Categoria: Istituzioni e Riforme

Esplora tutte le news

38° Assemblea UPI. Gandolfi “Le Province al centro del dibattito politico: ora chiediamo coraggio”.

Si è conclusa la 38° Assemblea Nazionale delle Province italiane, che ha visto riuniti a Lecce oltre mille amministratori tra Presidenti di Provincia, Sindaci, consiglieri provinciali e comunali.

L’assemblea si è aperta con la Relazione del Presidente UPI Pasquale Gandolfi

Il discorso del Presidente della Repubblica

Un’edizione di straordinaria importanza, che ha visto nella cerimonia di apertura la presenza e l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ecco alcuni stralci del suo discorso:

“Ringrazio il Presidente Gandolfi per i temi che ha proposto e per le importanti considerazioni che ha svolto. Ripeto il mio saluto ai Presidenti delle Province, agli amministratori che partecipano a questa Assemblea. Con il loro impegno traducono in realtà quotidiana un’istituzione che la Costituzione – ripeto anch’io – pone come elemento costitutivo della Repubblica, unitamente ai Comuni, alle Città metropolitane, alle Regioni.

La Costituzione stabilisce inoltre che le Province sono enti autonomi con propri statuti, poteri, funzioni. Si tratta di previsioni che non possono essere accantonate.

Avete posto il “futuro” al centro del messaggio di questa Assemblea, come è scritto avanti al tavolo della Presidenza e dietro di noi. È necessario farlo.

Le Province hanno titolo per pensare, per scrutare il futuro.

Sono un’istituzione conosciuta, avvertita dai cittadini, per i quali rappresentano un punto di riferimento, persino, sovente, un elemento qualificante di identità. Il sistema delle autonomie voluto dalla Repubblica è un edificio armonioso, basato sul principio della leale collaborazione.

Come adeguare le funzioni delle Province a quanto dispone la Costituzione? Non ci si può sottrarre al dovere di attuarla.

Le Province non possono essere destinate a un eterno “limbo”. Sono parte della vita democratica della Repubblica.

Nessuna sede meglio di questa, nella quale sono presenti i Sindaci che costituiscono, oggi, gli organi deliberativi delle Province, può elaborare un contributo di riflessione. Autorevole e da ascoltare.

È necessario intervenire, ripeto. Con uno sguardo d’insieme. E con animo repubblicano di unità, di cooperazione tra istituzioni e, spero, tra parti politiche.

Mi auguro che la vostra proposta di un confronto con le Regioni per avvicinare e riordinare le disposizioni regionali che attualmente regolano le funzioni delle Province – incluse le questioni di adeguamento poste dagli esiti referendari – abbia esito positivo.

Le Province sono l’ente di connessione tra città e territori lontani dalle maggiori vie di comunicazione, tra vita urbana e vita nelle aree interne e montane. Il loro ruolo è prezioso sul terreno della coesione, a partire dai tradizionali ambiti delle comunicazioni e dell’istruzione, per contrastare la rischiosa condizione che, per alcuni settori della popolazione i diritti di cittadinanza siano resi di fatto meno fruibili.

Il dialogo con il governo e con le forze parlamentari offrirà, ne sono certo, opportunità di convergenza, nell’interesse dei nostri concittadini.

Il futuro è in movimento. Dobbiamo essere capaci di progettarlo mentre siamo in cammino. Per questo vi auguro buona assemblea e buon futuro alle Province d’Italia.

Di seguito,  Il discorso del Presidente della Repubblica 38 assemblea UPI

Il commento del Presidente di UPI, Pasquale Gandolfi

“Le parole del Presidente Mattarella alla nostra Assemblea ci riempiono di orgoglio. Con la sua presenza e il suo intervento questa mattina davanti a tutti i Presidenti di Provincia ci ha ribadito, senza che ce ne fosse bisogno, la sua vicinanza alle Province, ma soprattutto il suo ruolo di guida e faro della Costituzione. La nostra stima, ma anche il nostro affetto, per il Presidente Mattarella è testimoniata dalla standing ovation che lo ha accolto all’ingresso in sala e dagli applausi continui durante il suo intervento. Le parole del Presidente sono un monito importantissimo per Governo e Parlamento a superare lo stallo che dura ormai da troppo tempo: le Province, come ha voluto sottolineare il Presidente della Repubblica, sono parte integrante della vita democratica. Per questo è urgente superare lo stallo, che dura ormai da troppo tempo, e garantire alle nostre amministrazioni gli strumenti istituzionali e le risorse funzioni chiare e risorse adeguate ad assicurare a tutti i cittadini servizi e diritti. La riforma delle Province è necessaria al Paese, per dare pienamente attuazione al dettato costituzionale”.

L’intervento del Vicepresidente della Commissione Europea, Raffaele Fitto

Importantissimo l’intervento del Vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, che ha ricordato l’importanza del ruolo delle Province nell’attuazione del PNRR e delle politiche europee.

“E’ importante un dialogo con le Province italiane per diverse ragioni – ha deetto –  la prima per il ruolo che le province hanno avuto nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), dove hanno dimostrato non solo la efficacia nell’azione ma anche quanto sia importante nella filiera istituzionale nazionale il loro ruolo; in secondo luogo mi piace ricordare che anche nella mia precedente esperienza di ministro del Piano nazionale di ripresa e resilienza e della coesione ho avuto modo di avviare e di avere una proficua collaborazione anche con l’Upi oltre che chiaramente con le Regioni con i Comuni e penso che questo sia molto importante per il lavoro che faremo nei prossimi mesi. Le Province sono chiamate a svolgere un ruolo e un’azione importante. Penso  al tema delle aree interne sul quale sicuramente si potrà svolgere un’azione molto efficace in questo senso e sono tutti strumenti che riguardano peraltro le mie competenze nell’ambito del portafoglio che ricopro a livello europeo, sul quale sicuramente avremo la possibilità di avviare un dialogo molto costruttivo ecco perché ho accettato con molto piacere il loro invito”

Gli interventi dei Ministri

“D’altronde – sottolinea Gandolfi – la riconquista di un ruolo chiaro delle Province è emersa dagli interventi dei Ministri che sono intervenuti, che hanno tutti evidenziato l’importanza delle Province per dare attuazione alle politiche del Paese.

L’intervento del Ministro per la PA Paolo Zangrillo

Il Ministro Zangrillo ha sottolineato l’importanza del Protocollo sottoscritto con l’UPI per potenziare quella sinergia con il Dipartimento della Funzione pubblica su temi centrali come attrattività dei giovani e rafforzamento delle competenze. “L’impegno del Governo – ha spiegato – è quello di avviare e sostenere un percorso che consenta alle Province di tornare a giocare quel ruolo essenziale che loro avevano prima della riforma Delrio”. 

L’intervento del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara

Il Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha ricordato l’impegno delle Province per attuare gli investimenti sulle scuole, a partire dagli oltre 1.700 cantieri aperti nelle scuole superiori grazie al PNRR. “E’ stato un impegno che non si è mai visto nella storia italiana. Credo che questa collaborazione debba non solo proseguire ma debba essere sempre più approfondita”.

L’intervento del Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro

Il sottosegretario Wanda Ferro intervenuta, in rappresentanza del Ministro dell’Interno, ha ricordato il lavoro fin qui svolto, pienamente concertato con gli Enti locali, per rivedere le norme del TUEL. Il sottosegretario ha evidenziato che “restituire agli enti intermedi stabilità e autonomia significa rafforzarne la capacità di rispondere alle esigenze dei territori, per cui la sfida è quella di riuscire a definire interventi legislativi organici, per non ripete gli errori commessi con la riforma Delrio”.

Il raccordo con ANCI e Conferenza delle regioni

Tutte questioni che sono parte del percorso sempre più sinergico che stiamo portando avanti con il Presidente di ANCI Gaetano Manfredi e con il Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, con cui si è stretta un’alleanza sempre più salda con l’obiettivo comune di costruire un sistema delle autonomie locali efficiente.

La sinergia e il supporto di ENI, Fiber Cop, CDP  e Open Fiber

Ma in tutti i dibattiti  si è data voce alla forza delle Province, anche rispetto a temi strategici, come la crescita digitale, grazie alla sinergia con ENI,  Fiber Cop e con Open Fiber, o il rilancio delle politiche di sviluppo, e sostegno strategico di Cassa Depositi e Prestiti.

L’appello finale del Presidente Gandolfi

“È un messaggio molto chiaro quello che emerge da queste due giornate di lavoro, e che tutti i Presidenti delle Province riportano a Governo e Parlamento. Con la stessa schiettezza, chiediamo alle istituzioni e alla politica di avere coraggio: la legislatura non è ancora finita. C’è tempo per risolvere almeno alcune delle questioni più urgenti”.

 

Le foto dell’evento

Clicca qui.

Assemblea Nazionale delle Province: il programma

Conto alla rovescia per l’apertura dei lavori della 38° Assemblea Nazionale dell’UPI, che vedrà raccolti a Lecce, nel Teatro Apollo, quasi mille delegati da tutte le Province italiane.

Una due giorni densa di confronti sui temi all’ordine di giorno del confronto politico istituzionale tra Governo, Parlamento, Province, Comuni e Regioni

La cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica

Si inizierà martedì mattina, alle ore 11, con la cerimonia di apertura alla Presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la relazione del Presidente di UPI Pasquale Gandolfi. Previsti gli interventi di saluto delle autorità locali, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce e Fabio Tarantino, Presidente della Provincia di Lecce.

I lavori del pomeriggio

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15,30, si terranno i panel riservati alla riflessione sulla Legge di Bilancio 2026, sul PNRR e gli investimenti per le scuole superiori e sul ruolo della Provincia nella transizione digitale, a cui sono previsti interventi di rappresentanti del Governo. Ampio spazio poi al confronto con gli esponenti del Parlamento e dei partiti politici, con la presenza dei senatori Francesco Boccia, Presidente del Gruppo PD e Maurizio Gasparri, Presidente del Gruppo FI, e dei responsabili enti locali dei partiti: Davide Baruffi per il PD, Pierluigi Biondi per FDI e Stefano Locatelli per la Lega.

La seconda giornata

La seconda giornata, invece, vedrà la presenza del Ministro Paolo Zangrillo e del Vicepresidente della Commissione Europea, Raffele Fitto.

Si parlerà di politiche a favore delle aree interne, dell’innovazione nella PA con la presentazione del progetto Province&Comuni, con un focus centrale dedicato alle riforme delle autonomie con la presenza del Presidente di ANCI, Gaetano Manfredi, del Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga e del Presidente di ALI Roberto Gualtieri. Il dibattito vedrà anche il contributo del Sottosegretario al Ministero dell’Interno Wanda Ferro.

Ecco il programma dell’evento Programma Assemblea UPI Lecce

La Provincia di Latina promuove con le altre Province del Lazio la revisione della disciplina regionale sulle funzioni provinciali

Il Consiglio Provinciale di Latina, riunitosi il 12 novembre scorso ha approvato una proposta di deliberazione per sollecitare la revisione della normativa regionale riguardante le funzioni attribuite alle Province del Lazio.

L’iniziativa si inserisce in un’azione coordinata tra i Presidenti delle Province del Lazio, condivisa e sostenuta dall’Unione delle Province d’Italia (UPI), con l’obiettivo di promuovere un riordino complessivo delle competenze in assenza di una riforma organica dello Stato.

Tale percorso nasce dalla consapevolezza che, a più di dieci anni dalla legge n. 56/2014 (“Legge Delrio”), il sistema delle autonomie locali necessita di un aggiornamento che garantisca chiarezza istituzionale, sostenibilità finanziaria e adeguatezza organizzativa per dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini.

“È necessario restituire alle Province un ruolo chiaro e definito – ha dichiarato il Presidente Stefanelli – garantendo il giusto equilibrio tra responsabilità amministrative e risorse economiche. Le Province non possono continuare a farsi carico di competenze senza adeguata copertura finanziaria.”

Cosa prevede la proposta

La proposta approvata dal Consiglio Provinciale prevede:

Una revisione dell’articolo 3 della legge regionale 3 novembre 2017, relativo alla riallocazione delle funzioni non fondamentali della Città Metropolitana di Roma Capitale e delle Province;

L’adozione di una nuova legge regionale per il riordino complessivo delle Province nelle materie di competenza regionale.

Il commento del Presidente Stefanelli

Contestualmente, la Provincia di Latina – insieme alle altre Province del Lazio – chiede al Presidente della Regione Francesco Rocca di istituire un tavolo tecnico-politico permanente, con la partecipazione delle amministrazioni provinciali e degli altri enti territoriali, finalizzato all’analisi dello stato di attuazione della normativa e alla definizione di proposte condivise di riforma.

“Solo attraverso un confronto istituzionale aperto e coordinato con la Regione e con l’UPI – ha aggiunto Stefanelli – sarà possibile garantire ai cittadini servizi più efficienti e amministrazioni locali realmente funzionali ai bisogni del territorio.”

Con questa iniziativa, la Provincia di Latina si fa promotrice, insieme alle altre Province del Lazio, di un percorso di riforma volto a rafforzare il sistema delle autonomie locali e a rendere più efficace la collaborazione tra i diversi livelli di governo.

Legge di Bilancio, l’UPI in audizione “Dalle Province giudizio critico: mancano risposte e risorse per continuare ad investire”

“Il giudizio delle Province sulla manovra economica è critico, perché elude le richieste che come UPI avevamo avanzato al Governo e su cui ci aspettavamo risposte: non prevede le misure ormai indispensabili, per risolvere lo squilibrio finanziario del comparto delle Province, non prevede piani di investimento, interrompendo l’opera di manutenzione e messa in sicurezza del patrimonio pubblico in gestione in particolare quello delle scuole superiori; non affronta in alcun modo il nodo del rafforzamento del personale, ma addirittura esclude le Province dalle, seppur parziali, norme previste a favore della spesa per i contratti del personale negli enti locali, facendo gravare esclusivamente sulle casse delle Province il costo degli aumenti contrattuali:42 milioni l’anno, che limiteranno ancora di più la possibilità di nuove assunzioni “.

Lo ha detto il rappresentante di UPI, Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, intervenendo in audizione in Senato sulla manovra di bilancio 2026-28.

Le richieste delle Province

Lattuca ha poi illustrato le richieste prioritarie che le Province avanzano a Governo e Parlamento.

“Servono modifiche normative e interventi specifici per risolvere lo squilibrio finanziario di parte corrente delle Province, che ammonta ad oltre 920 milioni di euro. Ma soprattutto servono risorse strutturali per continuare ad investire sui territori. Per questo chiediamo di istituire un fondo pluriennale di 1,5 miliardi per gli investimenti nella modernizzazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici e un fondo pluriennale di 300 milioni annui per la realizzazione di un monitoraggio del rischio delle gallerie insistenti sulla rete viaria provinciale e per i conseguenti interventi di messa in sicurezza. Serve poi un piano di investimenti per la riduzione dei divari sociali, economici e infrastrutturali delle aree interne e marginali del Paese, che può essere costituito destinando a questo scopo parte dei fondi di coesione non utilizzati” .

“Resta ancora irrisolta – ha concluso il Presidente Lattuca – la situazione critica istituzionale delle Province, che Governo e Parlamento non sembrano più interessati a voler risolvere. Chiediamo di sapere se entro la fine della legislatura si interverrà, anche parzialmente, per restituire alle Province un quadro certo di funzioni e di governance. Un intervento che non serve agli amministratori locali: serve al Paese”.

Il Documento UPI con le richieste e le proposte delle Province

Ecco il documento con le richieste e le proposte delle Province illustrato in audizione Nota UPI audizione Legge di bilancio 2026

 

 

Riforma delle Province: al via il tavolo tra Conferenza delle Regioni e Province autonome e Unione Province d’Italia

Aprire una riflessione sulle leggi regionali di attuazione della Legge Delrio, per ricostruire un quadro omogeneo delle competenze sui territori e riordinare il sistema di governo in ambito regionale a sostegno delle autonomie locali, a partire dai Comuni.

È questo l’obiettivo del tavolo di lavoro unitario istituito dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome e da UPI, che si è insediato oggi.

Chi è presente al tavolo

A rappresentare la Conferenza delle regioni sono gli Assessori Marco Gabusi, Piemonte,  Roberto Santangelo, Abruzzo, Davide Baruffi, Emilia -Romagna e Massimo Sertori, Lombardia.

Per l’UPI i delegati al tavolo sono Angelo Caruso, Vicepresidente UPI, Presidente Provincia dell’Aquila,  Emanuele Ramella Pralungo, Presidente della Provincia di Biella, Luca Santambrogio, Presidente della Provincia di Monza Brianza, Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia.

I prossimi passi

I lavori del tavolo proseguiranno anche a livello tecnico, monitorando la situazione attuale nelle diverse realtà, per arrivare alla definizione di una proposta unitaria da sottoporre a tutte le Regioni.

UPI – CEI : promuovere un percorso comune contro declino aree interne

Promuovere un percorso condiviso sui territori, Provincia per Provincia, per contrastare il declino delle Aree interne e valorizzarne le peculiarità.Questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto oggi, 22 ottobre, tra il Presidente e il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Zuppi e Mons. Giuseppe Baturi, e Pasquale Gandolfi, Presidente dell’Unione Province Italiane (UPI).

Le parole del Card. Zuppi

“Dobbiamo guardare al futuro delle Aree interne: oggi più che mai è fondamentale costruire alleanze sociali per la speranza”, ha affermato il Card. Zuppi. “Questo tema ci sta molto a cuore perché è in gioco la tenuta delle comunità: lì dove l’uomo vive deve godere di tutti i diritti costituzionali. Occorre trovare risposte articolate, basate sulla sussidiarietà e non sulla logica dell’assistenza, che vedano le comunità protagoniste del loro riscatto”, ha sottolineato Mons. Baturi. “Nessuno può farcela da solo: è necessario creare strategie, ognuno attraverso il proprio contributo specifico, per il bene delle Aree interne e dell’intero Paese”, ha chiosato Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento, promotore degli incontri annuali tra Presuli delle aree segnate dallo spopolamento, dalla povertà educativa e sanitaria, dalla mancanza di infrastrutture, impegnati in un rilancio di queste zone, in dialogo costante con le Istituzioni.

Incontro Zuppi Gandolfi

Il commento del Presidente UPI Gandolfi

“Le Province – ha detto il Presidente Gandolfi, che è stato accompagnato dal responsabile UPI per le Aree interne Daniele Saia, Presidente della Provincia di Isernia, – raccolgono e fanno proprio l’appello lanciato dai Vescovi, che molto lucidamente hanno indicato la necessità di fondare le politiche a favore delle aree interne sull’ascolto dei bisogni e sulla mappatura partecipata delle risorse locali. Occorre valorizzare le specificità preziose di questi territori, rilanciando e integrando gli interventi speciali e aggiuntivi nel quadro più generale delle politiche di sviluppo dei territori”.

In quest’ottica, si è deciso di avviare una strategia partecipata, a più livelli, con il coinvolgimento di una pluralità dei soggetti e delle comunità locali, per favorire e sostenere possibili esperienze di rigenerazione coerenti con le originalità locali e in grado di rilanciare l’identità dei territori interessati.

Confronto UPI CEI

Riunione del Direttivo UPI Veneto in Provincia di Treviso

Si è svolto oggi nella sede della Provincia di Treviso il Consiglio Direttivo UPI Veneto: tra i punti all’ordine del giorno, gli aggiornamenti sulle funzioni delegate agli Enti dalla Regione, con focus sulla difesa del suolo, il punto sullo stato di attuazione degli interventi finanziati con il PNRR, le proposte delle Province per la legge di Bilancio 2026 e l’Assemblea nazionale UPI che quest’anno si svolgerà a Lecce, il 25 e 26 novembre, subito dopo le elezioni regionali in Veneto.

I partecipanti

Hanno partecipato al Direttivo il presidente UPI Veneto e presidente della Provincia di Treviso, il vicepresidente di UPI Veneto e presidente della Provincia di Belluno, il presidente della Provincia di Rovigo, il vicepresidente della Provincia di Padova, il vicepresidente della Provincia di Vicenza, insieme al segretario generale Giuseppe Sparacio, in collegamento Francesco Corsaro, segretario della Provincia di Verona, Michele Fratino, segretario della Città Metropolitana di Venezia, Massimo Cremonese, responsabile finanziario UPI Veneto, e Carlo Rapicavoli, direttore generale di UPI Veneto e della Provincia di Treviso.

Assemblea UPI, Legge di bilancio e funzioni: i temi al centro del dibattito

Per quanto riguarda le funzioni delegate, sono stati condivisi gli aggiornamenti relativi alla ridefinizione del ruolo e delle competenze delle Province venete in materia di difesa del suolo: è prevista infatti un’integrazione delle risorse destinate agli Enti per gli interventi sulla viabilità e per l’assunzione di personale specializzato, così da ottimizzare la gestione delle emergenze sul territorio visto il verificarsi sempre più frequente di ondate di maltempo e di eventi calamitosi. Il prossimo step sarà l’elaborazione di un protocollo operativo, insieme alla Regione Veneto, per definire i dettagli dell’ampliamento delle funzioni delegate alle Province su questo tema.

Al centro dell’incontro anche lo stato di attuazione dei 130 interventi finanziati dalle Province venete e dalla Città Metropolitana di Venezia nell’ambito del PNRR, per un valore complessivo di oltre 200 milioni investiti per la riqualificazione delle scuole superiori, ormai tutti in fase di completamento e comunque saranno ultimati entro i termini previsti del 31 marzo 2026.

Oggetto di discussione anche le proposte avanzate da UPI, a livello nazionale, per la prossima legge di Bilancio.

Prossimo appuntamento in programma, l’Assemblea nazionale delle Province italiane organizzata da UPI a Lecce per il 25 e 26 novembre, che vedrà nella mattinata del martedì la partecipazione del Presidente della Repubblica.

Le dichiarazioni del Presidente UPI Veneto Stefano Marcon

Le Province venete dimostrano sempre di essere operative su tantissimi fronti – sottolinea il presidente UPI Veneto – penso in particolare al PNRR: oltre 130 gli interventi che le 6 Province e la Città Metropolitana hanno candidato, intercettando per tempo le esigenze della comunità e del proprio territorio di riferimento, progetti che sono stati convalidati e ammessi a finanziamenti per oltre 200 milioni. Ora ormai siamo agli sgoccioli e le opere sono ormai quasi tutte completate con anticipo rispetto ai termini previsti dalla normativa, fissati al 31 marzo: solo nella mia Provincia, Treviso, abbiamo completato 33 cantieri su 35, e gli ultimi 2 saranno completati secondo il cronoprogramma. Ed è esattamente così anche nelle altre Province: i nostri Enti hanno dimostrato di saper presentare progetti validi per riqualificare le scuole superiori, gestire i fondi, svolgere le gare con largo anticipo e portare a termine i lavori. In questi anni, oltre a essere presidente della Provincia di Treviso, ho avuto l’onore di presiedere anche l’Unione delle Province Venete e di affiancare l’UPI, dall’anno scorso, anche come vicepresidente nazionale. Conosco bene qual è stato lo scotto post riforma Delrio nel 2014, con effetti gravosi che purtroppo stanno persistendo ancora oggi, ma le Province non hanno mai mollato, mettendo sempre al primo posto il bene dei cittadini e dei territori restando al fianco dei Comuni come Enti di fondamentale supporto. Auspico che, con la prossima legge di Bilancio, si tenga conto del percorso straordinario compiuto dalle Province, come è stato fatto con accurata attenzione per il ripristino dei fondi Viabilità, e venga data agli Enti maggiore autonomia fiscale, come proposto da UPI nazionale”.

Riordino Polizia locale: le Province in audizione alla Camera “Recuperare il ritardo e concludere in tempi certi la riforma”

“Il riordino dell’ordinamento dei corpi di polizia locale ha accumulato un ritardo macroscopico: i lavori parlamentari devono concludersi in tempi certi e rapidi”.

Lo ha detto il Vicepresidente UPI Claudio Scajola, Presidente della Provincia di Imperia intervenuto a rappresentare le Province nell’audizione presso la Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati sul riordino delle polizie locali.

La polizia provinciale

“Per quanto riguarda la polizia provinciale – ha poi aggiunto – è indubbio l’urgenza di rafforzamento di un corpo chiamato ad assicurare presidi di sicurezza su oltre 130 mila chilometri di strade e più di 30 mila ponti e gallerie. Ad oggi, su 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario, 70 hanno una struttura specifica di polizia provinciale, con una media di circa 15 dipendenti in ogni ente: in tutto sono in servizio 970 dipendenti che si occupano di polizia locale, polizia stradale e funzioni di polizia ambientale, faunistica e venatoria.
Numeri troppo bassi, considerato che in questi anni la necessità di un corpo di polizia provinciale anche a supporto dei corpi nazionali è stata confermata con chiarezza in ogni emergenza, durante il COVID come nei tanti interventi nei disastri ambientali che si sono verificati nel Paese. Per questo serve accompagnare il riordino con un fondo nazionale, che possa permettere assunzioni mirate al rafforzamento dei corpi e servizi di polizia locale, non solo in ambito provinciale, ma anche comunale e metropolitano.

Riforma Delrio

“Occorre poi– ha aggiunto il Vicepresidente Scajola – fare chiarezza nella grande confusione che si è aperta con la cosiddetta riforma Delrio, che ha portato il caos sui territori anche riguardo ai servizi di polizia provinciale. Per questo chiediamo che sia riconosciuta la polizia locale tra le funzioni fondamentali delle Province, assegnando ai corpi e servizi di polizia provinciale le competenze di polizia ambientale, di polizia venatoria ed ittica e di polizia stradale, oltre a quelle di polizia amministrativa locale. Solo così sarà possibile ristabilire una situazione di omogeneità nei corpi di polizia provinciale in tutto il Paese”.

 

Ecco la nota illustrata alla Commissione Documento UPI audizione Polizia locale

La Provincia di Terni all’incontro con gli enti del Centro Italia promosso da Perugia

Restituire alle Province alcune deleghe importanti: questa la richiesta avanzata dalla Provincia di Terni alla Regione Umbria e illustrata dal vice Presidente Francesco Maria Ferranti che, su delega del Presidente Stefano Bandecchi, ha partecipato all’incontro online promosso dal Presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, fra i Presidenti delle Province di Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo, con l’obiettivo di rilanciare il confronto istituzionale fra alcune aree importanti del Centro ItaliaVicepresidente Ferranti nell’incontro delle Province del Centro italia promosso dalla Provincia di Perugia

“Abbiamo già avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per la riacquisizione di alcune deleghe importanti in modo da  poter sviluppare, con funzioni e risorse adeguate, azioni capillari sul territorio a servizio dei cittadini e delle comunità” ha detto Ferranti, sottolineando in particolare che “Terni rispetto ad altre Province si è già mossa avviando questa fase e scrivendo alla Presidente della Regione per chiedere la riassegnazione delle deleghe su caccia e pesca, polizia provinciale e turismo. Porterò queste linee anche all’assemblea di Upi nazionale in programma giovedì prossimo (15 maggio, ndr) a Roma – ha annunciato Ferranti – per sottolinearne l’importanza e dare seguito a quanto avviato con questo primo incontro di cui apprezzo pienamente lo spirito che va nella direzione di ridare dignità, valore e funzioni a queste istituzioni, fra le più antiche del nostro Paese e che rivestono ancora oggi un ruolo molto importante”.

Riforma Province, Marcon all’incontro promosso da UPI e Provincia di Monza-Brianza

Questa mattina il presidente dell’Unione Province del Veneto, Stefano Marcon, ha partecipato all’incontro nazionale organizzato dalla Provincia di Monza-Brianza e dall’Unione Province Italiane sul tema della riforma degli Enti e della resilienza del modello lombardo alla legge 56/2014.

“L’urgenza di ripartire al più presto con l’iter per la riforma delle Province è ormai evidente e condivisa da tutti – sottolinea Stefano Marcon, presidente UPI Veneto e vicepresidente UPI nazionale – mi unisco alle parole del presidente dell’UPI nazionale, Pasquale Gandolfi, che proprio oggi, in occasione dell’incontro nazionale a Monza-Brianza, ha sottolineato come la riforma istituzionale degli Enti debba prevedere risorse adeguate per lo svolgimento puntuale delle funzioni assegnate alle Province. Proprio in questo senso, i nostri Enti hanno dato prova di saper utilizzare con visione strategica, praticità e capacità amministrativa le risorse del PNRR, presentando negli ultimi anni progetti validi per il miglioramento e la riqualificazione degli edifici scolastici superiori dei territori di competenza per oltre 242 milioni solo in Veneto. Ma non solo: il ruolo delle Province è stato esaltato e maggiormente riconosciuto anche attraverso l’azione delle Stazioni Uniche Appaltanti provinciali, che oltre a gestire le proprie procedure di gara forniscono un supporto fondamentale ai Comuni. Cito l’esempio della Stazione Unica della Provincia di Treviso, modello virtuoso riconosciuto in tutto il Paese, che secondo la più recente ricognizione ANAC è risultata la più operativa in Italia per importi appaltati: 5 miliardi. Ecco perché gli Enti intermedi, di area vasta, pur non avendo a oggi un collocamento ordinamentale di I livello continuano inevitabilmente a rappresentare punti di riferimento essenziali sui quali i Comuni contano di avere coordinamento e sostegno, naturalmente sempre con l’indispensabile indirizzo della Regione. Attuare oggi una riforma delle Province per ricostituirle come Enti a elezione diretta fornendo risorse adeguate, sia economiche sia umane, significherebbe valorizzare questo grande sforzo, consentire una pianificazione dettagliata per il futuro dei territori e contribuire concretamente a dare risposte più tempestive e puntuali alle esigenze delle nostre comunità”.

Provincia di Crotone, il Consiglio Provinciale itinerante fa tappa Cutro

Nei giorni scorsi si è svolto il consiglio provinciale itinerante presso la sala consiliare del Comune di Cutro. Per volontà del presidente della Provincia Sergio Ferrari è stata scelta proprio la comunità di Cutro per dimostrare amicizia e vicinanza al sindaco Ceraso e alla sua famiglia, dopo la prematura scomparsa della moglie – poco più di un mese fa – in un incidente sulla strada statale 106.

All’ordine del giorno, tra i punti più importanti, la surroga del consigliere provinciale Raffaele Gareri e la convalida della nuova consigliera Giovanna Provveduto che è entrata, di fatto, in consiglio quale prima dei non eletti. Il subentro di Provveduto, già consigliera nel Comune di Mesoraca è avvenuto dopo l’intervento del presidente Sergio Ferrari che ha inteso spendere parole di stima per il consigliere uscente Gareri.

Quest’ultimo infatti si è dimesso da consigliere provinciale e comunale per assumere l’incarico di vice sindaco al comune di Isola di Capo Rizzuto. “Un ringraziamento va al già consigliere Raffaele Gareri per lo straordinario lavoro che ha saputo fare al nostro fianco portando risultati importanti nell’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’, della quale nessuno parlava più. L’AMP è ritornata ad essere punto di riferimento vero, non solo per la provincia di Crotone – ha proseguito Ferrari – ma anche per l’intera Regione Calabria. Questo lo dimostrano i fatti, nel momento in cui la Regione Calabria ha chiesto alla Provincia di Crotone di far partecipare l’AMP allo stand di ‘Calabria Straordinaria’ per l’Italia”.

Alla neo consigliera provinciale Giovanna Provveduto il presidente Ferrari ha inteso attribuire le seguenti deleghe: parchi e riserve, turismo, formazione professionale, centri per l’impiego, immigrazione, terzo settore, politiche sociali e pari opportunità. L’ultima delega è stata ceduta dal consigliere Vincenzo Lagani mentre Ferrari ha invece trattenuto per sé la delega all’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’.

Provincia di Crotone, il Consiglio Provinciale itinerante fa tappa Cutro

Nei giorni scorsi si è svolto il consiglio provinciale itinerante presso la sala consiliare del Comune di Cutro. Per volontà del presidente della Provincia Sergio Ferrari è stata scelta proprio la comunità di Cutro per dimostrare amicizia e vicinanza al sindaco Ceraso e alla sua famiglia, dopo la prematura scomparsa della moglie – poco più di un mese fa – in un incidente sulla strada statale 106.

All’ordine del giorno, tra i punti più importanti, la surroga del consigliere provinciale Raffaele Gareri e la convalida della nuova consigliera Giovanna Provveduto che è entrata, di fatto, in consiglio quale prima dei non eletti. Il subentro di Provveduto, già consigliera nel Comune di Mesoraca è avvenuto dopo l’intervento del presidente Sergio Ferrari che ha inteso spendere parole di stima per il consigliere uscente Gareri.

Quest’ultimo infatti si è dimesso da consigliere provinciale e comunale per assumere l’incarico di vice sindaco al comune di Isola di Capo Rizzuto. “Un ringraziamento va al già consigliere Raffaele Gareri per lo straordinario lavoro che ha saputo fare al nostro fianco portando risultati importanti nell’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’, della quale nessuno parlava più. L’AMP è ritornata ad essere punto di riferimento vero, non solo per la provincia di Crotone – ha proseguito Ferrari – ma anche per l’intera Regione Calabria. Questo lo dimostrano i fatti, nel momento in cui la Regione Calabria ha chiesto alla Provincia di Crotone di far partecipare l’AMP allo stand di ‘Calabria Straordinaria’ per l’Italia”.

Alla neo consigliera provinciale Giovanna Provveduto il presidente Ferrari ha inteso attribuire le seguenti deleghe: parchi e riserve, turismo, formazione professionale, centri per l’impiego, immigrazione, terzo settore, politiche sociali e pari opportunità. L’ultima delega è stata ceduta dal consigliere Vincenzo Lagani mentre Ferrari ha invece trattenuto per sé la delega all’ Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’.

Cerca