Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, ha ricevuto nella sede di Viale Cesare Battisti il presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon. Numerosi gli argomenti trattati durante l’incontro.
“Ho ricevuto volentieri il collega Reolon perché le nostre Province hanno molti argomenti comuni da trattare – spiega Muraro – innanzitutto, la questione dei danni alle foreste e all’attività agricola causata dalla eccessiva presenza di cervi nel bosco del Cansiglio. In questo senso, siamo convenuti di affidare all’Infs (Istituto Nazionale Fauna Selvatica) di Bologna un apposito studio sulla situazione per decidere eventualmente se e come intervenire. Si tratta di uno studio che rientra nell’ambito delle attività previste da una convenzione stipulata lo scorso anno tra Provincia di Treviso, Provincia di Belluno, Veneto Agricoltura e Corpo Forestale per l’istituzione del Centro Faunistico del Cansiglio che ha come obiettivi la gestione faunistica e la gestione di corsi di formazione per operatori faunistici. Lo studio Infs sarà implementato con studi già in corso da parte della Provincia di Belluno con la collaborazione dell’Università di Padova.
Restando in tema ambientale, il presidente Reolon mi ha dato la propria disponibilità a contribuire economicamente, anche se non di interesse diretto per la sua Provincia, ad acquistare il Monte Pizzoc.
Un altro punto sul quale ci siamo trovati in totale accordo è la questione dello smaltimento dei rifiuti urbani non riciclabili. Abbiamo convenuto che la produzione di secco nelle due Province di Treviso e Belluno, pari a circa 120.000 tonnellate l’anno, non giustifica la realizzazione di un inceneritore a servizio delle due Province, in quanto non sarebbe economicamente vantaggioso. Chiederemo allora in sede Urpv (Unione delle Province Venete) di valutare congiuntamente la produzione di rifiuto urbano in tutte le Province del Veneto e di individuare congiuntamente una soluzione a livello regionale.
Parlando di mobilità invece, abbiamo toccato due argomenti. Relativamente alla metropolitana di superficie, abbiamo convenuto che, una volta concluso il primo stralcio, si dovrà chiudere l’anello verso Belluno con lo stralcio che riguarda Conegliano, Vittorio Veneto, Ponte delle Alpi, Belluno, Feltre e Montebelluna. Infine – chiude Muraro – parlando di A27 e Venezia-Monaco, Reolon mi ha dato la sua disponibilità a completare il tratto sino a Macchietto, poi a redigere uno studio approfondito su quelli che potrebbero essere i vantaggi economici e gli impatti ambientali di un possibile prolungamento fino a Monaco”.
Redattore: Ufficio stampa Provincia di Treviso