La Provincia di Terni, dopo aver eseguito in tempi rapidi interventi urgenti per ripristinare il normale deflusso delle acque del fiume, ha avviato le attività di rimozione totale del materiale legnoso finito nel Paglia e negli altri principali fiumi e corsi d’acqua dell’orvietano in occasione dell’alluvione del 2012. Per questo è stato definito dal servizio Cave, difesa del suolo e protezione civile un piano di gestione per la rimozione dei potenziali ostacoli allo scorrere delle acque, operando a compensazione di materiale senza quindi costi aggiuntivi per la Provincia e la collettività. Il piano di gestione rispetta tutte le norme e le linee guida previste dai diversi enti (Governo, Autorità di Bacino e Regione Umbria) ed ha l’obiettivo di eliminare situazioni di potenziale pericolo, difendere e conservare le sponde, salvaguardare la conservazione delle presenze vegetali che colonizzano in maniera permanente gli habitat intorno ai fiumi e creare, possibilmente, anche nuove opportunità di lavoro. Gli interventi interessano un tratto di 20 chilometri tra Allerona e la confluenza con il fiume Tevere dove è presente una considerevole quantità di materiale legnoso che oltre a creare possibili difficoltà al libero deflusso delle acque, ha anche degradato i terreni circostanti. In un momento di forte crisi per l’ente sarebbe stato impossibile operare con risorse proprie, con il rischio concreto di non riuscire a ad affrontare e risolvere i problemi. Per tale ragione la Provincia ha emanato un avviso pubblico di manifestazione di interesse alla rimozione del materiale senza oneri per l’amministrazione. Con tale avviso sono state da tempo autorizzate alcune ditte a prelevare il legname, a proprie spese, utilizzandolo poi a fini energetici per la produzione, ad esempio, di pellets o per alimentazione di centrali a biomasse. Finora sono stati rimossi oltre 60mila quintali di materiale legnoso. Contestualmente la Provincia ha disposto un secondo bando per la manutenzione permanente della boscaglia a ridosso del Paglia, del Tevere e degli altri corsi d’acqua. In tal modo l’amministrazione sopperisce alla mancanza di risorse proprie ma non si esime dai compiti che la legge le assegna in materia di gestione del demanio idrico, assicurando interventi di ripulitura e manutenzione degli alvei fluviali e di messa in sicurezze delle aree a rischio. Nello stesso tempo con questo sistema si creano le condizioni per dare avvio allo sviluppo e all’incentivazione della filiera corta che in questo settore ha diversi obiettivi: l’utilizzo del materiale legnoso a fini energetici, la salvaguardia ambientale, la sensibile riduzione dell’impatto derivante dal trasporto e dalla lavorazione, la preservazione e la valorizzazione ambientale e paesaggistica delle aree demaniali.
Redattore: Ufficio stampa Provincia Terni