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IN FORMA E INSIEME CON “GAME OPEN SALENTO”: PROVINCIA, US LECCE  E UNA RETE TERRITORIALE  PER TANTE INIZIATIVE DEDICATE AI GIOVANI  

Via a “Game Open Salento”, una lunga serie di attività dedicate ai giovani, dai 14 ai 35 anni, con un focus sugli studenti delle scuole superiori, per mantenersi in forma e socializzare.

Si tratta del progetto che vede in campo la Provincia di Lecce (capofila) e l’Unione Sportiva Lecce, insieme ad altri partner  pubblici e privati, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, promosso e valutato dall’Unione Province d’Italia.  Il programma è stato presentato oggi nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello stadio di Via del Mare a Lecce, con testimonial e ospite d’eccezione il calciatore Federico Baschirotto.

Ad illustrare i particolari del progetto, incentrato sullo sport a tutto tondo, considerato efficace strumento di inclusione, di aggregazione, di “sfida” al disagio giovanile, sono intervenuti il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il direttore generale dell’Unione Sportiva Lecce Giuseppe Mercadante, il dirigente del servizio Governance territoriale della Provincia Roberto Serra. Presenti gli altri partner: Upi Puglia, Asd Ascus Uic Lecce, Csi Lecce, Uisp Lecce, Csv Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento, e le delegazioni degli studenti delle tre scuole coinvolte: Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme, “Filippo Bottazzi” di Casarano, “Vespucci” di Gallipoli.

La Provincia di Lecce è risultata nella rosa delle 20 Province selezionate ed ammesse al finanziamento del Programma “Game Upi” (G.iovani A.utodeterminazione M.ovimento E.mpowerment), iniziativa dell’Unione delle Province d’Italia, finanziata con un totale di 2 milioni di euro dal Fondo Politiche Giovanili del Dipartimento delle Politiche Giovanili – Presidenza del Consiglio dei Ministri, per favorire il sodalizio educativo tra comunità sociale, sistema sportivo e rete delle Province.

La proposta progettuale di Palazzo dei Celestini si chiama “Game Open Salento, Sport, Educazione, Comunità” ed ha come ingredienti: lo sport a tutto tondo, l’alimentazione sana, la socialità.

Soddisfatto il presidente Stefano Minerva, che ha evidenziato: “Siamo orgogliosi come istituzione e come salentini di un progetto che ci vede protagonisti a livello nazionale, insieme a poche altre Province. Siamo orgogliosi di sentirci parte di una società come l’US Lecce che mette al centro delle proprie azioni l’etica sportiva. Il Lecce ci insegna che per raggiungere risultati bisogna sentirsi squadra e che per realizzare i propri sogni occorrono valori, impegno, sacrificio. Con questo progetto è nata una rete territoriale per condividere esperienze e competenze, con comune denominatore lo sport come strumento di crescita, di condivisione e di benessere. La Provincia di Lecce è da sempre molto attenta ai giovani e siamo soddisfatti di aver ottenuto questo nuovo importante finanziamento, che ci consentirà di raggiungere e coinvolgere tanti ragazzi e ragazze del nostro territorio attraverso lo sport, potente mezzo di promozione di uno stile di vita sano e, al tempo stesso, volàno di inclusione e socializzazione”.

Il direttore generale dell’Unione Sportiva Lecce Giuseppe Mercadante ha dichiarato: “Quando la Provincia di Lecce ci ha chiesto di diventare partner di un progetto che ha come riferimenti il Salento e lo sport, e concetti come l’educazione e comunità abbiamo immediatamente accettato perché fanno parte del dna dell’US Lecce. Ai giovani che sono coinvolti in questo progetto chiedo di prestare attenzione ai messaggi che arriveranno da questo percorso, che sono importanti per il loro futuro e per la salute. Ma anche ai risvolti sociali che sono ben definitivi nel progetto, come l’inclusione e l’integrazione, che fanno bene non solo al corpo, ma anche all’anima”.

“Con questo nuovo progetto che, insieme ad altri diciannove, è stato scelto tra tutti quelli delle Province italiane, la Provincia di Lecce si sta rendendo protagonista in materia di interventi giovanili sul territorio. Siamo riusciti a fare squadra tra pubblico e privato sociale, costruendo una rete territoriale capace di promuovere l’attività sportiva come collante sociale, per disinnescare tutti gli aspetti che limitano la partecipazione dei giovani. Lo sport diventa così veicolo di re-integrazione, una ‘miccia’ che accende la partecipazione attiva al gruppo, alla squadra, alla comunità e, al tempo stesso, spinge ad adottare stili di vita corretti e un’alimentazione salutare”, ha sottolineato Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica dell’Ente, che ha curato la progettazione dell’iniziativa e gestirà la realizzazione delle attività.

Tantissime le iniziative in programma: una “cabina dei giovani” creata appositamente, nella quale sarà presente un “portavoce” provinciale chiamato a rappresentare le istanze dei giovani del territorio; laboratori sull’educazione agli stili di vita sani e alla corretta alimentazione e sull’alimentazione sportiva; contest game con preparazione di menu specifici, tipologie di diete e degustazione piatti.

Ed ancora, “Festival dello sport per tutt* 2024”, attività informative con esperti e atleti, iniziative sportive accessibili e inclusive per normodotati e diversamente abili, giochi interprovinciali, animazione territoriale con associazioni e volontari a scuola, la Giornata della crescita sana negli istituti partner, attività di sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità e parità di genere. Di rilievo e di grande attrazione per i ragazzi e le ragazze sarà il coinvolgimento di atleti a cura dell’Us Lecce, che faranno da  testimonial per diverse attività.

 

Progetto “Province & Comuni” – Link e date per Webinar formativi sulla nuova Piattaforma Collaborativa UPI

Un importante momento di confronto con il sistema delle Province e delle UPI Regionali si è svolto nella mattina di lunedì 8 aprile in modalità webinar, con la presentazione dei risultati del lavoro di progettazione e sviluppo della nuova soluzione pensata per supportare le funzioni strategiche delle  Province e favorire la collaborazione a livello nazionale e con gli enti pubblici che operano nei rispettivi territori.

Durante l’incontro sono state illustrate le principali funzionalità della Piattaforma collaborativa Pi.Co. realizzata nell’ambito del progetto UPI “Province & Comuni” e il percorso di costante condivisione tra le ditte aggiudicatarie del servizio costituite in RTI e le Province partner del Progetto: Treviso, Brescia e Pesaro e Urbino.

Pubblichiamo le slide presentate UPI_Presentazione piattaforma_DEF e la registrazione dell’incontro, accessibile attraverso il seguente link https://www.youtube.com/watch?v=pcL5LMwEEl0&t=4715s e il vademecum per la registrazione alla piattaforma VADEMECUM_REGISTRAZIONE_PIATTAFORMA PI.CO.

Di seguito indichiamo le date ed i link per i collegamenti alle diverse sessioni di formazione:

1.Portale e Moduli orizzontali (community – formazione – helpdesk – dati)

Lunedì 22/04/2024 dalle 11.15 alle 13.00

Link per partecipare:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_NmFkNGVlMDAtY2NkYi00NjEzLWEyMTgtN2QwYTE3Y2ZkNjI1%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22546e90a7-163f-41ee-b506-a3f9f10b0e4e%22%2c%22Oid%22%3a%221606cd2b-efb6-4dba-ae7a-5d73d785b790%22%7d

2. Modulo verticale SUA

Martedì 23/04/2024 dalle 11.15 alle 13.00

Link per partecipare:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_MzkzNmMzY2ItNWNlOC00MTQzLWIzZGMtYjAyZmExZDA2Yjkz%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22546e90a7-163f-41ee-b506-a3f9f10b0e4e%22%2c%22Oid%22%3a%221606cd2b-efb6-4dba-ae7a-5d73d785b790%22%7d

3.Modulo verticale SIT

Lunedì 29/04/2024 dalle 11.15 alle 13.00

Link per partecipare:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_NTYxN2Q1YTQtZGMwYy00ODMwLWI1NjItM2Q0ZTU0MTkzZDFj%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22546e90a7-163f-41ee-b506-a3f9f10b0e4e%22%2c%22Oid%22%3a%221606cd2b-efb6-4dba-ae7a-5d73d785b790%22%7d

4.Modulo verticale SAPE

Martedì 30/04/2024 dalle 11.15 alle 13.00

Link per partecipare:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_OTAwYjdiN2MtYmZlNi00ZDdiLTlmMzEtMDZiYTI3OGY1MWY1%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22546e90a7-163f-41ee-b506-a3f9f10b0e4e%22%2c%22Oid%22%3a%221606cd2b-efb6-4dba-ae7a-5d73d785b790%22%7d

Al termine di ciascuna sessione formativa, sarà possibile porre le domande ai relatori.

Vi segnaliamo l’importanza di partecipare a tali incontri affinché possiate iniziare ad utilizzare la piattaforma per lo svolgimento delle funzioni strategiche delle Province e come strumento di collaborazione  a livello nazionale e locale.

Per chiarimenti, potete contattare i seguenti referenti:

Elisabetta GABRIELLI (Cell. 339/3170252); Alberto VOMUZZI (Cell. 347/3699839).

 

L’esperienza degli Uffici Europa nelle Province: buone pratiche e governance a servizio dei territori

Il convegno L’ESPERIENZA DEGLI UFFICI EUROPA NELLE PROVINCE: BUONE PRATICHE E GOVERNANCE A SERVIZIO DEI TERRITORI che si terrà il 5 aprile a Bologna, sarà l’occasione per mettere a confronto l’esperienza degli Uffici Europa delle Province emiliano-romagnole con i massimi esponenti in Italia dell’Unione Europea e con il Comitato Europeo delle Regioni (che porterà l’esperienza di altri territori d’Europa).

Il convegno si svilupperà con una serie di interventi autorevoli e inquadrerà la realtà dei territori alla luce di un’idea di governance territoriale multi-livello, dove il protagonismo non è accentrato su un unico attore, bensì si sviluppa attraverso una interazione virtuosa a vantaggio, soprattutto, dei cittadini e dei loro Enti di riferimento.

Al fine di immaginare una politica di coesione maggiormente inclusiva per i territori ed i cittadini, UPI Emilia-Romagna intende consolidare un modello di riposizionamento degli Uffici Europa interni alle Amministrazioni Provinciali, proponendosi come progetto pilota già in parte consolidato e replicabile.

Ci confronteremo su un’idea di modello di governance regionale, replicabile a livello nazionale, dove sia garantita la sussidiarietà nell’ottica europea in cui nessuno deve essere lasciato indietro, in particolare i piccoli Comuni, che necessitano di supporto e aiuto nelle dinamiche relazionali delle politiche europee: gli Uffici Europa delle Province hanno anche questo intento.

Ne discuteranno insieme : Il presidente di UPI Emilia-Romagna Andrea Massari, l’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino Istituzionale, Rapporti con UE della Regione Emilia-Romagna, Paolo Calvano, con Carlo Corazza, Capo dell’Ufficio di rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia, Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, Lorenza Badiello, Responsabile della Delegazione della Regione Emilia-Romagna presso l’Unione europea, Monica Tiberi, Portavoce del Presidente del Comitato Europeo delle Regioni, e con altri autorevoli esponenti dei territori.

Le conclusioni saranno a cura di Francesco Raphael Frieri, Direttore Generale alle Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna.

Coordina e modera Caterina Brancaleoni, Responsabile del settore Coordinamento delle politiche europee, programmazione, riordino istituzionale e sviluppo territoriale.

Vi invitiamo ad iscrivervi qui: https://forms.gle/yeeVQYmqD1J6kSsC6 ed a partecipare attivamente al dibattito.

QUI il programma dell’evento Programma Progetto Europa UPI ER

‘Verso la Nuova Politica di Coesione. Un approccio che parte dai territori’ 

La politica di coesione è la principale politica di investimento dell’Unione Europea, sostenendo la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente in tutti i territori. 

Siamo a metà del periodo di programmazione 2021-2027 e già abbiamo visto come questi fondi, messi a sistema con quelli del PNRR, possano essere decisivi nel dare attuazione ad interventi sul territorio da parte degli enti locali. A Bruxelles, il dibattito sulla futura politica di coesione post-2027 è già iniziato. In questo momento è più importante che mai che gli enti locali, le province facciano sentire la loro voce affinché le risorse, le opportunità di finanziamento continuino ad arrivare a tutti i territori.

Le Province Italiane intendono essere in prima fila con UPI, assieme alle associazioni di rappresentanza di altri paesi facenti parte della Confederazione Europea degli Enti Locali Intermedi – CEPLI, dando un contributo a questo dibattito. Un dibattito che vedrà a Lucca il Presidente del Comitato Europeo delle Regioni Vasco Cordeiro, il Ministro per la Coesione Raffaele Fitto, il Direttore Generale della DG REGIO della Commissione Europea Nicola De Michelis.

Si tratta dunque di un evento di estrema importanza, perché consentirà un confronto con le istituzioni europee ed il governo sul tema centrale della governance multi-livello e della sussidiarietà sia nell’attuazione sia nella partecipazione alla politica di coesione UE. 

Per le iscrizioni compilare il link seguente https://cepli.eu/registration

Sito della Conferenza: https://cepli.eu/cepli-political-conference-towards-a-territorial-approach-to-the-future-cohesion-policy-a-local-intermediate-perspective

Province: dimezzato il personale mancano dirigenti e tecnici UPI “Essenziale ricostruire le strutture”

Secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato il personale totale delle Province è passato da 49.788 dipendenti nel 2014 a 15.900 nel 2021 (- 33.888 unità), con una contrazione in termini percentuali di circa il 70%. I dirigenti si sono dimezzati: da 640 nel 2014 a 290 nel 2021 (-55%): 1 ogni 55 unità di personale.  Sono i numeri illustrati dal Direttore Generale UPI Piero Antonelli, intervenendo alla presentazione del XI rapporto “La PA vista da chi la dirige” di PromoPA a Roma.

“L’efficienza della PA non può prescindere dalla qualità del personale che la compone” ha detto Antonelli ricordando che “le Province hanno subito un taglio pesantissimo delle figure professionali a causa della Legge 56/14, che ne ha dimezzato il personale. Per questo è centrale un investimento sulle figure dirigenziali per ricostruire una amministrazione provinciale adeguata all’esercizio delle funzioni assegnate dalla legge e rafforzare la capacità amministrativa di tutto il governo locale.  Le Province – ha sottolineato il Direttore UPI – possono supportare i Comuni, soprattutto i più piccoli, con servizi strategici, producendo economie di scale e una riduzione di burocrazia, a partire dalle Stazioni Uniche Appaltanti e dalla realizzazione della gestione associata dei concorsi e delle attività di formazione per tutto il personale degli enti locali del territorio. Ma abbiamo bisogno di assumere figure tecniche altamente specializzate”.

Webinar OReP – 8 Aprile 2024 – LE NOVITA’ DEL DL 19/2024

A seguito del negoziato con la Commissione Europea la dotazione finanziaria complessiva del PNRR è passata da 191,49 miliardi di euro a 194,42 miliardi di euro. L’incremento di circa 2,9 miliardi di euro è dovuto ai contributi aggiuntivi a fondo perduto (2,76 miliardi) assegnati all’Italia per l’iniziativa RepowerEU (che diventa parte integrante del PNRR). Le  modifiche del Piano riguardano la rimodulazione di diversi interventi già finanziati dal PNRR, nonché il definanziamento integrale di taluni interventi che hanno manifestato criticità ai fini del rispetto delle condizionalità imposte dal Piano. Il DL 19/2024 interviene su queste tematiche e appronta le necessarie risorse per consentire agli EELL di proseguire negli investimenti dando attuazione a tutti i progetti previsti. Ne parleremo con MARIO CAPOLUPO, Capo Ufficio Legislativo, Ministero  Affari Europei, Sud, Politiche di Coesione e PNRR.

Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo:

https://www.osservatoriorecovery.it/webinar-gratuito-orep-le-novita-del-dl-19-2024-8-aprile-2024/

webinar 8 aprile

Province: dimezzato il personale mancano dirigenti e tecnici UPI “Essenziale ricostruire le strutture”

Secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato il personale totale delle Province è passato da 49.788 dipendenti nel 2014 a 15.900 nel 2021 (- 33.888 unità), con una contrazione in termini percentuali di circa il 70%. I dirigenti si sono dimezzati: da 640 nel 2014 a 290 nel 2021 (-55%): 1 ogni 55 unità di personale.  Sono i numeri illustrati dal Direttore Generale UPI Piero Antonelli, intervenendo alla presentazione del XI rapporto “La PA vista da chi la dirige” di PromoPA a Roma.

“L’efficienza della PA non può prescindere dalla qualità del personale che la compone” ha detto Antonelli ricordando che “le Province hanno subito un taglio pesantissimo delle figure professionali a causa della Legge 56/14, che ne ha dimezzato il personale. Per questo è centrale un investimento sulle figure dirigenziali per ricostruire una amministrazione provinciale adeguata all’esercizio delle funzioni assegnate dalla legge e rafforzare la capacità amministrativa di tutto il governo locale.  Le Province – ha sottolineato il Direttore UPI – possono supportare i Comuni, soprattutto i più piccoli, con servizi strategici, producendo economie di scale e una riduzione di burocrazia, a partire dalle Stazioni Uniche Appaltanti e dalla realizzazione della gestione associata dei concorsi e delle attività di formazione per tutto il personale degli enti locali del territorio. Ma abbiamo bisogno di assumere figure tecniche altamente specializzate”.

Facciamo L’Italia Semplice: le Province a Monza con il Ministro Zangrillo

La 13° tappa di Facciamo l’Italia Semplice in collaborazione con UPI e Provincia di Monza

“La semplificazione è un obiettivo del Pnrr, ma anche un percorso necessario, perché per guardare al futuro del nostro Paese abbiamo bisogno di una burocrazia che funzioni”. Il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, ha aperto così la tredicesima tappa, alla Villa Reale di Monza, di “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori”, il percorso lungo tutto il Paese del Dipartimento della funzione pubblica per condividere con i territori i tanti progetti che riguardano la Pa.

Organizzata in collaborazione con l’Unione delle Province d’Italia e con la Provincia di Monza e della Brianza, la tappa odierna di “Facciamo semplice l’Italia” è stata aperta dai saluti istituzionali del Ministro Zangrillo, del sindaco di Monza, Paolo Pilotto, del presidente della Provincia di Monza e della Brianza, Luca Santambrogio, del presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Michele De Pascale, e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

“Stiamo lavorando intensamente per migliorare tutti quei meccanismi, quelle procedure, quelle regole, che disciplinano il rapporto con i nostri utenti, cittadini e imprese, per erogare servizi all’altezza delle loro aspettative – ha spiegato il Ministro Zangrillo –. Non lo stiamo facendo chiusi nei nostri uffici, ma in una logica di confronto, di dialogo e di ascolto delle istituzioni territoriali e delle associazioni di categoria, perché soltanto così la percentuale di successo della nostra attività aumenta in modo significativo. La vera novità sta proprio nel metodo partecipativo di questo lavoro”.

Le dichiarazioni del Presidente UPI Michele de Pascale

“Per fare semplice l’Italia è essenziale innovare tutte le Pubbliche Amministrazioni. Le Province sono le istituzioni che più di tutte hanno bisogno di un nuovo modello che ne valorizzi il ruolo strategico sui territori – ha dichiarato il presidente De Pascale –. Occorre costruire nuove Province la cui missione sia contribuire alla semplificazione amministrativa del governo locale e garantire l’assistenza tecnica per supportare gli enti locali di piccole dimensioni. Per questo occorre riorganizzare le Province con modelli innovativi e personale altamente qualificato per offrire ai Comuni, soprattutto ai piccoli, uffici di progettazione degli investimenti territoriali, stazioni uniche appaltanti e di aggregazione degli acquisti per la trasformazione digitale della PA, veri e propri centri di competenza territoriale”.

Le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Monza Luca Santambrogio

Il presidente della Provincia Santambrogio ha evidenziato “la capacità mostrata dalle Province di farsi ‘casa dei Comuni’, creando una semplificazione delle procedure per gli Enti locali di piccole, medie o grandi dimensioni. È emblematico in questo ambito il caso dei progetti finanziati dal Pnrr e il ruolo delle Province come centrali uniche di committenza, che possono agire in sinergia con risorse proprie in campi essenziali come quello, ad esempio in particolare per la Brianza, dell’edilizia scolastica. Ci sono poi i progetti curati per conto dei Comuni: le Province, negli ultimi anni, hanno saputo mettersi al servizio degli Enti comunali e degli altri Enti del territorio. Lo sforzo adesso deve essere quello di spingere sulle risorse economiche e umane, e quindi sull’attrattività per il reclutamento, in particolare per gli Enti locali, di personale tecnico specializzato, agendo sul tema retributivo ma anche sui percorsi di carriera”.

Le dichiarazioni del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Il presidente della Regione Fontana ha rimarcato come la semplificazione della Pubblica amministrazione rappresenti “un tema che da molto tempo è oggetto di riflessione e per il quale, adesso, abbiamo veramente fiducia. Confidiamo nel fatto che finalmente si invertano quei principi che, finora, hanno impedito il raggiungimento di risultati effettivi. Si tratta di superare l’approccio formalistico legato a meri ritocchi delle procedure e basare invece l’esplicazione degli accertamenti sul controllo ex post, con il necessario rigore, anziché sulla articolazione formale nei passaggi preventivi. Superare applicazioni farraginose significa anche prevenire il malaffare, perché è nella linearità che possono essere scongiurate possibili zone d’ombra. Nel processo di semplificazione, un grande contributo può arrivare dai processi di digitalizzazione e dall’applicazione delle nuove tecnologie, come la blockchain con intelligenza artificiale che anche in Regione stiamo introducendo. Un ruolo essenziale è dunque rappresentato dall’investimento nella formazione del capitale umano, così come dal superamento di quei meccanismi che possono bloccare la capacità di assunzione delle decisioni da parte della dirigenza pubblica”.

Le dichiarazioni del Sindaco di Monza Pilotto

“Fare semplice l’Italia – ha affermato il sindaco Pilotto – è un’operazione che chiede applicazione e una lettura approfondita degli eventi. Si tratta di un percorso in cui gli Enti locali sono necessariamente coinvolti, a partire dalle modalità di accesso e reclutamento delle risorse umane e dal tema della attrattività del pubblico impiego. Il vecchio convincimento che vede la Pa come luogo di garanzia esclusiva del cosiddetto posto fisso non regge più, né per chi voglia criticare l’Amministrazione né in termini di attrattività: un tema su cui gli Enti locali stanno mettendo in campo importanti sforzi. Significa rivolgersi alle giovani generazioni con i giusti canali di comunicazione, anche rispetto ai bandi di concorso, per i quali, nella nostra esperienza, abbiamo cercato si cambiare la sequenza classica cominciando a descrivere da subito il tipo di lavoro che si potrebbe fare e il tipo di qualifica professionale. Molti Comuni della Lombardia stanno sfruttando le modalità nuove di organizzazione dei bandi, lavorando per aggregazioni in senso sinergico, e cioè indicendo insieme le selezioni in modo da massimizzare la platea di riferimento. L’esperienza pubblica deve essere fatta leggere come emotivamente affascinante, così come la formazione e il rapporto con il mondo delle Università devono avere la giusta attenzione”.

L’intervento del Direttore di UPI Piero Antonelli Intervento Antonelli Facciamo semplice Monza

L’intervento del Prof. Enrico Deidda Gagliardo Intervento Prof Deidda Piao Monza

CENTRALTA’ DEI SISTEMI MONTANI E VALLIVI BERGAMASCHI DI FRONTE ALLE SFIDE GLOBALI DELL’ABITARE

Oggi pomeriggio, nel corso di un workshop promosso dal Tavolo Bergamo 2030, è stato presentato alla presenza dell’Assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, il Position Paper Centralità dei sistemi montani e vallivi bergamaschi di fronte alle sfide globali dell’abitare dedicato alla montagna bergamasca, un documento strategico frutto di un lungo lavoro di analisi e di condivisione tra i partner del Tavolo e i diversi stakeholders coinvolti nel percorso di elaborazione, tra cui i rappresentanti dell’Osservatorio per la montagna. Il Position Paper si propone quale documento di sintesi e indirizzo per orientare e supportare le scelte di chi governa i territori montani e vallivi e nasce dalla consapevolezza che, per garantire uno sviluppo sistemico e integrato dei territori orobici, occorre dotarsi non solo di una visione comune, ma anche di strumenti e metodologie di lavoro condivise. Tutto ciò nell’ottica di aiutare la montagna bergamasca ad affrontare le sfide del prossimo decennio quali lo spopolamento delle aree interne, la preservazione degli ecosistemi ambientali, il sostegno ai presidi industriali e all’occupazione, l’incentivazione di nuove economie per il potenziamento del sistema turistico locale.

Dopo una puntuale analisi delle principali sfide e delle opportunità che caratterizzano isistemi montani e vallivi orobici, il documento delinea i quattro principali assi strategici entro cui prevedere la futura attivazione degli interventi:
● IL POTENZIAMENTO DELLE DOTAZIONI (welfare, trasporti, infrastrutture digitali, nuove forme di governance, comunità energetiche);
● IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA TURISTICO LOCALE (rinnovo patrimonio immobiliare, ricettività contemporanea, sistema integrato di offerta turistica);
● IL RILANCIO AGROSILVOPASTORALE (strategia per la zootecnia, bosco, filiera del legno, distretto del cibo);
● L’ INDUSTRIA DI MONTAGNA (accordi di cosviluppo, accessibilità delle merci).

Un lavoro che nasce da numerose buone pratiche progettuali già in corso e condivise nell’ambito del Tavolo Bergamo 2030 (Bando MIC “Attrattività dei borghi storici” 2022, Smart Orobie, progetto strategico pluriennale del sistema camerale “Turismo”, Piano di sviluppo industriale del Comune di Valbrembilla, Orobie Slow Experience, Sport e turismo), a partire dalle quali si evidenzia la necessità di rafforzare un coordinamento generale di sistema che possa ricondurre le diverse sperimentazioni all’interno di una visione integrata.
La proposta delineata nel Paper è la creazione di una struttura tecnico-scientifica denominata OROBIE LAB: un organismo coordinato scientificamente dall’Università e supportato dal Tavolo Bergamo 2030 che avrà il compito di porsi non solo a sostegno delle esperienze in corso, ma anche di rispondere agli obiettivi declinati dal paper, curando la redazione di proposte progettuali candidabili su bandi europei, nazionali o regionali, nonché la promozione di progetti pilota anche in relazione all’attuazione delle strategie regionali. Il coordinamento generale di Orobie LAB sarà in capo all’Osservatorio per la montagna della Provincia di Bergamo, esempio di governance territoriale ed eccellenza del nostro territorio, forse unica anche a livello regionale, dove sono riuniti tutti gli amministratori delle principali istituzioni montane bergamasche, i quali sapranno individuare le priorità su cui direzionare i progetti. A seconda delle tematiche progettuali affrontate, Orobie LAB si occuperà anche di attivare momenti di confronto con esperti e rappresentanti del mondo associativo, imprenditoriale e istituzionale.

“Già all’inizio del mio mandato, grazie al supporto del Consigliere Fabio Ferrari, abbiamo da subito rilanciato con forza l’Osservatorio della Montagna. Oggi finalmente l’Osservatorio può arricchirsi di un importante supporto tecnico-scientifico grazie alla nascita di Orobie LAB, un utile strumento sia per dare attuazione alle priorità politiche istituzionali degli amministratori territoriali locali sia per attrarre importanti finanziamenti attraverso l’elaborazione di proposte progettuali concrete”. Pasquale Gandolfi, Presidente della Provincia di Bergamo.
“In sede di Tavolo Bergamo 2030, la disamina delle priorità effettuata attraverso la stesura del position paper ha mostrato l’opportunità di dotarsi di uno strumento tecnico, Orobie LAB, a supporto dell’Osservatorio per la Montagna nella predisposizione di proposte progettuali trasversali e nella promozione di progetti pilota, al fine di rispondere in modo sempre più integrato ai bandi e alle opportunità messe a disposizione da Regione Lombardia”, ha commentato Carlo Mazzoleni, Presidente della Camera di Commercio di Bergamo.
“L’Università degli studi di Bergamo ha sviluppato una consolidata attenzione alla montagna lombarda in chiave multidisciplinare. Sono state coinvolte istituzioni pubbliche e private e sono stati creati forti legami tra il campus in città e le aule territoriali nelle aree montane, trovando proprio nella Montagna uno degli ambiti strategici a cui dedicare le tre missioni che muovono il lavoro quotidiano della comunità accademica: didattica, ricerca, terza missione. E’ per me una priorità far nascere all’interno del nostro Ateneo, in collaborazione con il Tavolo Bergamo 2030, un laboratorio scientifico e di supporto tecnico alle comunità delle valli bergamasche, per monitorare e studiare la vulnerabilità di questi territori di fronte alle sfide globali e per contribuire a creare un tavolo di co-progettazione che possa ispirare scelte sostenibili, attraverso un dialogo costante con le comunità, le istituzioni e i privati con i quali tessere relazioni a diverse scale su specifici interventi” Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo.

CENTRALTA’ DEI SISTEMI MONTANI E VALLIVI BERGAMASCHI DI FRONTE ALLE SFIDE GLOBALI DELL’ABITARE

Oggi pomeriggio, nel corso di un workshop promosso dal Tavolo Bergamo 2030, è stato presentato alla presenza dell’Assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, il Position Paper Centralità dei sistemi montani e vallivi bergamaschi di fronte alle sfide globali dell’abitare dedicato alla montagna bergamasca, un documento strategico frutto di un lungo lavoro di analisi e di condivisione tra i partner del Tavolo e i diversi stakeholders coinvolti nel percorso di elaborazione, tra cui i rappresentanti dell’Osservatorio per la montagna. Il Position Paper si propone quale documento di sintesi e indirizzo per orientare e supportare le scelte di chi governa i territori montani e vallivi e nasce dalla consapevolezza che, per garantire uno sviluppo sistemico e integrato dei territori orobici, occorre dotarsi non solo di una visione comune, ma anche di strumenti e metodologie di lavoro condivise. Tutto ciò nell’ottica di aiutare la montagna bergamasca ad affrontare le sfide del prossimo decennio quali lo spopolamento delle aree interne, la preservazione degli ecosistemi ambientali, il sostegno ai presidi industriali e all’occupazione, l’incentivazione di nuove economie per il potenziamento del sistema turistico locale.

Dopo una puntuale analisi delle principali sfide e delle opportunità che caratterizzano isistemi montani e vallivi orobici, il documento delinea i quattro principali assi strategici entro cui prevedere la futura attivazione degli interventi:
● IL POTENZIAMENTO DELLE DOTAZIONI (welfare, trasporti, infrastrutture digitali, nuove forme di governance, comunità energetiche);
● IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA TURISTICO LOCALE (rinnovo patrimonio immobiliare, ricettività contemporanea, sistema integrato di offerta turistica);
● IL RILANCIO AGROSILVOPASTORALE (strategia per la zootecnia, bosco, filiera del legno, distretto del cibo);
● L’ INDUSTRIA DI MONTAGNA (accordi di cosviluppo, accessibilità delle merci).

Un lavoro che nasce da numerose buone pratiche progettuali già in corso e condivise nell’ambito del Tavolo Bergamo 2030 (Bando MIC “Attrattività dei borghi storici” 2022, Smart Orobie, progetto strategico pluriennale del sistema camerale “Turismo”, Piano di sviluppo industriale del Comune di Valbrembilla, Orobie Slow Experience, Sport e turismo), a partire dalle quali si evidenzia la necessità di rafforzare un coordinamento generale di sistema che possa ricondurre le diverse sperimentazioni all’interno di una visione integrata.
La proposta delineata nel Paper è la creazione di una struttura tecnico-scientifica denominata OROBIE LAB: un organismo coordinato scientificamente dall’Università e supportato dal Tavolo Bergamo 2030 che avrà il compito di porsi non solo a sostegno delle esperienze in corso, ma anche di rispondere agli obiettivi declinati dal paper, curando la redazione di proposte progettuali candidabili su bandi europei, nazionali o regionali, nonché la promozione di progetti pilota anche in relazione all’attuazione delle strategie regionali. Il coordinamento generale di Orobie LAB sarà in capo all’Osservatorio per la montagna della Provincia di Bergamo, esempio di governance territoriale ed eccellenza del nostro territorio, forse unica anche a livello regionale, dove sono riuniti tutti gli amministratori delle principali istituzioni montane bergamasche, i quali sapranno individuare le priorità su cui direzionare i progetti. A seconda delle tematiche progettuali affrontate, Orobie LAB si occuperà anche di attivare momenti di confronto con esperti e rappresentanti del mondo associativo, imprenditoriale e istituzionale.

“Già all’inizio del mio mandato, grazie al supporto del Consigliere Fabio Ferrari, abbiamo da subito rilanciato con forza l’Osservatorio della Montagna. Oggi finalmente l’Osservatorio può arricchirsi di un importante supporto tecnico-scientifico grazie alla nascita di Orobie LAB, un utile strumento sia per dare attuazione alle priorità politiche istituzionali degli amministratori territoriali locali sia per attrarre importanti finanziamenti attraverso l’elaborazione di proposte progettuali concrete”. Pasquale Gandolfi, Presidente della Provincia di Bergamo.
“In sede di Tavolo Bergamo 2030, la disamina delle priorità effettuata attraverso la stesura del position paper ha mostrato l’opportunità di dotarsi di uno strumento tecnico, Orobie LAB, a supporto dell’Osservatorio per la Montagna nella predisposizione di proposte progettuali trasversali e nella promozione di progetti pilota, al fine di rispondere in modo sempre più integrato ai bandi e alle opportunità messe a disposizione da Regione Lombardia”, ha commentato Carlo Mazzoleni, Presidente della Camera di Commercio di Bergamo.
“L’Università degli studi di Bergamo ha sviluppato una consolidata attenzione alla montagna lombarda in chiave multidisciplinare. Sono state coinvolte istituzioni pubbliche e private e sono stati creati forti legami tra il campus in città e le aule territoriali nelle aree montane, trovando proprio nella Montagna uno degli ambiti strategici a cui dedicare le tre missioni che muovono il lavoro quotidiano della comunità accademica: didattica, ricerca, terza missione. E’ per me una priorità far nascere all’interno del nostro Ateneo, in collaborazione con il Tavolo Bergamo 2030, un laboratorio scientifico e di supporto tecnico alle comunità delle valli bergamasche, per monitorare e studiare la vulnerabilità di questi territori di fronte alle sfide globali e per contribuire a creare un tavolo di co-progettazione che possa ispirare scelte sostenibili, attraverso un dialogo costante con le comunità, le istituzioni e i privati con i quali tessere relazioni a diverse scale su specifici interventi” Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo.

PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE MORASCHINI A “FACCIAMO SEMPLICE L’ITALIA – LA PAROLA AI TERRITORI” CON IL MINISTRO ZANGRILLO

Il Presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini, è intervenuto oggi al work shop itinerante, “Facciamo semplice l’Italia. Parola ai territori”, promosso a livello nazionale dal Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con L’Upi, Unione province italiane, e la Provincia di Monza Brianza. L’appuntamento, già ospitato in diverse città italiane, è stato pensato per ascoltare le istanze dei territori, per costruire servizi a misura di cittadino, nell’ambito delle riforme e dei progetti previsti nella PA.

 

Durante l’incontro, svoltosi alla Villa Reale di Monza, presente il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, il presidente Moraschini ha affrontato, nel corso del suo intervento, il tema della digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione, che ha permesso di snellire tempi e costi delle procedure, a beneficio di cittadini e Ente. In particolare l’attenzione è stata posta sulla sperimentazione di digitalizzazione avviata nei Centri per l’Impiego bresciani che rappresentano il servizio maggiormente a contatto con il pubblico. “Nel 2023 i nostri CPI hanno ricevuto oltre 41 mila persone, erogando 72 mila servizi. L’obiettivo della sperimentazione è semplificare e migliorare l’esperienza dei cittadini, modernizzare la dotazione tecnologica e promuovere l’impostazione smart degli uffici. Vogliamo produrre documenti informatici nativi digitali, eliminando il cartaceo, i costi di stampa, il consumo di carta e la presenza di archivi analogici. Quando la sperimentazione sarà conclusa valuteremo se estendere la stessa modalità di gestione a tutti i servizi ai cittadini erogati dalla Provincia di Brescia”.

 

Il presidente Moraschini ha poi parlato di digitalizzazione applicata alla prevenzione di caduta dei massi, con un progetto per catalogare e georiferire i sistemi di sicurezza lungo tutta la rete stradale. E’ prevista l’installazione di sensori che rilevino la capacità di tenuta delle barriere paramassi, a seguito di un evento franoso, con conseguente rischio residuo. A Monza il presidente della Provincia ha anche illustrato il progetto di realizzazione di un nuovo Crase, il centro per il recupero animali selvatici ed esotici, unico a livello nazionale, per sopperire alla mancanza di spazi per l’attività della Polizia Provinciale che nella sua attività ha contato già 1.500 recuperi. Con nuovi spazi saranno avviate le attività didattiche e la raccolta dati per il monitoraggio epidemiologico.

 

Dal canto suo il Ministro Zangrillo, insistendo sulla necessità della semplificazione per guardare al futuro e di una burocrazia che funzioni – come da obietivi del Pnrr -, ha parlato di capitale umano, di valorizzazione del personale, di un riconoscimento di merito a coloro che non solo sanno, ma sanno fare. “Riflessioni importantissime – ha dichiarato Moraschini – utili anche alla Provincia in un’ottica di rinnovamento e innovazione, che vuole portare avanti nei prossimi mesi”. Il convegno, che ha visto la presenza anche del Presidente di UPI De Pascale e del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, ha avuto il meritato successo ed è stato utile a tutti gli amministratori che hanno partecipato all’evento per riflettere sul futuro delle Province, a dieci anni dalla Legge Delrio, “che ha tolto loro la dignità che ora va restituita sia in termini di competenze sia per quanto concerne le risorse economiche necessarie a garantire servizi essenziali ai cittadini, a partire dalla sicurezza di scuole e strade”.

 

 

 

Facciamo L’Italia Semplice: le Province a Monza con il Ministro Zangrillo

La 13° tappa di Facciamo l’Italia Semplice in collaborazione con UPI e Provincia di Monza

“La semplificazione è un obiettivo del Pnrr, ma anche un percorso necessario, perché per guardare al futuro del nostro Paese abbiamo bisogno di una burocrazia che funzioni”. Il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, ha aperto così la tredicesima tappa, alla Villa Reale di Monza, di “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori”, il percorso lungo tutto il Paese del Dipartimento della funzione pubblica per condividere con i territori i tanti progetti che riguardano la Pa.

Organizzata in collaborazione con l’Unione delle Province d’Italia e con la Provincia di Monza e della Brianza, la tappa odierna di “Facciamo semplice l’Italia” è stata aperta dai saluti istituzionali del Ministro Zangrillo, del sindaco di Monza, Paolo Pilotto, del presidente della Provincia di Monza e della Brianza, Luca Santambrogio, del presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Michele De Pascale, e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

“Stiamo lavorando intensamente per migliorare tutti quei meccanismi, quelle procedure, quelle regole, che disciplinano il rapporto con i nostri utenti, cittadini e imprese, per erogare servizi all’altezza delle loro aspettative – ha spiegato il Ministro Zangrillo –. Non lo stiamo facendo chiusi nei nostri uffici, ma in una logica di confronto, di dialogo e di ascolto delle istituzioni territoriali e delle associazioni di categoria, perché soltanto così la percentuale di successo della nostra attività aumenta in modo significativo. La vera novità sta proprio nel metodo partecipativo di questo lavoro”.

Le dichiarazioni del Presidente UPI Michele de Pascale

“Per fare semplice l’Italia è essenziale innovare tutte le Pubbliche Amministrazioni. Le Province sono le istituzioni che più di tutte hanno bisogno di un nuovo modello che ne valorizzi il ruolo strategico sui territori – ha dichiarato il presidente De Pascale –. Occorre costruire nuove Province la cui missione sia contribuire alla semplificazione amministrativa del governo locale e garantire l’assistenza tecnica per supportare gli enti locali di piccole dimensioni. Per questo occorre riorganizzare le Province con modelli innovativi e personale altamente qualificato per offrire ai Comuni, soprattutto ai piccoli, uffici di progettazione degli investimenti territoriali, stazioni uniche appaltanti e di aggregazione degli acquisti per la trasformazione digitale della PA, veri e propri centri di competenza territoriale”.

Le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Monza Luca Santambrogio

Il presidente della Provincia Santambrogio ha evidenziato “la capacità mostrata dalle Province di farsi ‘casa dei Comuni’, creando una semplificazione delle procedure per gli Enti locali di piccole, medie o grandi dimensioni. È emblematico in questo ambito il caso dei progetti finanziati dal Pnrr e il ruolo delle Province come centrali uniche di committenza, che possono agire in sinergia con risorse proprie in campi essenziali come quello, ad esempio in particolare per la Brianza, dell’edilizia scolastica. Ci sono poi i progetti curati per conto dei Comuni: le Province, negli ultimi anni, hanno saputo mettersi al servizio degli Enti comunali e degli altri Enti del territorio. Lo sforzo adesso deve essere quello di spingere sulle risorse economiche e umane, e quindi sull’attrattività per il reclutamento, in particolare per gli Enti locali, di personale tecnico specializzato, agendo sul tema retributivo ma anche sui percorsi di carriera”.

Le dichiarazioni del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Il presidente della Regione Fontana ha rimarcato come la semplificazione della Pubblica amministrazione rappresenti “un tema che da molto tempo è oggetto di riflessione e per il quale, adesso, abbiamo veramente fiducia. Confidiamo nel fatto che finalmente si invertano quei principi che, finora, hanno impedito il raggiungimento di risultati effettivi. Si tratta di superare l’approccio formalistico legato a meri ritocchi delle procedure e basare invece l’esplicazione degli accertamenti sul controllo ex post, con il necessario rigore, anziché sulla articolazione formale nei passaggi preventivi. Superare applicazioni farraginose significa anche prevenire il malaffare, perché è nella linearità che possono essere scongiurate possibili zone d’ombra. Nel processo di semplificazione, un grande contributo può arrivare dai processi di digitalizzazione e dall’applicazione delle nuove tecnologie, come la blockchain con intelligenza artificiale che anche in Regione stiamo introducendo. Un ruolo essenziale è dunque rappresentato dall’investimento nella formazione del capitale umano, così come dal superamento di quei meccanismi che possono bloccare la capacità di assunzione delle decisioni da parte della dirigenza pubblica”.

Le dichiarazioni del Sindaco di Monza Pilotto

“Fare semplice l’Italia – ha affermato il sindaco Pilotto – è un’operazione che chiede applicazione e una lettura approfondita degli eventi. Si tratta di un percorso in cui gli Enti locali sono necessariamente coinvolti, a partire dalle modalità di accesso e reclutamento delle risorse umane e dal tema della attrattività del pubblico impiego. Il vecchio convincimento che vede la Pa come luogo di garanzia esclusiva del cosiddetto posto fisso non regge più, né per chi voglia criticare l’Amministrazione né in termini di attrattività: un tema su cui gli Enti locali stanno mettendo in campo importanti sforzi. Significa rivolgersi alle giovani generazioni con i giusti canali di comunicazione, anche rispetto ai bandi di concorso, per i quali, nella nostra esperienza, abbiamo cercato si cambiare la sequenza classica cominciando a descrivere da subito il tipo di lavoro che si potrebbe fare e il tipo di qualifica professionale. Molti Comuni della Lombardia stanno sfruttando le modalità nuove di organizzazione dei bandi, lavorando per aggregazioni in senso sinergico, e cioè indicendo insieme le selezioni in modo da massimizzare la platea di riferimento. L’esperienza pubblica deve essere fatta leggere come emotivamente affascinante, così come la formazione e il rapporto con il mondo delle Università devono avere la giusta attenzione”.

L’intervento del Direttore di UPI Piero Antonelli Intervento Antonelli Facciamo semplice Monza

L’intervento del Prof. Enrico Deidda Gagliardo Intervento Prof Deidda Piao Monza

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