Categoria: Istituzioni e Riforme

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Riordino Polizia locale: le Province in audizione alla Camera “Recuperare il ritardo e concludere in tempi certi la riforma”

“Il riordino dell’ordinamento dei corpi di polizia locale ha accumulato un ritardo macroscopico: i lavori parlamentari devono concludersi in tempi certi e rapidi”.

Lo ha detto il Vicepresidente UPI Claudio Scajola, Presidente della Provincia di Imperia intervenuto a rappresentare le Province nell’audizione presso la Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati sul riordino delle polizie locali.

La polizia provinciale

“Per quanto riguarda la polizia provinciale – ha poi aggiunto – è indubbio l’urgenza di rafforzamento di un corpo chiamato ad assicurare presidi di sicurezza su oltre 130 mila chilometri di strade e più di 30 mila ponti e gallerie. Ad oggi, su 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario, 70 hanno una struttura specifica di polizia provinciale, con una media di circa 15 dipendenti in ogni ente: in tutto sono in servizio 970 dipendenti che si occupano di polizia locale, polizia stradale e funzioni di polizia ambientale, faunistica e venatoria.
Numeri troppo bassi, considerato che in questi anni la necessità di un corpo di polizia provinciale anche a supporto dei corpi nazionali è stata confermata con chiarezza in ogni emergenza, durante il COVID come nei tanti interventi nei disastri ambientali che si sono verificati nel Paese. Per questo serve accompagnare il riordino con un fondo nazionale, che possa permettere assunzioni mirate al rafforzamento dei corpi e servizi di polizia locale, non solo in ambito provinciale, ma anche comunale e metropolitano.

Riforma Delrio

“Occorre poi– ha aggiunto il Vicepresidente Scajola – fare chiarezza nella grande confusione che si è aperta con la cosiddetta riforma Delrio, che ha portato il caos sui territori anche riguardo ai servizi di polizia provinciale. Per questo chiediamo che sia riconosciuta la polizia locale tra le funzioni fondamentali delle Province, assegnando ai corpi e servizi di polizia provinciale le competenze di polizia ambientale, di polizia venatoria ed ittica e di polizia stradale, oltre a quelle di polizia amministrativa locale. Solo così sarà possibile ristabilire una situazione di omogeneità nei corpi di polizia provinciale in tutto il Paese”.

 

Ecco la nota illustrata alla Commissione Documento UPI audizione Polizia locale

La Provincia di Terni all’incontro con gli enti del Centro Italia promosso da Perugia

Restituire alle Province alcune deleghe importanti: questa la richiesta avanzata dalla Provincia di Terni alla Regione Umbria e illustrata dal vice Presidente Francesco Maria Ferranti che, su delega del Presidente Stefano Bandecchi, ha partecipato all’incontro online promosso dal Presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, fra i Presidenti delle Province di Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo, con l’obiettivo di rilanciare il confronto istituzionale fra alcune aree importanti del Centro ItaliaVicepresidente Ferranti nell’incontro delle Province del Centro italia promosso dalla Provincia di Perugia

“Abbiamo già avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per la riacquisizione di alcune deleghe importanti in modo da  poter sviluppare, con funzioni e risorse adeguate, azioni capillari sul territorio a servizio dei cittadini e delle comunità” ha detto Ferranti, sottolineando in particolare che “Terni rispetto ad altre Province si è già mossa avviando questa fase e scrivendo alla Presidente della Regione per chiedere la riassegnazione delle deleghe su caccia e pesca, polizia provinciale e turismo. Porterò queste linee anche all’assemblea di Upi nazionale in programma giovedì prossimo (15 maggio, ndr) a Roma – ha annunciato Ferranti – per sottolinearne l’importanza e dare seguito a quanto avviato con questo primo incontro di cui apprezzo pienamente lo spirito che va nella direzione di ridare dignità, valore e funzioni a queste istituzioni, fra le più antiche del nostro Paese e che rivestono ancora oggi un ruolo molto importante”.

Riforma Province, Marcon all’incontro promosso da UPI e Provincia di Monza-Brianza

Questa mattina il presidente dell’Unione Province del Veneto, Stefano Marcon, ha partecipato all’incontro nazionale organizzato dalla Provincia di Monza-Brianza e dall’Unione Province Italiane sul tema della riforma degli Enti e della resilienza del modello lombardo alla legge 56/2014.

“L’urgenza di ripartire al più presto con l’iter per la riforma delle Province è ormai evidente e condivisa da tutti – sottolinea Stefano Marcon, presidente UPI Veneto e vicepresidente UPI nazionale – mi unisco alle parole del presidente dell’UPI nazionale, Pasquale Gandolfi, che proprio oggi, in occasione dell’incontro nazionale a Monza-Brianza, ha sottolineato come la riforma istituzionale degli Enti debba prevedere risorse adeguate per lo svolgimento puntuale delle funzioni assegnate alle Province. Proprio in questo senso, i nostri Enti hanno dato prova di saper utilizzare con visione strategica, praticità e capacità amministrativa le risorse del PNRR, presentando negli ultimi anni progetti validi per il miglioramento e la riqualificazione degli edifici scolastici superiori dei territori di competenza per oltre 242 milioni solo in Veneto. Ma non solo: il ruolo delle Province è stato esaltato e maggiormente riconosciuto anche attraverso l’azione delle Stazioni Uniche Appaltanti provinciali, che oltre a gestire le proprie procedure di gara forniscono un supporto fondamentale ai Comuni. Cito l’esempio della Stazione Unica della Provincia di Treviso, modello virtuoso riconosciuto in tutto il Paese, che secondo la più recente ricognizione ANAC è risultata la più operativa in Italia per importi appaltati: 5 miliardi. Ecco perché gli Enti intermedi, di area vasta, pur non avendo a oggi un collocamento ordinamentale di I livello continuano inevitabilmente a rappresentare punti di riferimento essenziali sui quali i Comuni contano di avere coordinamento e sostegno, naturalmente sempre con l’indispensabile indirizzo della Regione. Attuare oggi una riforma delle Province per ricostituirle come Enti a elezione diretta fornendo risorse adeguate, sia economiche sia umane, significherebbe valorizzare questo grande sforzo, consentire una pianificazione dettagliata per il futuro dei territori e contribuire concretamente a dare risposte più tempestive e puntuali alle esigenze delle nostre comunità”.

Provincia di Crotone, il Consiglio Provinciale itinerante fa tappa Cutro

Nei giorni scorsi si è svolto il consiglio provinciale itinerante presso la sala consiliare del Comune di Cutro. Per volontà del presidente della Provincia Sergio Ferrari è stata scelta proprio la comunità di Cutro per dimostrare amicizia e vicinanza al sindaco Ceraso e alla sua famiglia, dopo la prematura scomparsa della moglie – poco più di un mese fa – in un incidente sulla strada statale 106.

All’ordine del giorno, tra i punti più importanti, la surroga del consigliere provinciale Raffaele Gareri e la convalida della nuova consigliera Giovanna Provveduto che è entrata, di fatto, in consiglio quale prima dei non eletti. Il subentro di Provveduto, già consigliera nel Comune di Mesoraca è avvenuto dopo l’intervento del presidente Sergio Ferrari che ha inteso spendere parole di stima per il consigliere uscente Gareri.

Quest’ultimo infatti si è dimesso da consigliere provinciale e comunale per assumere l’incarico di vice sindaco al comune di Isola di Capo Rizzuto. “Un ringraziamento va al già consigliere Raffaele Gareri per lo straordinario lavoro che ha saputo fare al nostro fianco portando risultati importanti nell’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’, della quale nessuno parlava più. L’AMP è ritornata ad essere punto di riferimento vero, non solo per la provincia di Crotone – ha proseguito Ferrari – ma anche per l’intera Regione Calabria. Questo lo dimostrano i fatti, nel momento in cui la Regione Calabria ha chiesto alla Provincia di Crotone di far partecipare l’AMP allo stand di ‘Calabria Straordinaria’ per l’Italia”.

Alla neo consigliera provinciale Giovanna Provveduto il presidente Ferrari ha inteso attribuire le seguenti deleghe: parchi e riserve, turismo, formazione professionale, centri per l’impiego, immigrazione, terzo settore, politiche sociali e pari opportunità. L’ultima delega è stata ceduta dal consigliere Vincenzo Lagani mentre Ferrari ha invece trattenuto per sé la delega all’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’.

Provincia di Crotone, il Consiglio Provinciale itinerante fa tappa Cutro

Nei giorni scorsi si è svolto il consiglio provinciale itinerante presso la sala consiliare del Comune di Cutro. Per volontà del presidente della Provincia Sergio Ferrari è stata scelta proprio la comunità di Cutro per dimostrare amicizia e vicinanza al sindaco Ceraso e alla sua famiglia, dopo la prematura scomparsa della moglie – poco più di un mese fa – in un incidente sulla strada statale 106.

All’ordine del giorno, tra i punti più importanti, la surroga del consigliere provinciale Raffaele Gareri e la convalida della nuova consigliera Giovanna Provveduto che è entrata, di fatto, in consiglio quale prima dei non eletti. Il subentro di Provveduto, già consigliera nel Comune di Mesoraca è avvenuto dopo l’intervento del presidente Sergio Ferrari che ha inteso spendere parole di stima per il consigliere uscente Gareri.

Quest’ultimo infatti si è dimesso da consigliere provinciale e comunale per assumere l’incarico di vice sindaco al comune di Isola di Capo Rizzuto. “Un ringraziamento va al già consigliere Raffaele Gareri per lo straordinario lavoro che ha saputo fare al nostro fianco portando risultati importanti nell’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’, della quale nessuno parlava più. L’AMP è ritornata ad essere punto di riferimento vero, non solo per la provincia di Crotone – ha proseguito Ferrari – ma anche per l’intera Regione Calabria. Questo lo dimostrano i fatti, nel momento in cui la Regione Calabria ha chiesto alla Provincia di Crotone di far partecipare l’AMP allo stand di ‘Calabria Straordinaria’ per l’Italia”.

Alla neo consigliera provinciale Giovanna Provveduto il presidente Ferrari ha inteso attribuire le seguenti deleghe: parchi e riserve, turismo, formazione professionale, centri per l’impiego, immigrazione, terzo settore, politiche sociali e pari opportunità. L’ultima delega è stata ceduta dal consigliere Vincenzo Lagani mentre Ferrari ha invece trattenuto per sé la delega all’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’.

La settimana della Costituzione della Provincia di Fermo

Negli ultimi anni, il diritto alla salute è emerso come una questione di grande attualità, richiedendo un’attenzione sempre maggiore da parte delle istituzioni e della società civile.

Preoccupano i dati concernenti un costante e progressivo aumento del disagio giovanile, legato in buona parte alla mancanza di prospettive concrete di occupazione, di sicurezza economica e di solidi punti di riferimento. Ansia, depressione, difficoltà socio-relazionali in crescita e, a specie dalla pandemia in poi, il rifugio nei social. Segnali sempre più evidenti di una sofferenza diffusa, a partire dall’età adolescenziale hanno portato il Tavolo di Coordinamento a scegliere come tema della Settimana della Costituzione 2024/2025 il Diritto alla Salute, articolato in diversi aspetti, grazie alla sensibile partecipazione di esperti che nell’arco di due settimane consentiranno agli studenti delle Medie Inferiori e Superiori di approfondire l’Art.32 della Costituzione e comprendere perché la salute sia un Diritto Universale ma anche le criticità del Sistema Sanitario Nazionale.

La Consigliera provinciale Maria Grazia D’Angelo, delegata al Tavolo della Legalità, aggiunge: “ringrazio i componenti del Tavolo di Coordinamento, i dirigenti scolastici e i docenti per l’impegno profuso nell’organizzazione delle iniziative proposte nella Settimana della Costituzione. Il valore formativo delle attività che ogni anno vengono avanzate dal Tavolo della Legalità sono  per i nostri studenti un’opportunità di conoscenza e di crescita”.

Occuparsi di salute comporta anche affrontare l’argomento, interdisciplinare, della prevenzione, nell’ottica di contribuire al benessere, a stili di vita più rispettosi della stessa qualità del vivere, nonché a sviluppare affettività, socialità, fino a raggiungere un benessere collettivo.

Sulla salute e l’equilibrio umani intervengono anche le condizioni climatiche ed ambientali.

E la disuguaglianza sanitaria sempre più evidente tra nord e sud: in Italia 4 milioni di persone rinunciano, anche nella nostra Regione, alle cure mediche per mancanza o insufficienza di risorse economiche.

Questi ed altri aspetti verranno trattati nella Settimana della Costituzione sul Diritto alla salute che prenderà il via Lunedi 4 Novembre con i procuratori Marinella Bosi ed Eugenia Sinigallia che incontreranno i ragazzi della Media Betti, per chiudere i lavori al Teatro Comunale di Porto San Giorgio il giorno 20 dove si parlerà di prevenzione, diritti del malato, uso consapevole dei social e altri aspetti ancora connessi alla salute, con Laura Daphne Marziali, attivista oncologica, Paolo Nanni, esperto di comunicazione sanitaria e Social Radio .

Ogni giorno ci sarà un incontro formativo e divulgativo con tutti i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, da Pedaso a Petritoli e Amandola, grazie alla partecipazione di Costituzionalisti come Renato Balduzzi, già ministro della salute, Federico Toth (tra le cui pubblicazioni: “Politiche sanitarie: modelli a confronto” e “Professione medico”, Chiara Bergonzini (UniMC). Con Riccardo Sollini si parlerà di salute e welfare.

Da Bruxelles verrà il giovane Filippo Mattioli, consulente giuridico della Commissione di Ambiente e Salute.

Oltre all’AST con cui il TdL collabora da tempo, grazie all’attenzione della Dott.ssa Rosita Mori, per la Settimana di quest’anno un grande contributo viene offerto dall’Ambito territoriale 19 e 20, grazie al quale gli studenti incontreranno una nutrizionista, una psicologa, una psicoterapeuta. Poi la Dott.ssa Romanelli, della Medicina legale.

Il Tavolo di Coordinamento ha pensato di ampliare la platea dei discenti invitando a partecipare anche gli studenti della Facoltà di Scienze Infermieristiche. Con grande interesse da parte del Direttore, Prof. Giampiero Macarri, gli studenti della Magistrale si collegheranno in diretta streaming, con la lectio del prof. Renato Balduzzi.

Il Tavolo di Coordinamento mantiene anche l’impegno di coinvolgere gli studenti dell’Einstein Nebbia di Loreto, vista la richiesta del Preside Lucantoni di poter estendere anche ai suoi studenti alcuni degli incontri previsti per la Settimana della Costituzione, già da alcuni anni.

Ricevo da Giuseppe Iadonato, fondatore di “Mamma, esco a fare due passi” Social Radio:

“Per la nostra redazione è entusiasmante partecipare agli appuntamenti proposti dal Tavolo della Legalità perché promuovere la salute dei giovani è uno dei caposaldi del nostro impegno, attraverso rubriche ed incontri dedicati proprio alla buona alimentazione e alla prevenzione degli abusi digitali e dell’azzardo patologico”

La settimana della Costituzione della Provincia di Fermo

Negli ultimi anni, il diritto alla salute è emerso come una questione di grande attualità, richiedendo un’attenzione sempre maggiore da parte delle istituzioni e della società civile.

Preoccupano i dati concernenti un costante e progressivo aumento del disagio giovanile, legato in buona parte alla mancanza di prospettive concrete di occupazione, di sicurezza economica e di solidi punti di riferimento. Ansia, depressione, difficoltà socio-relazionali in crescita e, a specie dalla pandemia in poi, il rifugio nei social. Segnali sempre più evidenti di una sofferenza diffusa, a partire dall’età adolescenziale hanno portato il Tavolo di Coordinamento a scegliere come tema della Settimana della Costituzione 2024/2025 il Diritto alla Salute, articolato in diversi aspetti, grazie alla sensibile partecipazione di esperti che nell’arco di due settimane consentiranno agli studenti delle Medie Inferiori e Superiori di approfondire l’Art.32 della Costituzione e comprendere perché la salute sia un Diritto Universale ma anche le criticità del Sistema Sanitario Nazionale.

La Consigliera provinciale Maria Grazia D’Angelo, delegata al Tavolo della Legalità, aggiunge: “ringrazio i componenti del Tavolo di Coordinamento, i dirigenti scolastici e i docenti per l’impegno profuso nell’organizzazione delle iniziative proposte nella Settimana della Costituzione. Il valore formativo delle attività che ogni anno vengono avanzate dal Tavolo della Legalità sono  per i nostri studenti un’opportunità di conoscenza e di crescita”.

Occuparsi di salute comporta anche affrontare l’argomento, interdisciplinare, della prevenzione, nell’ottica di contribuire al benessere, a stili di vita più rispettosi della stessa qualità del vivere, nonché a sviluppare affettività, socialità, fino a raggiungere un benessere collettivo.

Sulla salute e l’equilibrio umani intervengono anche le condizioni climatiche ed ambientali.

E la disuguaglianza sanitaria sempre più evidente tra nord e sud: in Italia 4 milioni di persone rinunciano, anche nella nostra Regione, alle cure mediche per mancanza o insufficienza di risorse economiche.

Questi ed altri aspetti verranno trattati nella Settimana della Costituzione sul Diritto alla salute che prenderà il via Lunedi 4 Novembre con i procuratori Marinella Bosi ed Eugenia Sinigallia che incontreranno i ragazzi della Media Betti, per chiudere i lavori al Teatro Comunale di Porto San Giorgio il giorno 20 dove si parlerà di prevenzione, diritti del malato, uso consapevole dei social e altri aspetti ancora connessi alla salute, con Laura Daphne Marziali, attivista oncologica, Paolo Nanni, esperto di comunicazione sanitaria e Social Radio .

Ogni giorno ci sarà un incontro formativo e divulgativo con tutti i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, da Pedaso a Petritoli e Amandola, grazie alla partecipazione di Costituzionalisti come Renato Balduzzi, già ministro della salute, Federico Toth (tra le cui pubblicazioni: “Politiche sanitarie: modelli a confronto” e “Professione medico”, Chiara Bergonzini (UniMC). Con Riccardo Sollini si parlerà di salute e welfare.

Da Bruxelles verrà il giovane Filippo Mattioli, consulente giuridico della Commissione di Ambiente e Salute.

Oltre all’AST con cui il TdL collabora da tempo, grazie all’attenzione della Dott.ssa Rosita Mori, per la Settimana di quest’anno un grande contributo viene offerto dall’Ambito territoriale 19 e 20, grazie al quale gli studenti incontreranno una nutrizionista, una psicologa, una psicoterapeuta. Poi la Dott.ssa Romanelli, della Medicina legale.

Il Tavolo di Coordinamento ha pensato di ampliare la platea dei discenti invitando a partecipare anche gli studenti della Facoltà di Scienze Infermieristiche. Con grande interesse da parte del Direttore, Prof. Giampiero Macarri, gli studenti della Magistrale si collegheranno in diretta streaming, con la lectio del prof. Renato Balduzzi.

Il Tavolo di Coordinamento mantiene anche l’impegno di coinvolgere gli studenti dell’Einstein Nebbia di Loreto, vista la richiesta del Preside Lucantoni di poter estendere anche ai suoi studenti alcuni degli incontri previsti per la Settimana della Costituzione, già da alcuni anni.

Ricevo da Giuseppe Iadonato, fondatore di “Mamma, esco a fare due passi” Social Radio:

“Per la nostra redazione è entusiasmante partecipare agli appuntamenti proposti dal Tavolo della Legalità perché promuovere la salute dei giovani è uno dei caposaldi del nostro impegno, attraverso rubriche ed incontri dedicati proprio alla buona alimentazione e alla prevenzione degli abusi digitali e dell’azzardo patologico”

Lavoro sicuro, UPI “Senza le Province c’è un vuoto nel coordinamento delle politiche del lavoro.

“L’aver tolto alle Province le funzioni sulle politiche attive del lavoro e sulla sorveglianza del lavoro sicuro ha creato sui territori un vero e proprio vuoto istituzionale, che certo non aiuta la definizione e la realizzazione di programmi che necessariamente devono essere locali. Occorre restituire alle Province queste funzioni, in modo da ricostruire un presidio forte al servizio dei lavoratori e delle lavoratrici come delle imprese, anche nelle aree più deboli del Paese”.

Lo ha detto il rappresentante dell’UPI, Gianni Lorenzetti, Presidente della Provincia di Massa-Carrara, intervenendo agli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro promossi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.
“Le Province – ha proposto Lorenzetti alla Presidente della Commissione, Chiara Gribaudo – possono e devono diventare le istituzioni promotrici di intese con le forze economiche e sociali, per potenziare le azioni di contrasto e stringere a livello locale veri e propri patti di collaborazione tra gli attori del sistema: Istituzioni, Parti Sociali datoriali e Sindacali. Le Province poi, cui è affidata la gestione delle oltre 7100 scuole secondarie superiori, possono aprire canali diretti con gli oltre 2 milioni e mezzo di ragazzi e ragazze, e promuovere iniziative per costruire una nuova cultura della prevenzione, con l’inserimento della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro come materia da trattare nei programmi scolastici, qualunque sia l’indirizzo di studio”.
“Costruire politiche pubbliche del lavoro, della formazione e della tutela delle fragilità a livello provinciale -ha poi concluso il rappresentante dell’UPI – significa assicurare a tutti i territori, alle aree interne come alle comunità lontane dalle grandi città e alle zone montane, pari opportunità di accesso a servizi e diritti. E il diritto ad un lavoro sicuro è tra i principi fondanti del nostro Paese e della nostra Costituzione”.

Lavoro sicuro, UPI “Senza le Province c’è un vuoto nel coordinamento delle politiche del lavoro.

“L’aver tolto alle Province le funzioni sulle politiche attive del lavoro e sulla sorveglianza del lavoro sicuro ha creato sui territori un vero e proprio vuoto istituzionale, che certo non aiuta la definizione e la realizzazione di programmi che necessariamente devono essere locali. Occorre restituire alle Province queste funzioni, in modo da ricostruire un presidio forte al servizio dei lavoratori e delle lavoratrici come delle imprese, anche nelle aree più deboli del Paese”.

Lo ha detto il rappresentante dell’UPI, Gianni Lorenzetti, Presidente della Provincia di Massa-Carrara, intervenendo agli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro promossi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.
“Le Province – ha proposto Lorenzetti alla Presidente della Commissione, Chiara Gribaudo – possono e devono diventare le istituzioni promotrici di intese con le forze economiche e sociali, per potenziare le azioni di contrasto e stringere a livello locale veri e propri patti di collaborazione tra gli attori del sistema: Istituzioni, Parti Sociali datoriali e Sindacali. Le Province poi, cui è affidata la gestione delle oltre 7100 scuole secondarie superiori, possono aprire canali diretti con gli oltre 2 milioni e mezzo di ragazzi e ragazze, e promuovere iniziative per costruire una nuova cultura della prevenzione, con l’inserimento della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro come materia da trattare nei programmi scolastici, qualunque sia l’indirizzo di studio”.
“Costruire politiche pubbliche del lavoro, della formazione e della tutela delle fragilità a livello provinciale -ha poi concluso il rappresentante dell’UPI – significa assicurare a tutti i territori, alle aree interne come alle comunità lontane dalle grandi città e alle zone montane, pari opportunità di accesso a servizi e diritti. E il diritto ad un lavoro sicuro è tra i principi fondanti del nostro Paese e della nostra Costituzione”.

Insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia, eletto nelle consultazioni del 29 settembre scorso. Il Presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha accolto i consiglieri neoeletti sottolineando l’importanza di questo nuovo mandato, caratterizzato da un’ampia partecipazione alle urne, con un’affluenza del 73,85%, segno tangibile di una forte fiducia da parte degli amministratori locali.

“Il risultato elettorale – dichiara il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli – non solo evidenzia la voglia di partecipazione, ma rappresenta anche una chiara richiesta di rilancio e di crescita per il nostro territorio. L’affluenza particolarmente significativa, soprattutto nei piccoli comuni, ci indica la strada verso una collaborazione sempre più stretta tra la Provincia e le amministrazioni locali. Insieme, possiamo affrontare le sfide più importanti e costruire un futuro migliore per tutti.”

Tra le priorità di questa nuova stagione è stata evidenziata l’attenzione alle infrastrutture, con particolare riferimento alle strade e alle opere pubbliche in corso, l’edilizia scolastica e il potenziamento dei Centri per l’Impiego, oltre al costante sostegno ai piccoli comuni che rappresentano il cuore pulsante della provincia. È stato inoltre ribadita l’importanza di lavorare congiuntamente per consolidare quanto già realizzato dal 2021 e per portare avanti nuove iniziative a beneficio di tutto il territorio provinciale.

“Il nostro impegno è quello di continuare a operare con serietà, responsabilità e visione per rendere la Provincia di Pavia un modello di sviluppo sostenibile e coeso. Il lavoro che ci attende sarà intenso e complesso, ma sono certo che, uniti, sapremo rispondere alle aspettative dei cittadini e delle amministrazioni locali,” ha concluso Palli.

Con questo spirito di collaborazione, il nuovo Consiglio Provinciale inizia il suo mandato, pronto a affrontare le sfide future e a costruire una provincia più forte e vicina alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Verificata l’assenza di cause di ineleggibilità o incompatibilità e, dato che non sono pervenuti alla Provincia ricorsi o reclami, sono stati proclamati eletti:

Per la Lista “La Provincia dei Comuni Palli Presidente”

Quaroni Amedeo (Vice sindaco del comune di Montù Beccaria)

Callegari Michela (Sindaco del comune di Miradolo Terme)

Bio Daniela (Consigliere comunale di Castello d’Agogna)

Costantino Antonio (Sindaco del comune di Gambolò)

Carnia Serafino (Consigliere comunale di Ottobiano)

Di Michele Dino (Consigliere comunale di Stradella)

Niutta Nicola (Consigliere comunale di Pavia)

Patrucchi Paola (Sindaco del comune di Cozzo Lomellina).

 

Per la Lista “La Casa dei Comuni”

Infurna Marcello (Sindaco del comune di Certosa di Pavia)

D’imperio Milena (Consigliere comunale di Pavia)

Zucca Fabio (Sindaco del comune di Belgioioso)

Bertucci Alessio (Consigliere comunale di Vigevano)

Insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia, eletto nelle consultazioni del 29 settembre scorso. Il Presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha accolto i consiglieri neoeletti sottolineando l’importanza di questo nuovo mandato, caratterizzato da un’ampia partecipazione alle urne, con un’affluenza del 73,85%, segno tangibile di una forte fiducia da parte degli amministratori locali.

“Il risultato elettorale – dichiara il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli – non solo evidenzia la voglia di partecipazione, ma rappresenta anche una chiara richiesta di rilancio e di crescita per il nostro territorio. L’affluenza particolarmente significativa, soprattutto nei piccoli comuni, ci indica la strada verso una collaborazione sempre più stretta tra la Provincia e le amministrazioni locali. Insieme, possiamo affrontare le sfide più importanti e costruire un futuro migliore per tutti.”

Tra le priorità di questa nuova stagione è stata evidenziata l’attenzione alle infrastrutture, con particolare riferimento alle strade e alle opere pubbliche in corso, l’edilizia scolastica e il potenziamento dei Centri per l’Impiego, oltre al costante sostegno ai piccoli comuni che rappresentano il cuore pulsante della provincia. È stato inoltre ribadita l’importanza di lavorare congiuntamente per consolidare quanto già realizzato dal 2021 e per portare avanti nuove iniziative a beneficio di tutto il territorio provinciale.

“Il nostro impegno è quello di continuare a operare con serietà, responsabilità e visione per rendere la Provincia di Pavia un modello di sviluppo sostenibile e coeso. Il lavoro che ci attende sarà intenso e complesso, ma sono certo che, uniti, sapremo rispondere alle aspettative dei cittadini e delle amministrazioni locali,” ha concluso Palli.

Con questo spirito di collaborazione, il nuovo Consiglio Provinciale inizia il suo mandato, pronto a affrontare le sfide future e a costruire una provincia più forte e vicina alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Verificata l’assenza di cause di ineleggibilità o incompatibilità e, dato che non sono pervenuti alla Provincia ricorsi o reclami, sono stati proclamati eletti:

Per la Lista “La Provincia dei Comuni Palli Presidente”

Quaroni Amedeo (Vice sindaco del comune di Montù Beccaria)

Callegari Michela (Sindaco del comune di Miradolo Terme)

Bio Daniela (Consigliere comunale di Castello d’Agogna)

Costantino Antonio (Sindaco del comune di Gambolò)

Carnia Serafino (Consigliere comunale di Ottobiano)

Di Michele Dino (Consigliere comunale di Stradella)

Niutta Nicola (Consigliere comunale di Pavia)

Patrucchi Paola (Sindaco del comune di Cozzo Lomellina).

 

Per la Lista “La Casa dei Comuni”

Infurna Marcello (Sindaco del comune di Certosa di Pavia)

D’imperio Milena (Consigliere comunale di Pavia)

Zucca Fabio (Sindaco del comune di Belgioioso)

Bertucci Alessio (Consigliere comunale di Vigevano)

la Provincia di Ferrara al voto il 29 settembre con la proroga degli attuali organi

 

Archiviato il voto in 13 su 21 Comuni del territorio, la Provincia di Ferrara andrà alle urne il prossimo 29 settembre per eleggere i nuovi presidente e Consiglio provinciale e nel frattempo rimangono in carica in regime di proroga gli attuali organi, con i rispettivi membri fino alla data delle elezioni.

Lo dice la legge, che stabilisce il rinvio a quella data per le Province tenute al rinnovo elettorale dei propri organi entro i termini dalla proclamazione degli eletti nei Comuni dopo le recenti elezioni dell’8 e 9 giugno.

Essendo le Province riformate dalla legge Delrio (2014) enti elettivi di secondo livello, i cui organi cioè sono composti da sindaci e consiglieri comunali, il legislatore ha messo anche in conto che alcuni di essi possano non essere confermati a seguito delle rispettive elezioni comunali e quindi si è posto il problema dei rappresentanti provinciali nel frattempo cessati dalle loro cariche comunali.

La Provincia di Ferrara è uno di questi casi.

L’esempio principale è dato dalla mancata rielezione per il terzo mandato di sindaco a Mesola di Gianni Michele Padovani, il quale è anche presidente della Provincia estense.

Si potrebbe continuare con Francesco Colaiacovo, Riccardo Bizzarri, Ottavio Curtarello e Maria Dall’Acqua, tutti consiglieri provinciali non rieletti nei rispettivi Comuni.

Per i casi, invece, di Laura Perelli (sindaca uscente di Tresignana) e di Alessandro Amà (consigliere comunale a Copparo), per la proclamazione degli eletti occorrerà attendere gli esiti dei rispettivi ballottaggi.

Come considerare, quindi, questa situazione?

Visto che Ferrara rientra tra le 41 Province in Italia chiamate al voto nel 2024 per rinnovare i rispettivi Consigli giunti a scadenza dopo i due anni di mandato e che sono due (Cremona e Lucca) quelle interessate al rinnovo dei presidenti (4 anni di mandato), la risposta del legislatore è stata, appunto, di uniformare tutte le scadenze in un unico Election Day il 29 settembre e di prorogare gli organi in carica nelle attuali composizioni fino al loro rinnovo.

L’unica variazione alla statistica nazionale delle Province al voto il prossimo fine settembre è che, con Ferrara, diventano tre quelle chiamate al rinnovo del presidente.

La scadenza naturale del mandato quadriennale alla guida della Provincia di Gianni Michele Padovani sarebbe stata nel dicembre 2025 (è infatti succeduto a Nicola Minarelli nel dicembre 2021), ma non essendo stato rieletto a Mesola, potrà beneficiare della proroga stabilita dalla legge fino al 29 settembre.

È questo, in sintesi, l’esito della riflessione che, in sede legale e testi normativi alla mano, gli uffici della Provincia hanno compiuto in questi giorni, in stretto contatto con Upi nazionale e la Prefettura di Ferrara, relativamente alle implicazioni sugli organi provinciali delle recenti elezioni comunali.

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