Con le elezioni di secondo livello in quattro delle cinque province marchigiane (a Macerata si voterà nella primavera 2016) si inaugura oggi il nuovo corso voluto dalla legge Delrio.
La nuova presidente della Provincia di Ancona è Liana Serrani (sindaco di Montemarciano) eletta con 508 voti su 647 aventi diritto. Dei 12 consiglieri eletti con voto ponderato (cioè in base a percentuali stabilite per al numero dei cittadini di ciascun Comune), 9 erano i candidati della lista “Unione Democratica” (Stefano Gatto sindaco di Offagna, Daniele Olivi consigliere comunale di Jesi, Ugo Pesciarelli sindaco di Sassoferrato, Diego Urbisaglia consigliere comunale di Ancona, Simone Pugnaloni sindaco di Osimo, Matteo Vichi consigliere comunale di Chiaravallle, Arduino Tassi sindaco di Serra de’ Conti, Federica Fiordelmonte consigliere comunale di Ancona, Mattia Morbidoni consigliere comunale di Chiaravalle), due della lista “La Provincia per i Comuni” (Lorenzo Rabini consigliere comunale di Camerano, Goffredo Brandoni sindaco di Falconara) e uno della lista “Ancona Provincia Civica” (Alfredo Punzo consigliere comunale di Jesi).
Il nuovo presidente della Provincia di Pesaro e Urbino è Daniele Tagliolini (sindaco di Peglio) eletto con 388 voti su 708 aventi diritto (510 i votanti). Dei 12 consiglieri eletti, 11 erano candidati della lista “La Provincia dei sindaci” (Alberto Alesi di Montemaggiore, Alberto Alessandri di Cagli, Davide Dellonti di San Lorenzo in Campo, Maurizio Gambini di Urbino, Conca Omar Lavanna di Mercatino, Francesca Paolucci di Tavullia, Margherita Pedinelli di San Costanzo, Andrea Pierotti di Acqualagna, Matteo Ricci di Pesaro, Massimo Seri di Fano, Palmiro Ucchielli di Vallefoglia) ed uno della lista “Progetto Provincia Pesaro e Urbino” (Nicola Barbieri consigliere comunale di Mondolfo).
Il nuovo presidente della Provincia di Ascoli Piceno è Paolo D’Erasmo (sindaco di Ripatransone) eletto con 268 voti su 418 aventi diritto (380 i votanti). Dei 10 consiglieri eletti, 6 erano candidati nella lista “Cambiamento e Rinnovazione per il rilancio del Piceno”, (Silvano Evangelisti consigliere comunale di San Benedetto, Bruno Menzietti già consigliere provinciale, Alberto Antognozzi consigliere comunale di Comunanaza, Sergio Corradetti già consigliere provinciale, Stefano Novelli consigliere comunale di Grottammare e Valentina Bellini consigliere comunale di Ascoli), 3 nella lista “L’Altra Provincia – Ascoli Piceno” ( Aleandro Petrucci già assessore provinciale, Andrea Maria Antonini già assessore provinciale e Simone Ignazio Matteucci consiglio comunale di Ascoli), uno per la lista “Amministratori del Piceno per la Costituzione” (Roberto De Angelis sindaco di Cossignano).
Fabrizio Cesetti è rieletto presidente della Provincia di Fermo con 253 voti su 468 aventi diritto (417 i votanti). Dei 10 consiglieri eletti, 7 erano candidati nella lista “Intesa per la Provincia” (Adolfo Marinangeli sindaco di Amandola, Stefano Pompozzi consigliere comunale di Servigliano, Aronne Perugini consigliere comunale di Montegranaro, Daniele Stacchietti consigliere comunale di Porto Sant’Elpidio, Pierluigi Malvatani consigliere comunale di Fermo, Massimo Silvestrini consigliere comunale di Porto San Giorgio, Mirco Romanelli consigliere comunale di Sant’Elpidio a Mare), 2 della lista “Il Fermano prima di tuto” (Armando Benedetti sindaco di Montegiorgio e Valerio Ficcadenti consigliere comunale di Fermo), uno di “Un grande Fermano” (Amato Mercuri ex consigliere provinciale)
Le novità
I neoeletti presidenti e consiglieri non percepiscono alcuna indennità per il mandato (il risparmio sulle indennità è quantificabile a livello nazionale in 100 milioni di euro all’anno), ma solo rimborsi spesa.
I presidenti rimangono in carica quattro anni, i consiglieri solo due anni.
Le funzioni fondamentali che resteranno in capo alle Province sono: scuole superiori (edilizia scolastica), trasporti locali, strade di livello provinciale, ambiente (ciclo completo dei rifiuti). Ma, nel lento processo di riordino in corso, manca ancora la definizione nel dettaglio delle funzioni delle nuove province (che presumibilmente saranno alleggerite a favore di Comuni e Regione) e di conseguenza del budget da amministrare e del personale.
La Conferenza unificata del mese scorso accorda a ciascuna Regione tempo fino al 31 dicembre 2014 (slittata quindi di quasi tre mesi rispetto a quanto previsto dalla legge Delrio) per stabilire come ripartire competenze economiche e umane. Entro la stessa data l’assemblea dei sindaci (organo delle nuove province) dovrà approvare lo statuto della propria area vasta.
Dal primo gennaio 2015, le province in cui si sono svolte le elezioni d’autunno dovranno diventare operative e ripartire con il nuovo assetto e la nuova dote.
Entro l’8 aprile, la Regione adegua la propria legislazione alla legge 56/2014, detta Delrio.
Se entro il 30 giugno 2015 lo statuto di una singola provincia non dovesse essere approvato, interverrebbe un commissario.
Come sancito dalla Conferenza unificata dello scorso settembre, il 6 ottobre la Regione Marche ha costituito l’Osservatorio regionale per il riordino delle Province di cui fanno parte oltre alla Regione stessa, l’Upi (Province) e l’Anci (Comuni).
“A tutti i presidenti e i consiglieri delle Province marchigiane auguro buon lavoro e assicuro loro la più ampia collaborazione dell’Upi e mia personale, in quanto presidente uscente, nel percorso attuativo della legge 56/2014” così Patrizia Casagrande.
Redattore: Ufficio Satampa Upi Marche