Svuotare le Province, secondo quanto previsto dalla riforma voluta dal Governo Monti con il decreto Salva Italia, è inutile e fonte di sprechi. Lo hanno scritto i Sindaci dei Comuni della Provincia di Firenze in una lettera indirizzata al Premier Mario Monti, esprimendo “profonda perplessità sulla la decisione del Governo di cancellare le Amministrazioni Provinciali trasformandole in un inutile ente di indirizzo e di coordinamento senza funzioni amministrative”.
“Appare irrealistico che i Comuni del nostro territorio provinciale – scrivono i sindaci – possano gestire singolarmente la manutenzione, la progettazione e la realizzazione delle strade, la gestione degli edifici scolastici per la scuola media superiore, la gestione degli sportelli dei centri per l’impiego, i bandi per la formazione professionale, le competenze ambientali, il piano dei rifiuti con l’individuazione degli impianti, la progettazione e realizzazione di grandi infrastrutture, la gestione del rischio idraulico, etc.
Anche l’eventuale aggregazione per macro funzioni sotto la responsabilità delle regioni ci pare contrastare con il principio di sussidiarietà sancito dall’art. 118 della Costituzione e da verificare sul piano dei costi e dell’efficienza in un ente che a nostro avviso dovrebbe occuparsi di legislazione e di indirizzo e sempre meno di amministrazione.
Tutto ciò – si legge nella lettera indirizzata a Monti – avrebbe solo degli effetti negativi come la riduzione dei servizi forniti a cittadini e imprese e l’aumento dei costi perché sarebbero cancellate le economie di scala determinata da una gestione unitaria a livello provinciale, rendendo la provincia più debole e priva di una struttura politica di indirizzo che possa chieder conto dei risultati. In tutti questi anni abbiamo trovato nella Provincia un ente che tutela tutte le nostre comunità e che abbiamo sentito vicino per contrastare la marginalità dei territori più deboli. Casomai, anche per la Provincia, vale l’antico problema del nostro ordinamento che soffre di sovrapposizioni e di parcellizzazione delle competenze. È lì che si dovrebbe concentrare la giusta ansia riformista per ridurre sprechi e razionalizzare funzioni, senza mortificare partecipazione e rappresentanza democratica. In particolare, per quanto riguarda direttamente il nostro territorio, stiamo lavorando da più di due anni con il Presidente della Provincia Andrea Barducci ad un piano di riorganizzazione in termini di area vasta della Toscana centrale, anche sfruttando le potenzialità offerte dall’istituzione della Città Metropolitana, che comprenda le Province di Prato e Pistoia e potrebbe portare alla riduzione delle Province toscane da 10 a 3 con relativa riduzione degli enti periferici dello stato.
Tanti e tali sono stati in questi anni gli impegni, insieme sottoscritti, tra Provincia e comuni sulle materie di nostra competenza, spesso con il coinvolgimento delle rappresentanze sociali ed economiche del nostro territorio, da confermare un quadro ampio di ampia e proficua collaborazione.
Vorremmo quindi – chiudono i sindaci – che il Governo lavorasse a un progetto vero di riforma di tutta la filiera istituzionale che permetterebbe maggiore efficienza e risparmio nel rispetto però delle necessità dei territori e dei cittadini che noi rappresentiamo”.
In allegato, la lettera con tutte le firme dei sindaci