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Riforma delle Province: il Vice presidente della Provincia di Taranto alla Regione Puglia

Carrieri: sgradevole la “lezioncina” della Dentamaro. Noi persone responsabili, non faremo i liquidatori delle Province 

Istituzioni e Riforme    18/05/2012

“La lettera inviata dall’assessore regionale al Federalismo Marida Dentamaro ai sei presidenti di Provincia pugliesi ha il sapore sgradevole della lezioncina che i docenti più boriosi sono soliti riservare ai propri scolari. Ma noi non siamo alunni ma amministratori pubblici democraticamente eletti dai cittadini”.

Inizia così la replica dell’assessore provinciale ai Lavori pubblici Costanzo Carrieri, all’assessore regionale Dentamaro che proprio ieri ha invitato le Province pugliesi ad assumere un atteggiamento prudente in materia di gestione del personale in vista del riassetto istituzionale previsto dal governo Monti e che coinvolge, com’è noto, proprio le Province.

Così prosegue Carrieri: “Della esibita solerzia dell’assessore Dentamaro non avvertivamo certo il bisogno. Ci saremmo invece aspettati, questo sì, la convocazione di un incontro per discutere insieme di tempi, forme e modalità di trasferimento e ridefinizione di compiti e funzioni. Faccio presente, per esempio, che in materia di ecologia e ambiente, formazione professionale ed edilizia sismica ex genio civile,  ci sono voluti “appena” due anni per trasferire risorse umane e competenze dalla Regione Puglia alla Provincia di Taranto. Noi siamo pronti al dialogo e ad assumerci le nostre responsabilità ma sicuramente non staremo a riscaldare la poltrona né ci esalta l’idea di diventare i commissari liquidatori delle Province: non lo siamo e non lo diventeremo.

La democrazia, come sa bene la professoressa Dentamaro, si caratterizza per essere il governo delle leggi e non degli uomini: ci atterremo alle decisioni prese, con animo sereno seguiremo il percorso tracciato dal governo e dal Parlamento. Come con animo sereno ricordo anche all’assessore regionale al Federalismo che la Provincia di Taranto avanza circa 20 milioni di euro dalla Regione Puglia per opere programmate e realizzate. Si tratta di un credito che non è stato ancora onorato. Sono soldi che aiuterebbero certamente l’economia ionica, dunque i lavoratori e le imprese.

E tuttavia, nonostante i nostri ripetuti solleciti, per senso di responsabilità e per rispetto istituzionale non abbiamo voluto rendere pubblica questa grave inadempienza.

È vero, la narrazione collettiva che assegna alle Province il ruolo di enti inutili da cancellare sta registrando consensi nell’opinione pubblica; come pure conosciamo il doloroso travaglio di quelle “coscienze infelici” che in pubblico si scagliano contro le Province e poi in privato, da amministratori responsabili, ammettono che la realtà dei fatti è diversa perché gli sprechi, quelli veri, si annidano altrove, per esempio nelle decine di enti strumentali che in molti casi sono diretta emanazione delle Regioni. Sempre in quest’ottica, non sarebbe sbagliato ed anzi vivamente auspicabile, se la Regione Puglia facesse qualcosa in più per ridurre drasticamente il costo del ceto politico pugliese, dagli emolumenti a consiglieri ed assessori ai vitalizi, dalle consulenze agli incarichi.

 Ma si sa, la storia è scritta dai vincitori ed in questa commedia che porta in scena la Demagogia il ruolo dei vinti spetta alle Province. Gentile assessore Dentamaro, noi sappiamo di dover recitare la nostra parte anche se il finale è tutto da scrivere. Fino ad allora, ci piacerebbe però essere rispettati per quello che ancora rappresentiamo: la sovranità popolare”.  



Redattore: Ufficio stampa Provincia Taranto
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