“Con la riforma delle Province poco più di 1.000 Sindaci e Consiglieri comunali – al posto dei 4.100 ex-amministratori provinciali – governano gratuitamente gli Enti di Area Vasta e le Città metropolitane. Questo ha permesso, per le sole voci dei costi della politica, un risparmio al Paese di oltre 220 milioni per il 2015 e 2016. Questi soldi devono essere destinati ai servizi ai cittadini e alle imprese delle aree vaste: alla messa in sicurezza e gestione delle strade, delle scuole superiori e dell’ambiente”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati, associandosi all’Anci nella richiesta, nella riunione della Conferenza Stato Città di oggi , di immediata sospensione del Decreto del Governo che dispone ogni anno il prelievo di questi fondi dai bilanci di Province e Città metropolitane e la cancellazione della norma nella prossima Legge di bilancio.
“Dal 2014 – ricorda Variati – nei 76 Enti di Area Vasta e nelle 10 Città metropolitane nate dalla cosiddetta riforma Delrio la politica costa zero. I soldi che oggi ci si chiede di restituire al bilancio Stato sono in realtà risorse che le nostre comunità risparmiano perché noi Sindaci abbiamo accettato di amministrare i territori senza ricevere alcun compenso. Considerati i tagli drammatici che gli Enti di Area vasta hanno subito in questi due anni, che hanno messo in forte crisi la finanza degli enti andando ad impattare negativamente sui servizi ai cittadini, chiediamo che questi soldi restino a disposizione dei nostri territori. Useremo anche questi risparmi – conclude il Presidente dell’Upi – per assicurare l’erogazione dei servizi essenziali, garantire l’efficienza e la sicurezza delle strade provinciali e delle scuole superiori e assicurare interventi di manutenzione che consentano di salvaguardare il territorio ed evitare che i disastri ambientali abbiano impatti devastanti”.
Redattore: Barbara Perluigi