“La raccomandazione al Governo italiano votata oggi a Strasburgo dal Congresso dei Poteri Regionali e Locali d’Europa è molto chiara: a causa dei tagli iniqui ai bilanci delle Province queste istituzioni hanno a diposizione risorse non sufficienti per assicurare lo svolgimento delle loro funzioni. Il Governo è richiamato, nel rispetto della Carta Europea delle autonomie locali che il nostro Paese ha sottoscritto nel 1999, a rivedere i tagli effettuati in modo da garantire alle Province che le loro risorse siano commisurate alle responsabilità”. Lo riferisce il Vice Presidente dell’Upi, Carlo Riva Vercellotti, rappresentante Upi nella delegazione italiana presso il CPRLE oggi a Strasburgo insieme al Presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli, Presidente Upi Lombardia e alla Consigliera della Provincia di Lecce Simona Manca, al termine della votazione sulle raccomandazioni dell’organismo europeo sulla democrazia regionale e locale in Italia.
“I risultati del monitoraggio effettuato dalla Commissione del Congresso in Italia non fanno che confermare la necessità ed urgenza che nel nostro Paese si ripristinino le prerogative costituzionali delle Province, prime fra tutte l’autonomia finanziaria e l’autonomia organizzativa. Il Governo ha l’occasione della Legge di Bilancio 2018 – sottolineano Vercellotti, Mottinelli e Manca– per porre rimedio a questa situazione e assicurare alle Province le risorse necessarie per assicurare i servizi essenziali, come la manutenzione e la messa in sicurezza di strade e scuole superiori. Quanto alle questioni di carattere istituzionale derivate dalla riforma delle Province – aggiungono – il monitoraggio ha rilevato diversi elementi di difformità dalla Carta europea delle Autonomie locali, a partire dal sistema di governance: criticità che dovranno essere affrontate e risolte nella prossima legislatura”.
“La delegazione italiana – concludono i rappresentanti Upi – ha chiesto al Congresso di avviare una interlocuzione urgente con il Governo italiano, prima dell’approvazione definitiva della Legge di Bilancio”.