenti), il patrimonio (con il valore dei beni a disposizione, il costo della manutenzione, il  numero e il valore delle partecipazioni), e i sistemi informativi (dalla spesa per l’ICT ai progetti di egov in atto); le “Aree funzionali” come ambiente e territorio (che comprenderà la tutela delle aree, la viabilità e i trasporti), lo sviluppo economico ( con lo stato dell’imprenditoria  e del turismo e i dati sui progetti di risparmio energetico), i servizi alla persona (dalle scuole alla formazione professionale ai centri per l’impiego), la polizia locale e la governance territoriale (la programmazione negoziata e gli incentivi all’associazionismo tra comuni, ad esempio).
Il progetto, che Melilli ha definito una “operazione trasparenza per affrontare con responsabilità la sfida dell’autonomia e dell’efficienza”, ha ricevuto il plauso del Presidente dell’Istat, Luigi Biggeri, del Presidente del Formez Carlo Flamment, di Carmela Mirabella Consigliere Corte dei Conti.

 



Redattore: Barbara Perluigi
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