“Come Presidente dell’Unione delle Province d’Italia voglio esprimere, a nome delle istituzioni che rappresento, tutto il cordoglio e la vicinanza alle famiglie delle due impiegate, uccise oggi mentre erano al lavoro negli uffici della Regione Umbria.
Personalmente provo grande sgomento e dolore per l’accaduto, ed esprimo la vicinanza di tutti i 50mila dipendenti delle Province italiane, molti dei quali ogni giorno affrontano casi sociali drammatici e rischiano in prima persona nei Centri per l’impiego, negli sportelli per le politiche sociali, negli uffici dei territori in forte crisi.
Mi permetto di sottolineare che questi drammi sono anche figli della propaganda contro le istituzioni e contro i dipendenti pubblici che in questi anni è stata sollevata ad arte e che è montata insieme alla rabbia di un Paese in crisi .
E mi permetto anche di dire che quando si utilizzano termini come soppressione, cancellazione, abolizione di istituzioni, come è capitato per le Province, indicandole all’opinione pubblica come fonte di ogni male, dalla Puglia di Vendola alla Sicilia di Crocetta, si getta discredito anche su quanti in queste stesse istituzioni lavorano ogni giorno con dignità e professionalità.
Anche per rispetto verso di loro e verso il loro lavoro, una classe politica credibile dovrebbe, quando parla di riforme, sentire la responsabilità di dimostrare ai cittadini il reale valore, in termini di risparmi economici e non di immagine, che si attende dalle scelte”.
Redattore: Redazione Upi