I CONSIGLI NAZIONALI ED I DIRETTIVI DELL”ANCI, DELL”UPI
DELL”UNCEM E DELLA I,EGA DELLE AUTONOMIE
riunitisi a Rimini il 2 Aprile 2003
DENUNCIANO
Il ricorrente venir meno da parte del Governo agli impegni, alle intese, e agli accordi presi nelle varie sedi di confronto e concertazione istituzionale. Da ultimo, la bocciatura del decreto contenente “Disposizioni urgenti in materia di bilanci degli enti locali”, preventivamente concordato con il Ministero dell”Interno e con il Ministero dell”Economia, che prevedeva norme favorevoli per gli enti locali nella predisposizione dei propri bilanci. Decreto che – chiediamo – venga immediatamente ripresentato nella versione concordata.
Il progressivo deterioramento dei rapporti interistituzionali e l”esigenza di rivitalizzare le attuali sedi di concertazione, quali le Conferenze Stato – città e Unificata, per realizzare un confronto ed una dialettica più efficace ed incisiva;
AUSPICANO
per scongiurare l”affermarsi di un neo centralismo regionale anche in materia di federalismo fiscale, un incontro urgente con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, al fine di concertare un approccio, condiviso ed unitario all”attuazione del nuovo Titolo V della Costituzione;
CHIEDONO
1. di procedere celermente con l”approvazione del disegno di legge cd. La Loggia che deve contenere il conferimento della delega al Governo per l”individuazione, con legge statale, delle funzioni fondamentali dei comuni delle province e delle città metropolitane e per la revisione delle norme statali in materia di ordinamento degli enti locali;
2. di concertare preventivamente. al fine di poter formulare apposite indicazioni ed orientamenti. il disegno di legge costituzionale di revisione del Titolo V della Costituzione che il Governo si appresta a presentare;
3. di approvare la modifica dei regolamenti parlamentari, indispensabile per procedere all”integrazione della Commissione bicamerale per le questioni regionali;
4. di completare la transizione verso un ordinamento autonomistico, procedendo alla revisione dell”attuale bicameralismo in Camera delle Autonomie;
RITENGONO ESSENZIALE
1. insediare immediatamente 1”Alta Commissione di studio in materia di federalismo fiscale, per procedere alla fissazione degli indirizzi per l”attuazione dell”art.119 della Costituzione che dovranno essere recepite nella legge statale di coordinamento della finanza pubblica. In particolare, le Autonomie locali ritengono che il nuovo modello di finanza pubblica debba prevedere un ampliamento della compartecipazione al gettito dei tributi erariali riferibile al territorio che progressivamente deve sostituire il meccanismo dei trasferimenti statali e che, già dal 2004, sia legata all’andamento complessivo del gettito, garantendo un nuovo sistema di perequazione;
2. garantire, nel nuovo sistema di finanza pubblica, 1”autonomia impositiva e tributaria di Comuni e Province, sia in ordine alla possibilità di istituire tributi propri e di regolamentare con maggiore autonomia i tributi locali a carattere generale già previsti dalla legge statale;
3. prevedere forme e sedi di concertazione e co-decisione per procedere all”elaborazione e definizione dei prossimi documenti di programmazione economico-finanziaria, i quali devono stabilire in modo condiviso obiettivi, procedure, monitoraggio, sanzioni ed incentivi per il concorso dei Comuni e delle Province al Patto di stabilità interno;
SOLLECITANO
Il Governo a convocare una Conferenza Unificata dedicata esclusivamente all”attuazione dell”art.119 della Costituzione, per definire al più presto l”accordo politico istituzionale sull”assetto federale finanziario e fiscale del Paese, come espressamente indicato dalla legge finanziaria per il 2003 proposta dallo stesso Governo.
RIBADISCONO
La necessità di avere una “finanziaria per le autonomie” frutto di confronto fra autonomie e Governo che parta dalla definizione del nuovo DPEF e si formalizzi concretamente nella nuova legge di bilancio per il 2004.