“Se nel 2013 le Province vanno in dissesto e non riescono a raggiungere gli obiettivi del Patto di stabilità ne risentiranno gli equilibri dei conti dello Stato. Da più di due settimana abbiamo chiesto un incontro, ma ancora nessuno si decide a riceverci. Bisogna trovare soluzioni che consentano di evitare questo scenario drammatico e di mantenere intatta la capacità degli enti di erogare i servizi essenziali ai cittadini”. Lo scrive il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, in una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia Fabio Saccomanni, al Viceministro Stefano Fassina e al Sottosegretario Pierluigi Baretta.
La richiesta del Presidente dell’Upi al Ministro è di prevedere un incontro urgente per discutere della situazione del comparto. “Le Province – scrive Saitta – sono state oggetto di pesanti interventi finanziari che rendono ormai impossibile una corretta ed efficiente, e in alcuni casi anche minima, offerta di servizi alle collettività, e che soprattutto mettono a rischio il raggiungimento degli equilibri di bilancio già nel 2013. Con i tagli operati, lo Stato non solo non contribuisce più in alcun modo al finanziamento del comparto Province, ma recupera ed incassa oltre 70 milioni di tributi propri provinciali . In questa situazione è evidente che non si hanno più a disposizione le risorse necessarie allo svolgimento dei compiti e delle funzioni delle Province, perfino per pagare gli stipendi ai dipendenti, ed è a rischio la sicurezza degli edifici scolastici e della rete viaria in primo luogo, ma anche la tutela e manutenzione del territorio e gli interventi di urgenza a fronte di calamità naturali. L’assurdo poi – scrive ancora l’Upi al Ministero dell’Economia – è che mentre si continuano a tagliare i bilanci, continuano ad esserci fondi destinati alle Province bloccati negli uffici del Ministero.
Questo a fronte di una situazione fotografata da Bankitalia la scorsa settimana secondo cui le Province sono l’istituzione che in 1 anno ha ridotto maggiormente il proprio debito: mentre le Regioni dall’aprile 2012 all’aprile 2013 hanno fatto lievitare il loro debito del + 14,8% e quello dello Stato è cresciuto di + 4 punti percentuali, quello delle Province nello stesso periodo è diminuito, scendendo del -11% e quello dei Comuni del -9,9%. Non possiamo più accettare il silenzio del Ministro – conclude Saitta – ci aspettiamo di essere convocati con la massima urgenza”.
In allegato, la lettera con la richiesta incontro e le lettere ai dirgenti per le quote di risorse delle Province bloccate al Ministero
Redattore: Redazione Upi