In seguito al consiglio direttivo odierno, l’Unione delle Province italiane della Toscana ha espresso profonda preoccupazione riguardo ai tagli alle province previsti dalla legge di bilancio, che rischiano di minare seriamente gli sforzi per il rafforzamento degli enti e l’erogazione dei servizi ai cittadini, proprio mentre in questi giorni si ha notizia del raddoppio degli appalti di propria competenza.
Le province toscane, così come quelle di tutta Italia, si trovano di nuovo ad affrontare una situazione finanziaria precaria con una spending review di 50 milioni di euro annui per il periodo 2024-2028, che si aggiunge ai 50 milioni annui già previsti per il periodo 2024-2025 dal decreto legge 132/2023. Di conseguenza, il totale dei tagli per le province nel 2024 ammonta a 100 milioni di euro.
In Toscana si stima che ciò comporterà un aggravio di circa 6 milioni di euro nel 2024, portando a 115 milioni il totale delle risorse versate dagli enti allo Stato.
“Quando nelle prossime settimane saranno resi noti i numeri definitivi della manovra – afferma il Presidente di Upi Toscana Lorenzetti – saremo costretti a prendere decisioni drastiche. Con il riordino provinciale abbiamo tagliato al massimo la spesa di funzionamento per non penalizzare i cittadini, ma ora non abbiamo altra scelta. Non potendo assicurare asfaltature e taglio dell’erba stiamo valutando quali decisioni adottare per questioni legate alla sicurezza stradale”
“Questa situazione comporta anche un blocco delle assunzioni – affermano i Presidenti – e senza personale non siamo in grado di garantire quei servizi efficienti e di qualità che i recenti dati stavano dimostrando”.
Upi Toscana ritiene quindi fondamentale che vengano rivisti questi tagli e che si giunga quanto prima a una riforma delle province che sia in grado di assicurare migliori servizi alle comunità locali che anche in questi anni di difficoltà stiamo continuando ad amministrare e rappresentare.
Redattore: Ufficio stampa Upi Toscana