Un breve bilancio di fine anno di Provincia di Varese, dell’attività complessiva prodotta da questo Ente dall’insediamento avvenuto a febbraio 2023, porta subito all’attenzione oltre a numeri e cifre – che pure contano – parole chiave che hanno contraddistinto questo anno di mandato.
«La prima credo sia “incontro” – chiosa il presidente Marco Magrini – nella sua accezione più piena. Incontro con il territorio, con i sindaci ed a più riprese con la quale si è instaurato un dialogo riconosciuto come proficuo anche da chi, a torto, negli ultimi anni ha considerato Provincia un ente declassato e forse pure poco utile. Abbiamo avviato il dialogo con i sindaci. A oggi ne ho incontrati 63 e proseguirò poiché è mia intenzione ascoltarli tutti, perché ribadisco che la Provincia è la loro casa. Attenzione anche al mondo dell’impresa. E dialogo aperto con i rappresentanti del mondo industriale anche in specifici comparti penso a quello aerospaziale, per citarne uno, che ci ricorda che questa è una provincia con le ali. Ali e ruote, forte infatti è il connubio di questo territorio con la bicicletta, un tema a me ed alla mia giunta molto caro per la quale abbiamo e vogliamo ancora investire con ricadute che poi arrivano sui singoli territori anche grazie al sostegno importante di Regione Lombardia. Vi sono stati altri incontri più istituzionali con Prefettura, Comunità Montane, Alfa, Camera di Commercio, sindacati, associazioni di volontariato e amministrazioni su specifiche tematiche che vanno dalla sicurezza alla viabilità passando per la depurazione, le questioni sociali, i temi del lavoro. Mi preme citare a proposito di sicurezza l’attività portata avanti con anche con la Sovrintendenza per la questione “revisione” e controllo dei ponti. Sono temi e opere poco mediatiche, ma fondamentali per il bene della comunità e di chi viaggia sulle nostre strade. Una seconda parola chiave è “dialogo”. La volontà della Giunta di Villa Recalcati di ascoltare tutti è evidente anche solo dall’agenda di incontri fatti con i sindaci, di ogni schieramento politico. Credo che il lavoro effettuato in questo anno – riprende ancora Magrini – sia da attribuire oltre alla competenza ed alla dedizione di tutti coloro che lavorano per questo ente, dico tutti, anche alla volontà forte di dialogare. Può sembrare una ripetizione della prima parola chiave, dell’incontro, invece non è così. Il dialogo presuppone anche e soprattutto la volontà degli interlocutori amministrativi o politici di saper ascoltare mettendo spesso ciò che si ascolta prima di ciò che si pensa. Partendo dal fatto che da chiunque può arrivare un suggerimento utile, talvolta indispensabile. Quindi ci siamo incontrati ed abbiamo dato vita a un confronto continuo e costruttivo. Alle volte semplice, alle volte complesso ma sempre con lo sguardo rivolto alla soluzione dei problemi. Da questo punto di vista esprimo una nota di rammarico quando vedo che le opposizioni non riescono a fare quel passo in più non per dare ragione a Magrini, ma per cercare di portare a casa importanti traguardi per il territorio. Emblematico è il caso dell’ultimo Consiglio provinciale dove hanno votato contro un provvedimento per la messa in sicurezza di istituti scolastici superiori che discendevano da decisioni della precedente maggioranza di governo a Villa Recalcati, dove sedeva anche qualcuno di loro. Ecco l’ambizioso obiettivo per il prossimo anno: auspico che chi è parte responsabile di questa Provincia metta la stessa passione nel dibattito, ma con un fine condiviso, ovvero non limitarsi alla sterile polemica, ma dare un contributo concreto a risolvere i problemi in un momento storico davvero complesso. Spero quindi di non veder più anteposte le questioni personali all’interesse dei nostri cittadini, giovani studenti compresi.
Naturalmente alla ripresa dei lavori vi è piena disponibilità per eventuali domande da parte degli organi di informazione».